La sconfitta in amichevole contro l'Argentina costa ben 5 posizioni all'Italia nel Ranking Fifa.
Dal 15° posto il movimento italiano è sceso al 20°, superato anche dal Marocco. La sfida di domani contro l'Inghilterra servirà soprattutto per cercare di risollevare una situazione che potrebbe avere dei risvolti catastrofici. 

Dal 2006, anno della vittoria del Mondiale, per l'Italia è stato un continuo perdere posizioni, fatta eccezione per il 2012, anno del secondo posto all' Europeo Polonia-Ucraina. Nella spedizione in SudAfrica (2010) gli azzurri tornarono a casa dopo solo tre apparizioni (eliminati alla fase a gironi). Stessa storia in Brasile, quattro anni fa.

Meglio è andata nel confine, con un buon secondo posto nel 2012, dietro solo alla Spagna, e nel 2016 con l'eliminazione ai quarti contro la Germania.

La vittoria in Germania è stata un bene, ma anche un male dato che è mancato il cosiddetto "cambio di generazione" e sono mancati anche gli investimenti sulle strutture (stadi e settori giovanili in pole).
Cosa che non è accaduta in Spagna ed è proprio da loro che l'Italia deve prendere esempio.
Dal 2010, le Furie Rosse sono sempre al top nelle principali competizioni per Nazioni, ed anche per club, dimostrazione recente sono le 3 squadre presenti ai Quarti di Champions. Questo è il frutto di anni in cui c'è stata la lungimiranza di non fermarsi e adagiarsi sugli allori, ma di proseguire sulla strada tracciata a partire dalla spedizione africana.
In Spagna si lascia spazio alle nuove leve dopo il ciclo quadriennale, con il supporto di 2/3 veterani a fare da collante tra il vecchio ed il nuovo corso, mentre qui nel 2018 siamo fermi a dibattere sulla convocazione di Buffon e sulle "balotellate" del 2014.
Lì si trova subito il nuovo allenatore della Roja, qui si deve aspettare il 20 maggio e nel frattempo si decide di mettere al timone Di Biagio che non spicca per successi con l'Under 21 (ha avuto tra le mani la migliore squadra degli ultimi 6 anni).

L'Italia (calcistica) sta dimostrando una bravura immensa nel mettere le cosiddette "pezze" e un'incapacità di rifondare. Di questo passo, arrivare ad Euro 2020 sarà un'impresa (equiparata a quella dell'Islanda per la qualificazione a Russia 2018). 
Chi di dovere saprà cogliere la sentenza del Ranking? Non sono solo numeri, ma fatti e oggi il 20° posto dimostra che c'è bisogno di fare urgentemente qualcosa. Con Mancini o Conte? L'importante è che arrivi qualcuno.