L'Impero Romano nel 270 d.C. attraversava il periodo più difficile della sua millenaria storia: orde di barbari inferociti premevano sulle frontiere del Reno e del Danubio, mentre Sasanidi e Palmariesi creavano ulteriori grattacapi ad Oriente. Più che mai, Roma necessitava di una guida forte, in grado di ristabilire l'ordine perduto. Lucio Domiziano Aureliano era l'uomo adatto a questo compito. Grazie al suo straordinario coraggio e alle sue abilità strategiche, riuscì a bloccare la pressione esercitata dai barbari, vincendo innumerevoli battaglie che gli valsero il soprannome di "Restitutor Orbis", il Restauratore del Mondo. Ma durante la preparazione di un'ennesima battaglia, il segretario dell'Imperatore, un tale di nome Eros, ordì una terribile congiura. Il suo piano era tanto semplice, quanto diabolico: per salvare se stesso da un'accusa di corruzione, fece credere ai pretoriani (le guardie scelte) che l'Imperatore stesse per eliminarli in quanto traditori. Scrisse persino una falsa lettera con i nomi dei pretoriani più influenti, al fine di rendere la vicenda ancora più verosimile. Questi, giocando d'anticipo, uccisero l'Imperatore. La vile congiura fu scoperta e si dice che Eros subì una morte orripilante (venne legato ad un palo e divorato dalle fiere), ma ormai il danno era fatto. Così, per le inezie e le paranoie di un uomo spaventato, Roma perse il suo più grande difensore, iniziando quel percorso di discesa che la porterà alla rovina.

Si può dire che la Juventus non ha di questi problemi, soprattutto volgendo lo sguardo al futuro della difesa bianconera. Dato per assodato che i vari Rugani Caldara rappresentano già delle solide realtà, a questi può essere aggiunto Giangiacomo Magnani, difensore centrale del Perugia. 

Nato a Correggio il 4 ottobre 1995, questo marcantonio di 188 centimetri è da sempre abituato a bruciare le tappe. Dopo essere cresciuto nel settore giovanile della Reggiana - ed aver esordito neppure maggiorenne nella prima squadra del club emiliano - "emigra" in Veneto, nella Beretti del Padova, per poi girovagare per altri lidi: Virtus Vecomp Lumezzane sono le ultime squadre in cui milita prima di approdare a Siracusa. Grazie a 19 presenze (condite da un gol di testa, specialità della casa) in metà stagione, Magnani si guadagna il salto in cadetteria, al Perugia, dove, dopo un periodo di assestamento, sta collezionando una serie infinita di presenze da titolare, al centro di una difesa, quella umbra, che prima del suo arrivo subiva caterve di goal e che ora sembra impenetrabile. Dietro il trasferimento da 500 mila euro che dalla Sicilia lo ha catapultato in Umbria, c'è la Juventus, da anni vigile ed attenta anche verso i campionati minori. Durante la conferenza stampa di presentazione, Giangiacomo è apparso subito convinto della scelta fatta, certezza mascherata però da un filo di emozione, che non può di certo mancare in un ragazzo così giovane la cui vita è cambiata radicalmente e in breve tempo: "L'inserimento all’interno del gruppo è stato positivo, mi sono trovato bene fin dal primo giorno che sono arrivato. Quando sono andato a giocare in estate a Siracusa, non mi sarei mai aspettato di approdare a gennaio a Perugia. Questo mi rende orgoglioso perché conosco Perugia e so che è una delle società più importanti del panorama nazionale. Le mie caratteristiche? Sicuramente quelle che ritengo siano le principali sono la fisicità e le doti atletiche." Umiltà e consapevolezza dei propri limiti, ma anche delle proprie evidenti qualità, sono le carte che Magnani vuole giocarsi al Grifone per guidare un giorno la difesa juventina.