Quando i giocatori arrivano in un club i tifosi sono felici, quando segnano o fanno bene diventano idoli, ma quando poi cominciano a fare dei tira e molla per il rinnovo di contratto, passano da beniamini a peso, e in quel momento il tifoso si schiera con la società, quella che non tradisce mai, la maglia quella amata da sempre, e quindi la pensa così "I giocatori passano, la fede per la maglia rimane".
Ed ecco che così dopo un tira e molla di due anni, forse i peggiori della sua carriera, Paulo Dybala soprannominato la Joya, continua a far parlare di sé, e non in modo positivo.
Il campo, in quest'ultimo periodo, lo sta vedendo di rado, e non certo perchè non ha l'aiuto del tecnico Allegri, che lo mette sempre in campo, ma per colpa di presunti infortuni, che in quest'ultimo periodo sembrano non lasciare in pace il fantasista argentino. Per qualcuno questi pseudo-infortuni, sarebbero venuti fuori dopo il no della Juventus alla richiesta del giocatore di un rinnovo d'ingaggio da 7,5 a 10 milioni di Euro, da quel momento arrivano; la faccia a mo' di sfida verso Pavel Neded in tribuna nella gara contro l'Udinese dopo una rete, per rispondere alle dichiarazioni del vicepresidente bianconero: "Faccia sacrifici nella vita privata", ribattute pochi giorni fa dal capitano Giorgio Chiellini "Io e Messi abbiamo giocato anche senza contratto...", e dai continui infortuni, che per molti sono figli non solo di piccolissimi risentimenti muscolari, ma sopratutto per l'arrivo del non rinnovo, cosa che in società continuano a non alzare oltre gli 8,5 milioni di Euro a stagione con Bonus per arrivare a 9,5 - 10 nel complesso, cosa che l'attaccante, anche all'arrivo a Torino del suo procuratore Jorge Antun, avrebbe rispedito al mittente. La situazione è molto chiara. La società non andrà oltre gli 8,5 milioni di Euro più Bonus, Dybala non scenderà sotto i 10 milioni di Euro a stagione, e l'Inter è alla finestra nella speranza che qualcosa si rompa tra società e giocatore per approfittarne.
L'Inter? Eh già, la società grazie al grande lavoro di Beppe Marotta, sta, non solo riportando un bilancio in attivo importante, ma soprattutto sta ripensando a quel 2014, quando portò a Torino quel giovane ragazzino che tanto bene fece quando lui era ancora un dirigente bianconero, quindi sarebbe disposto ad ascoltare le richieste del giocatore argentino, per poi presentare una proposta, cosa che potrebbe addirittura arrivare qualora la rottura sia ben prima della naturale fine del contratto.
Ma c'è qualcosa che andrebbe pesato e non poco...
Paulo Dybala e la Juventus hanno sempre avuto un ottimo rapporto, tanto che il ragazzo approdato a Torino nel 2014 negli anni si è visto crescere l'ingaggio dagli iniziali 2,2 milioni agli attuali 7,5 Bonus compresi in entrambe i contratti, in poco meno di 8 anni, quindi ha quasi quadruplicato il suo ingaggio, cosa che vorrebbe addirittura quintuplicare.
Ora che la Juventus però si è fermata all'offerta e non sia andata oltre dovrebbe far pensare, anche perchè se Dybala fosse considerato  come il fenomeno della situazione non ci avrebbe pensato su più di tanto ad accontentarlo, ma le ultime due stagione, quindi quella con Pirlo e questa con Allgeri, sembrano aver portato la società a vagliare delle alternative, Dybala ha 28 anni non certo più un giocaotore per il futuro, gli acciacchi continui anche portano a pensare che dare 8,5 o 10 milioni ad uno che oggi gioca e poi ne salta tre di fila, non è come darli a chi invece ne ha giocate tutte senza mai essere assente, Cristiano Ronaldo ne è forse l'esempio lampante vista la sua integrità nei 3 anni in bianconero, quindi anche questa fa presagire ad altro invece di voglia di trattenerlo a tutti i costi, poi andrebbe aggiunto lo score di reti nelle ultime due stagioni; 26 presenze, 5 reti e 3 assist nella stagione 2020-2021 e 27 presenze, 12 reti e 6 assist in questa corrente, quindi sottotono, se si pensa fortemente che dovrebbe essere un punto di riferimento e il fuoriclasse di questa squadra, cosa che dal lontando 2015 tutti ancora aspettano di vedere alla Messi o poco meno. Quindi unendo tutti questi punti la società, per affetto, gli offre lo stesso trattamento anzi aggiungendo quel milioncino che non farebbe male alle tasche dell'argentino, per proseguire ancora per i prossimi 4 o 5 anni, quindi una sorta di ultimo ingaggio ad altissimi livelli, visto che poi nel 2025 Dybala avrebbe un'età compresa tra i 32 o 33 anni.
Ma se la società resta ferma con quel pensiero, l'argentino non è da meno, ma qui si tratterebbe più di una possibile ripicca verso proprio quella società che non vuole accontentarlo, quindi potrebbe addirittura, udite udite, accettare un ingaggio attuale da 7,5 oppure meno per cambiare aria, e questo non farebbe altro che allietare il pensiero dei tifosi, che si sanno che lui si trova benissimo a Torino, che indossa la maglia del capitano eterno Alessandro Del Piero, ma è anche vero che vorrebbe trovare altri stimoli che in bianconero sembra essersi arenati nel tempo, soprattutto dopo le due stagioni passate, 2020-21 e 2021-2022 che sembrano non portargli nulla di nuovo, anzi lo vedrebbero sempre più scontento di avere addosso quella maglia, e che un colore in particolare lo aggraderebbe di più, quell'azzurro che associato al nero lo porterebbe a ripensare alla sua carriera, e poi quel dirigente che tanto ha fatto per portarlo alla Juve, lo attenderebbe a braccia aperte.

Quindi cosa fare?
Il mio pensiero da tifoso juventino è ben chiaro "I giocatori passano, la maglia e la fede per la mia squadra del cuore non morirà mai". Ho visto andare via tanti di quei campioni, che uno più uno meno non mi farebbe ne caldo e ne freddo, quindi credo fortemente che se Dybala vuole andare via, la porta dalla mia parte la trova sempre aperta, anzi faccio io da usciere della Continassa per salutarlo.
Io ho visto spesso un giocatore ad intermittenza negli ultimi due anni, quindi qualcosa che non serve alla Juve, che senza oggi gioca addirittura meglio nel suo non gioco.

Mi dispiace se va via? Certo dopo 8 anni è normale che se un giocatore va via dispiace, soprattutto da quando ha preso il duro peso d'indossare prima la 21 di Zinedine Zidane, mio idolo per sempre, e poi la numero 10 che ha visto tanti campioni indossarla con onore; da Boniperti a Sivori, da Platinì a Del Piero. Ma c'è sempre un qualcosa che non torna, soprattutto quando si vedono i giocatori attaccati ai soldi, e proprio quello che fa la differenza, perchè se davvero un giocatore è attaccato ad una maglia quelli sono l'ultima cosa che conta, mentre quando anche davanti ad un aumento si tentenna, allora preferisco che facciano le valigie e si facciano da parte. Io ho sempre 'maledetto' il giorno che arrivò Cristiano Ronaldo alla Juventus, perchè proprio il suo arrivo nn solo ha portato il malumore generale di Dybala, che fino a quel momento stava davvero facendo molto bene, ma soprattutto ha portato un vortice sotto il profilo ingaggi, che ha portato molti giocatori a chiedere un adeguamento, e soprattutto portato anche De Ligt, ricordando che è di custodia di Mino Raiola, ad arrivare appena 19enne a guadagnare qualcosa come 8 milioni di Euro, che ha portato prima Gonzalo Higuian, poi girato a destra e manca fino allo svincolo, e poi proprio Dybala a chiedere l'aumento, cosa rifiutata ad entrambi dalla società. Dybala oggi non è più un punto fermo, anzi, ci stiamo abituando al vedere Vlahovic unica punta, supportato dagli esterni, che siano Cuadrado, Alex Sandro, De Sciglio o Bernardeschi, in attesa che ritorni il prossimo anno Chiesa, piuttosto che vedere quel rifinitore e fantasista fare la differenza.

Quindi chiudendo, alla fine se resta alle cifre della società fa piacere, ma se proprio continua a spada tratta con il suo pensiero preferisco salutarlo e pensare a chi arriverà, oppure alla squadra che scende in campo per lottare e vincere, e non certo a bussare alla porta o attendere che qualcuno gli dia più di quel che si merita.
Quella è la porta, se vuole può prenderla fin da subito, senza rimpianto di noi tifosi.
A buon intenditor, poche parole.