Non vorrei far polemica, lungi da me farla, però quando ci si trova davanti a cose simili, qualcosa non torna, ed è giusto esporla.
In quest'ultimo mese la FIFA, nei suoi controlli al lumicino, ha beccato qualcosa di irregolare nelle carte dello Spezia Calcio, società ligure che in questa stagione da new entry della Serie A, con conseguente salvezza, si è trovata invischiata in un giro internazionale di giocatori appena maggiorenni per il quale le carte non sarebbero proprio in regola. La situazione però vuole che il proprietario Robert Platek, si sia subito fatto sentire, denunciando, almeno a parole, che i fatti avvenuti sarebbero antecedenti alla sua presidenza, infatti scartabellando i faldoni risulta che le trattative, quindi l'illecito, sarebbe avvenuto quando a capo della società c'era Gabriele Volpi. La FIFA però non ha voluto sentir ragioni comunicando che:
A seguito di un’indagine portata avanti dal Dipartimento di Esecuzione Regolamentare della FIFA — la Commissione Disciplinare del massimo organismo calcistico ha rilevato che il club spezzino ha violato l’art. 19 del Regolamento FIFA sullo status e sul trasferimento dei giocatori (RSTP) avendo portato in Italia parecchi calciatori nigeriani minorenni usando un sistema finalizzato ad aggirare il suddetto articolo del RSTP oltre alle norme nazionali sull’immigrazione. Tenendo conto dell’ammissione di responsabilità dello Spezia Calcio per le sue gravi violazioni normative, la Commissione Disciplinare della Fifa ha imposto un blocco del mercato, a livello nazionale e internazionale, per quattro sessioni insieme a una multa da 500 mila franchi svizzeri. Lo Spezia Calcio, quindi, non potrà registrare nuovi giocatori per i successivi quattro periodi di registrazione di mercato stabiliti dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. 

Quindi lo Spezia con questa stangata si vedrà precludere cambiamenti di giocatori, certamente non farà cessioni eccellenti, mantenendo la rosa intatta, e lanciando qualche giovane primavera per sopperire alla mancanza di acquisti. 
Ma ora andiamo oltre - già perchè lo Spezia pagherà, ed è possibile che il prossimo anno si vedrà relegato nelle ultime tre posizioni della classifica, nella speranza, stavolta sembra vana, di salvarsi per la seconda volta consecutiva -  e spostiamoci ad un club che invece non sembra avere nessun problema, almeno in apparenza, ma che troppo spesso va oltre il regolamanto Fifa e UEFA; PSG. E' uno dei club più ricchi del panorama Mondiale insieme al Manchester City, ma che spesso è tirata in ballo per qualche magagna, eppure non sembra mai pagare, se non con qualche agevolazione fittizia. La situazione vuole che per la maggiore, il presidente Nasser Al-Khelaifi sia a stretto giro di contatto con il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, che avrebbe un occhio di riguardo proprio sul club parigino. Spesso ci si chiede come sia possibile che questo club abbia fondi illimitati, e che anche non raggiungendo obiettivi di un certo livello Europeo, sia sempre in prima linea per acquistare o pagare ingaggi al di fuori della sua portata. Il PSG, al 2020, avrebbe speso la bellezza di 1300 milioni di Euro, quindi facendo un conto approssimativo, annualmente spende qualcosa come 144.44 milioni di Euro. Spesso si pensa che sponsor vari possano ricoprire tale investimenti, ma perchè allora ogni anno si vocifera che ci sia qualcosa che non quadra? Nel 2012, grazie alla divulgazione della piattaforma Football Leaks, il club avrebbe ricevuto un finanziamento irregolare pari ad 1 miliardo e 800 milioni di euro da parte del Governo del Qatar, infrangendo le regole del Fair Play Finanziario, col benestare dell'UEFA. Nello scandalo, rientrarono anche l'allora presidente FIFA, Gianni Infantino, Michael Platini ex presidente UEFA, Jean-Claude Blanc braccio destro del presidente del PSG. Infantino e Platini avrebbero convalidato nel 2012 l'accordo economico tra il club e il Qatar. Il club francese rischiò l'esclusione dalla Champions League, e finanche la permanenza delle "punte di diamante", Neymar e Mbappé. Infantino consentì al PSG di mettere retroattivamente a bilancio parte del contratto con il Ministero del Turismo del Qatar nella stagione 2013-2014, come fatto anche dal Manchester City, che fa parte del City Football Group, la cui maggioranza è di proprietà dello Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan. Questa situazione va avanti da ben otto anni, e non c'è stata ancora nessuna sentenza. Questo però portò le parole di Jean-Claude Blanc, in attesa di una sentenza e con la causa in corso nel 2018 disse "Il PSG e tranquillo su questo dossier, che va avanti da ben sette anni con l'UEFA. Da quando il PSG sta cercando di costruire un grande club in tempi record, le regole FPF sono state gradualmente cambiate, per prevenire gli investimenti da parte di un club con risorse significative. Non abbiamo nulla da nascondere, tutto funziona in maniera legale, tutti i documenti sono in mano alla UEFA da sette anni. Ripeto le regole sono gradualmente cambiate, probabilmente der difendere qualche altro club" e alla domanda del rischio esclusione Champions da parte del club rispose "No assolutamente no, siamo stati completamente trasparenti. La nostra posizione è stata spiegata all'UEFA, sono sette anni e ormai agiamo sempre in modo regolare". Queste le ultime parole su questa causa, che ancora oggi a distanza di 10 anni non ha avuto ancora la sua verità; Gianni Infantino è ancora il presidente della FIFA, mentre Michael Platini si è dimesso nel 2016 sostituito prima ad interim da Angel Maria Villar, per un breve periodo e poi dall'attuale presidente UEFA, Aleksander Ceferin. E proprio su quest'ultimo ci sono molti dubbi, sembra che favorisca o chiuda un occhio su i club straricchi soprattutto quelli con presidenza sceicca.

Cosa pensare? Bhè, se come abbiamo visto per lo Spezia, ma non solo, basti pensare alla Superlega che Barcelona, Real Madrid e Juventus alla fine, anche ad altre squadre prima dette certe di partecipare per poi defilarsi una ad una, che alla fine hanno dovuto far cadere il progetto, e che si sono dovute rivolgere al tribunale di Madrid per farsi togliere le sanzioni date dalla UEFA stessa. In tutto questo però il PSG, così come il Manchester City, non hanno mai pagato per le loro magagne.
Ci sarà in futuro una giustizia 'giusta' che porti ogni club ad essere controllato da capo a piedi?