Nel post gara, Allegri sintetizza così: “Una partita come questa, una settimana fa l’avremmo sicuramente persa”, facendo riferimento al periodo non particolarmente felice attraversato dai suoi: a secco nelle ultime tre uscite di campionato e reduci dal brutto ko nella semifinale di Coppa Italia contro l’Inter.
E in effetti anche quella di stasera sembrava una partita stregata per i bianconeri: prima il rigore fischiato a favore del Bologna (con il monitor VAR a bordocampo che non funziona e non permette all’arbitro di rivedere l’azione), la serata di grazia di Skorupski, autore di almeno 3 parate miracolose e il rigore, con tanto di saltello sciagurato, sbagliato da Milik. Alla fine arriva un pareggio. Risultato giusto, che rende ancora più incandescente la lotta per i posti Champion’s. Ma andiamo con ordine.

Orsini segna, Milik... salta. Allegri non si smentisce e schiera l’ennesima formazione diversa della stagione: davanti, il tridente con Milik al centro e Chiesa e Kostic sulle ali. Difesa a 4 con Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce e la coppia Danilo-Gatti al centro. Il Bologna di Thiago Motta è una squadra con le idee chiare e che fa del possesso palla la sua arma migliore. La stessa che mette in campo sin dalle prime battute del match. E i risultati non tardano ad arrivare: al 6’ Danilo tocca sul ginocchio Orsolini scattato in area, lo schermo del Var al Dall’Ara non funziona: è calcio di rigore. E’ lo stesso Orsolini che dal dischetto spiazza Szczęsny e porta in vantaggio il Bologna. La Juventus accusa il colpo ma reagisce. E sfiora il pareggio alla mezz’ora con la doppia clamorosa occasione capitata sui piedi di Fagioli che, prima calcia da pochi passi centrando Skorupski, poi ci riprova con un tap-in ravvicinatissimo al quale si oppone il portiere rossoblù con una straordinaria parata di piede. Ma i bianconeri continuano a fare la partita, giocando soprattutto sulla fascia sinistra dove la coppia Kostic-Chiesa ci mette tanta volontà ma (ancora) poco sincronismo.
Al 31’ però un altro rigore, questa volta a favore della Juventus: ottimo spunto di Milik che si invola in area e Lucumi gli rifila un pestone. Il fallo è evidente, col giocatore polacco che perde uno scarpino e l’arbitro, che inizialmente aveva fischiato punizione dal limite, guidato dalla sala Var di Lissone (monitor ancora in blackout), assegna giustamente il penalty a favore dei bianconeri. Al dischetto va lo stesso polacco che prima di calciare il pallone si esibisce in un saltello a metà tra un grand jeté e uno chassé. Che avrà voluto fare? Forse spiazzare il portiere che, però si allunga alla sua destra e prende pallone e ovazione.
Nonostante l’occasione mancata, i bianconeri continuano a macinare gioco, schiacciando la squadra di casa nella sua metà campo e costruendosi un’altra occasione gol con Locatelli che, da ottima posizione, invece di calciare tenta un assist per un compagno che non c’è. Dopo gli scampati pericoli, il Bologna si riaccende sul finale del primo tempo con Barrow che incrocia col destro da pochi passo e trova un gran riflesso di Szczęsny, che respinge. Si va negli spogliatoi sull’1-0 per il Bologna con allegati non pochi rimpianti per i bianconeri.

Con i cambi arriva il pareggio. Nella ripresa è lecito aspettarsi una Juventus arrembante, sulla scia di quanto prodotto nella prima frazione. Invece sono i rossoblù a partire forti e fare gioco in mezzo al campo. Allora ci prova Allegri con due innesti: Iling Jr. e Soulé al posto di Kostic e Fagioli (esausti). La scelta di Max è vincente. I due Next Gen danno subito vivacità e imprevedibilità alla manovra bianconera e dai piedi di uno dei due entrati parte l’azione del pareggio bianconero.
Al 61’ iniziativa in area di Iling Junior, la palla arriva a Milik che con una gran girata incrocia di prima intenzione alle spalle di Skorupski. Il portiere polacco questa volta nulla può e Milik rimedia così al rigore sbagliato nel primo tempo. Il Bologna, raggiunto sul punteggio, torna però a farsi vedere in area bianconera: al 66’ Moro crossa per Posh che sul secondo palo incorna sopra la traversa da un passo. Ancora Bologna con Aebischer che vince un rimpallo in area, si presenta davanti a Szczęsny ma da posizione defilata pecca in precisione.
Ma è la Juventus ad andare vicina al vantaggio. Protagonisti i due Next Gen bianconeri: cross morbido di Iling, Skorupski smanaccia come può e Soulé, praticamente a porta vuota, sparacchia incredibilmente sul fondo. L’ultima azione pericolosa è del Bologna con Cambiaso, ma ancora una volta Szczęsny dice no.

Bicchiero mezzo...? Al dall’Ara finisce in parità. Risultato giusto per quello che si è visto in campo: partita divertente, giocata a buoni ritmi da due squadre che fino all’ultimo hanno provato a vincerla. Per il Bologna un ottimo punto che conferma quanto di buono stia facendo la squadra di Thiago Motta. Per la Juventus, che torna a fare punti dopo un digiuno di 4 partite (tra campionato e coppa Italia), resta la sensazione di aver mancato una una vittoria che, a differenza di quanto affermato da Allegri a fine gara, sembrava ampiamente alla portata dei bianconeri. Al netto dei rimpianti per le tante occasioni non capitalizzate, però, c’è qualche buona notizia per la compagine di Allegri: il ritorno al gol di un suo attaccante (l’ultimo era stato Kean nel match contro il Verona del 1 aprile scorso); la prestazione, non esaltante in termini di gioco, ma di sicuro più intensa sul piano caratteriale; l’ottima impressione destata da Iling Jr. e Soulé, ancora acerbi, vero, ma sempre più protagonisti.

Chiara Saccone