Eccoci ad un nuovo capitolo del "Comando io,altrimenti....",in passato si diceva che Francesco Totti,diceva alla societa' di Franco Sensi chi prendere e chi no,se un giocatore non entrava nelle grazie del Capitano,allora andava in societa' a parlare con il presidente,ma anche l'inverso,se il presidente voleva comprare qualcuno,chiamava Totti e gli diceva "Tu che ne pensi?" ed in base alla risposta la trattativa andavo oppure no.Oggi ne e' uscito un'altro,Lionel Messi che sentendosi uno degli artefici dei successi del Barcelona,avrebbe deciso di richiamare all'ordine la societa',chiedendo a gran voce,di non far rientrare Deolufeu al Barcelona,perche' non e' di suo gradimento.Io vorrei capire,ma davvero le societa' si fanno "comandare" da un proprio dipendente? Ma stiamo scherzando? Cioe' io ti pago lo stipendi e devo anche sottostare alle tue lamentele? Messi come molti altri campioni devono capire che sono pagati per giocare,non per mettere bocca in societa',cosa che a loro non compete,anche se sono i piu' forti del mondo,non significa che possono interferire nelle cose societarie.Un giorno che saranno dirigenti,allora potranno cio' che vogliono,ma da stipendiati per giocare,devono solo pensare al campo.Del Piero non si e' mai permesso di mettere bocca,eppure e' stato piu' di 20 anni nella Juve e non si e' mai sentito dire "Del Piero non vuole Tizio,Del Piero non vuole Caio" mai.....Se le societa' si fanno comandare,da un calciatore cioe' un dipendente,allora cambia tutto.Il ruolo di presidente e' sacro,fa che un giocatore andava da Giovanni Agnelli o Dino Viola a dire "Quello non lo voglio in squadra" lo sai come avrebbero risposto "Per me puoi anche essere un fuoriclasse,ma quella e' la porta se non ti sta bene" oppure "Altrimenti cosa fai?" e se la risposta era "Se viene quel giocatore io vado via" loro stessi li accompagnavano fuori dalla societa'.Ci vuole pugno per essere un presidente,il presidente deve essere la figura piu' importante di una societa',quello che ride e scherza con tutti i suoi dipendenti,ma che accetta solo di sentire il Direttore Generale e il Direttore Sportivo sul calciomercato,nessun altro,specialmente se quello che chiede e' un calciatore plurimilionario e bandiera della sua squadra.