E' una strana squadra, quella nerazzurra. E' come se all'interno di questa maglia convivessero due persone, e come i lupi mannari appaiono nelle notti di plenilunio, l'Inter grottesca e paurosa appare nelle notti del giovedì. Anche senza il plenilunio. Ed anche senza che sia notte, visto che ieri si giocava alle 19.05.

Da un lato, abbiamo il Signor Campionato. Il Signor Campionato è un uomo energico, vigoroso, con l'autorevolezza di un Miranda, i piedi di un Perisic, la grinta di un Medel e la concretezza e spregiudicatezza di un Icardi. E' un uomo che, nonostante non sembri un granchè, si sta facendo rispettare, riuscendo a tenere testa a molti altri gentiluomini, e se viene anche solo temporaneamente sopraffatto, si sa bene che riuscirà a tenere testa a chiunque, se non altro per la sua abnegazione.

Il giovedì invece, muta totalmente, trasformandosi in Mister Coppa. Mister Coppa è un uomo grottesco, ripugnante e vile, con l'autorevolezza di un D'Ambrosio, i piedi di un Melo, la grinta di un Ranocchia e la concretezza e spregiudicatezza di un Eder. E' un uomo che, nonostante non sembri un granchè, effettivamente non lo è, riuscendo a farsi tenere testa anche da squadre israeliane, ceche, paracarri, cassonetti ed altri oggetti inanimati, e se viene anche solo temporaneamente sopraffatto, si sa bene che preferirebbe restare a terra piuttosto che tenere testa, se non altro perchè non ha mezzi di rilievo.

Il problema del buon vecchio Dottor Utterson, che ovviamente non può che essere De Boer, è che purtroppo quel che ha davanti agli occhi è palese: l'Inter non ha due squadre, bensì degli ottimi titolari, e delle riserve che, allo stato attuale delle cose, sfigurerebbero nei massimi campionati. Ranocchia, che già veniva esaltato e dato come giocatore rinato, è invece tornato alle solite, vecchie, trite e orribili abitudini: insicurezza dilagante, interventi goffi e, come se non bastasse, amnesie pazzesche, come quella che gli è valsa l'espulsione. Ormai ci si deve rassegnare, Ranocchia è questo. Così come è questo Melo che, nonostante il gol dell'1-0 fosse in palese fuorigioco, compie un intervento imbarazzante che di fatto lascia la strada spianata a Kadlec. E non è che in fase di impostazione le cose cambino molto, tutt'altro. Sebbene siano giovani, e quindi anche qualche partita sottotono sia loro perdonabile, per onestà intellettuale va detto che sia Miangue che Gnoukouri non hanno reso al meglio, trascinati nell'abisso da una squadra che certamente non può difendere sè stessa, figuriamoci dei giocatori ancora poco esperti, per di più in gare europee.

Quel che preoccupa, più del risultato in sè, è come questo risultato sia maturato. Il secondo gol, in questo senso, riassume tutto perfettamente: giocatori fermi, con la palla in gioco e nessuno che vada a contrastare l'attaccante, in attesa soltanto che l'arbitro fischi una infrazione. Questo non è certo il modo di giocare, di affrontare una competizione come l'Europa League, che stando ai proclami societari si sta puntando a vincere, e che al momento, con zero punti, un gol fatto e cinque subiti in sole due gare, si è già messa in salita. Il pressing e l'intensità bisogna metterle con tutte le squadre, non solo se si trovano all'interno del suolo italico. E quelle riguardanti la pessima giornata dell'arbitro e la partita contro la Roma imminente sono solo delle scuse con cui non ci si dovrebbe riempire non solo la bocca, ma nemmeno il pensiero. Bisogna prendere in considerazione che i timori del popolo interista sono assolutamente fondati: questa squadra non dispone di riserve. I ricambi sono assolutamente insufficienti in tutto e per tutto ai titolari, ed anche i titolari dovrebbero dare qualcosa in più a livello di attenzione, come Murillo. Ora se non altro è tornato Ansaldi, dovrà mettere minuti nelle gambe, ma dovrebbe essere già così meglio degli attuali terzini.

Solitamente si dice che le sconfitte rendono forti, allora vuol dire che con la Roma saremo pressochè invincibili. Ma l'Inter è l'Inter, e se c'è una cosa che riesce a fare, è sorprendere. In quello, non è davvero seconda a nessuna. Resta da vedere se riuscirà a rendersi imprevedibile in Europa League. Sovvertire i pronostici sembra che stia riuscendo bene, dopotutto.