Vorrei un campionato con più giocatori italiani che stranieri, vorrei vedere la mia Nazionale tornare quella dei tempi passati, vorrei che le società cominciassero a far giocare i nostri Primavera. Sì, è vero, non ci può essere un club di soli italiani... ma chi lo ha detto? In Spagna l'Athletic Bilbao gioca con soli giocatori baschi, quindi non spagnoli in generale, eppure negli anni passati ha vinto anche dei trofei. Non sarà mai tra le squadre più forti di Spagna, però è un club onorato di veder crescere i suoi giovani. Ecco, questo è quello che dovrebbe accadere anche nei club italiani: dare spazio a una rosa che su 25 giocatori ha 20 italiani e 5 stranieri, ma anche vedere questa cosa in tutti i campionati. Poi vediamo se davvero Real, Barcellona e PSG vincono qualche trofeo...

Perché dico questo? Perché un tempo, quando le frontiere erano chiuse, solo pochi stranieri potevano varcare la frontiera, e squadre come Benfica, Celtic, Feyenoord, Nottingham Forest, Aston Villa, Amburgo, Steaua Bucarest, Porto, Psv, Stella Rossa, Olympique Marsiglia riuscivano ad alzare un trofeo degno di nota... Adesso pensate che quei club possano tornare a vincere una Champions? No, visto che il business calcistico sta diventando una grossa bufala: solo soldoni e gossip mandano avanti questa grande macchina, mentre prima era un piccola cinquecento ma con giocatori in erba usciti dai nostri club, che diventavano dei campioni a costo zero. Adesso vai a vedere anche le Primavera e trovi gli stranieri, in quella dovrebbe essere la culla dei giovani italiani... Ma dove vuole arrivare questo calcio? Davvero un giorno avremo una squadra pulcini con 10 stranieri e un italiano, tanto che il bimbo italiano si sentirà straniero in una squadra della sua terra?

Il calcio mondiale deve ritornare a quello di un tempo, quindi dentro i giovani Primavera o italiani (nel nostro caso) e fuori i troppi stranieri. Ma vi siete mai chiesti perché un Franco Baresi, un Gaetano Scirea, un Ciro Ferrara, un Claudio Gentile non erano mandati in prestito e messi subito in campo a l'età di 17 anni? Perché una volta non esisteva l'abitudine di mandare in prestito i giovani Primavera, ma si sperimentavano nella propria squadra; poi se il ragazzo non era all'altezza veniva ceduto a titolo definitivo. Poi è arrivata la legge Bosman, che ha rovinato il calcio. Se prima società e giocatore decidevano il futuro, adesso arriva il procuratore che prende le parti del ragazzo, quindi non c'è più quel legame vero tra giocatore e squadra, ma un legame solo di soldi nel quale il procuratore scelto decide come e quando chiedere l'aumento. Un tempo, faccio un esempio, Claudio Gentile entrava nella stanza del presidente Agnelli e si accordava sul suo futuro, metteva una firma se la cosa lo soddisfaceva oppure chiedeva la cessione, e non c'erano opposizioni: il giocatore veniva ceduto se quello era il suo desiderio.

La rovina del calcio continuerà a crescere a dismisura: giocatori che si attaccano a quel milione di euro in più, non hanno più quella fedeltà nei club di appartenenza, eppure dovrebbero ringraziarli per averli fatti diventare giocatori professionisti, visto che per le strade ci sono ragazzi e veri fenomeni che non hanno la loro stessa fortuna. Dovrebbero baciare in terra ogni passo di quei presidenti, invece di fare gli sbruffoni e mettersi nelle mani di un succhia sangue che vuole togliere a quella società più soldi possibili. Questo non è calcio, ma business. Prima il calciatore usciva dal campo e del suo privato non sapeva niente nessuno, adesso sono tutti pupazzi che si mettono sui social network per far vedere le loro ricchezze, i gioielli che regalano alle proprie compagne, le auto ecc. Ma questo lo si chiama un calciatore? No, io lo chiamerei uno sbruffone, un senza cervello. Forse un giorno questa macchina si romperà e tutto questo andrà in pezzi.

Ma chi può cambiare il tutto? La FIFA. Non la fifa che non conosciamo, cioè quella della paura, ma la Fédération Internationale de Football Association: solo loro possono cambiare tutto. Ma perché non arriva un salvatore della patria a cambiare il sistema? La FIFA con un comandante vero potrebbe riportare il vero calcio, quello degli anni 60-70, il vero calcio, quello di Graziani-Pulici, di Gigi Riva-Sergio Gori-Nenè, quei giocatori come Sandro Mazzola e Gianni Rivera, quelle squadre che contavano tre o al massimo quattro stranieri e tutta la rosa era coperta da una bandiera tricolore verde-bianca-rossa, quella dell'Italia, che oggi non c'è più. Vi chiedo gentilmente di andare a guardare l'Inter 1966-1967, il Cagliari 1969-1970 Campione d'Italia e poi andate a guardare l'Inter 2017-2018 e il Cagliari 2017-2018 e ditemi la differenza di stranieri nelle loro rose...