Il tormentone dell’estate è quale centravanti prende il Milan? Aubameyang, Morata, Falcao, Belotti ed altri sono i nomi “pesanti” che vengono accostati ai rossoneri. L’attaccante famoso in grado di far sognare i tifosi è importante e tapperebbe un buco importante in questa campagna trasferimenti per il massimo campionato di Serie A 2017-2018. Per come si sono messe le cose, più che la ciliegina sulla torta sembra stia diventando l’impasto stesso del dolce. L’infortunio di Biglia in allenamento (purtroppo starà fuori squadra per circa un mese) non ci voleva e complica ulteriormente i piani del duo Fassone & Mirabelli. Tuttavia, nonostante si sia sul punto di arrivare al classico “dunque” ci sono delle certezze che vanno considerate e secondo me premiate.

Dopo i numeri ottenuti con la prima sfida casalinga per il preliminare di Europa League e che forse non sarà bissato ma solo perché la partita si svolgerà in pieno agosto, una certezza conforta il Milan al di là di ogni più rosea aspettativa. I tifosi rossoneri hanno superato quota 30 mila abbonamenti e si avviano a raggiungere lo step successivo. Occorre parlar chiaro. La Società prevedeva di arrivare a raddoppiare il risultato (magrissimo) ottenuto lo scorso anno. Le (quasi) 16 mila tessere vendute lo scorso anno sono già state abbondantemente superate così come il risultato prospettato (ricordiamoci che questi valori sono molto importanti e lo spiegherò meglio di seguito). Il prossimo step è significativo perché superare quota 41.507 significherebbe raggiungere il numero degli abbonamenti vendibili dalla Juventus. La squadra campione d’Italia e quella classificatasi al sesto posto avrebbero, tecnicamente, lo stesso bacino di pubblico e sarebbe un bel segnale (omettiamo il discorso sui prezzi diversi, la vendita delle magliette e degli incassi extra da stadio che porterebbero fuori tema). Questo punto non è cosa da poco. Perché questi numeri significherebbe essere attenzionati in maniera diversa dagli sponsor. A questo proposito, si vocifera che la Società Milan stia per dare una notizia bomba per quanto riguarda le sponsorizzazioni. Del resto, è la logica a parlare. Alle imprese non interessa il risultato sportivo in sé quanto il numero di potenziali clienti che sono legati a quest’opzione. Faccio un esempio pratico. Se foste a capo di un’importante Società preferireste sponsorizzare l’Atalanta che, con tutto il rispetto, si è classificata al quarto posto al Campionato passato o il Milan che è arrivato sesto ma che riempie San Siro sempre all’inverosimile? Dopotutto, il vostro obiettivo è quello di vendere prodotti o servizi e più è ampia la platea più possibilità ci sono di ottenere i risultati voluti. E’ matematica statistica. Tanto più che gli abbonamenti rossoneri sono solo una parte dei suoi incassi. Mentre per la Juventus il numero che ho citato rappresenta il sold out per il Milan è solo uno step. Domenicalmente (e qui i risultati sportivi sì che aiutano) i tifosi rossoneri possono incrementare questi numeri fino a raggiungere il sold out a 80.018. E cioè il doppio di quanto può realizzare la Juventus. Alla luce di tutti questi ragionamenti è ancora così folle il Progetto presentato da Fassone all’UEFA e in cui si prospettava entrate superiori a quelle ottenute ad oggi dalla Società bianconera? Io credo di no. A confortare la mia tesi ci sono dei fatti. Il botteghino produce numeri chiari, matematici e non chiacchiere...