Tra Spagna e Italia non c'è partita.
Così come con la Nazionale, anche i club si devono arrendersi alla superiorità delle due squadre principali che rappresentano la Liga. Nella due giorni di Champions Juventus e Roma hanno incassato rispettivamente da Real e Barça tre e quattro gol. Due partite totalmente diverse, ma uguali nel risultato finale che riduce al lumicino le chance di vedere una squadra italiana in semifinale.

Se per la Juve non esiste nessun alibi per giustificare la mediocre prestazione contro i Blancos, i giallorossi hanno dovuto fare i conti con la sfortuna e le decisioni "dubbie" dell'arbitro olandese Makkelie, soprattutto per un rigore evidente negato a Dzeko nei primi minuti di gara che avrebbe potuto indirizzare la partita su un altro binario.

Oltre al danno anche la beffa con le autoreti di De Rossi al 38' e Manolas al 55'. Le altre due reti che hanno sancito il 4-1 finale portano il nome di Piqué (agevolato da una respinta blanda di Alisson) e Suarez. La squadra di Di Francesco ha potuto comunque uscire a testa alta dal terreno di gioco, la Roma per alcuni tratti ha tenuto in mano le redini del gioco rendendosi pericolosa, arrivando alla rete solo al 81' con Dzeko. Prestazione da non buttare considerando anche la forza degli avversari che per cinicità sono alla pari del Real, con cui hanno delle cose in comune: il Real ha Ronaldo che fa la differenza, i blaugrana Messi; tra i pali Navas contro la Juve si è superato in due occasioni (tiro di Higuain su calcio d'angolo e colpo di testa di Chiellini) mentre Ter Stegen più volte ha fermato le conclusioni di Dzeko e Defrel. 

Tornando al risultato del doppio confronto.
Il vero problema è che ad oggi è la crisi del calcio italiano. Oggi non c'è un Totti, Del Piero, Cannavaro e un dopo Buffon. In poche parole, non c'è un giocatore che faccia la differenza come il portoghese nel Real o l'argentino nel Barcellona Il calcio italiano si è fermato al 2010 quando l'Inter in quel di Madrid alzò al cielo la Champions, poi il nulla con gli stessi nerazzurri che si ritrovano 8 anni dopo a lottare per il quarto posto con il Milan, altra decaduta del calcio di una volta.
Bisogna rifondare.