Tante volte mi sono chiesto: ma questo calcio è reale oppure alieno?
Su molti manoscritti c'è scritto che noi potremmo essere venuti da altri mondi, con gigantesche navi spaziali, ma questo è pura fantasia o verità?
Ecco, il calcio di oggi possiamo pensarlo normale, così come lo è sempre stato, oppure alieno, visto che anche sulla terra ci sono persone che a sentirle parlare e vederle nello sport sembrano tutt'altro che umani. Bolt, Messi, Cristiano Ronaldo, Bubka, a voi sembrano normali persone? A me no.

Ci sono poi delle leggende fatte passare come fossero esistite davvero, come Camelot la città dove regnava Re Artù, questa è pura leggenda. Infatti venne citata per la prima volta da Chrétien de Troyes nel suo poema Lancillotto o il cavaliere della carretta, che fatto strano non nomina mai la posizione della città. Si è anche ipotizzato che il nome "Camelot" sia una deformazione di Camulodunum, la fortezza di Colchester, sebbene la collocazione di quest'ultima, nell'Anglia orientale (Essex), la collochi nel regno "sbagliato". Questa è una vera leggenda. Lo stesso Artù non compare in nessun libro di storia realmente testata, infatti si dice che fosse un leggendario combattente ma non un Re. Altra fandonia.

Ma continuiamo nel corso delle nostre leggende ed arriviamo a Robin Hood, l'eroe di noi bambini dell'epoca quello che "ruba ai ricchi per dare ai poveri" e Fantozzi direbbe "Nemmeno un minuto di felicità" .
Anche la storia dell'arciere di Nottingham è vera a metà, infatti il Robin Hood in questione non era un benefattore come crediamo nella nostra Era, viene invece dipinto diversamente nella versione medievale, fino ad essere considerato un bandito come tanti, in epoca contemporanea. Ma anche la collocazione di questo personaggio che viene indicato nella maggior parte dei libri con l'area della foresta di Sherwood e la contea di Nottinghamshire, ma non è giusta, infatti la vera provenienza del bandito è da lo Yorkshire.
Comunque nella foresta di Sherwood esiste una statua raffigurante il personaggio storico. Anche qui molti resteranno con l'amaro in bocca.

Passiamo ad un'altra storia, quella del Gobbo di Notre-Dame, che molti credono fosse soltanto una leggenda, invece è esistito davvero. Victor Hugo (lo scrittore del celebre romanzo) lo incontrò davvero. Infatti Quasimodo (nome nel romanzo) era in realtà uno scultore gobbo, che era impiegato nei lavori di restauro della cattedrale parigina svolti a inizio Ottocento e soprannominato dai suoi uomini Le Bossu (il gobbo). La vera storia venne scritta in sette volumi scritta da Henry Sibson scarpellino inglese che lavorava in Francia, che ebbe " l'onore " di conoscerlo entrando nella sua bottega, in due righe lo descrive così: "Qui, trovai Trjan ( nome reale del gobbo ) una delle persone più gentili che abbia mai incontrato. Lavorava come incisore per lo scultore-capo, il cui nome non mi ricordo. Era gobbo e non amava mischiarsi con gli incisori: gli scalpellini gli avevano dato il soprannome di Le Bossu".
Quindi non era segregato sulla terrazza della cattedrale dal padrone e non era un matto o un mostro che suonava le campane. come lo descrive Hugo nel romanzo, ma una semplice persona che aveva problemi con la schiena e all'epoca non c'erano tutte queste innovazioni per aiutarlo sin da bambino a crescere sano e senza problemi. Il periodo storico del gobbo risale al 1820.

Passiamo alla prossima storia, quella legata al Sacro Graal (bicchiere di Gesù dove egli bevve nell'ultima cena e nella quale Giuseppe d'Arimatea raccolse il sangue di Cristo dopo la sua crocifissione), molti dicono che i Crociati genovesi trovarono per primi la reliquia. Ma i contrasti nella storia sono tanti, visto che tutti quelli che hanno trovato la reliquia la descrivono in modi diversi;
1. Si tratta di un vaso, intagliato in una pietra verde brillante e traslucida ( recuperato dal condottiero della Repubblica di Genova Guglielmo Embriaco Testadimaglio dalla Terrasanta ) 2. il Graal era semplicemente un piatto o coppa ( racconti celtici ) Molti anno creduto per secoli che le parole scritte sottoforma letteraria nel "Perceval ou le conte du Graal" (Perceval o il racconto del Graal) fossero la descrizione del Sacro Graal mentre nello scritto la parola " Sacro " non viene mai accostata alla parola Graal. Che il Graal sia esistito è certo, ma che fosse stato trafugato da così tante persone mi sembra impossibile. Forse ancora adesso potrebbe trovarsi sotto la città di Gerusalemme. Chi può saperlo? Quello che sappiamo è che ci sono Graal in alcune città Europee, ma che fosse autentico nessuno può saperlo.

Passiamo all'Arca di Noè. Molti credono fosse tutto falso, visto che il racconto dice che soltanto Noè e sua moglie insieme a molti animali furono salvati dal diluvio universale. Le persone si domanderanno: "Come hanno fatto a ripopolare un intero pianeta?" Infatti, quello che si legge era un modo simbolico, visto che Noè e la sua famiglia non erano i soli uomini su quell'Arca, ma di sicuro c'erano anche altre persone uomini e donne di varie etnie, non vengono indicate nel racconto perché la storia si focalizzava soltanto su Noè. Sulla costruzione dell'Arca in pochi giorni invece per chi è credente ci fu un aiuto dal cielo che avrebbe dato a Noè una forza incredibile senza mai avere la stanchezza di un comune mortale, così da costruire in poco tempo una nave gigante. Per i non credenti, fu aiutato da altri uomini.

E che dire di Atlantide "la Città sommersa"? Molti geologi ha trovato negli anni, dopo vari studi, la possibile causa dello sprofondamento della città greca. Come vi dicevo dopo vari studi si è arrivati a pensare che un grande cataclisma in un giorno ha sprofondato un'intera città, in seguito al tentativo fallito dei suoi abitanti di invadere Atene.
Come sappiamo in Grecia gli antichi credevano agli dei, infatti si pensò che loro stessi fossero gli artefici di quel disastro visto la troppa cattiveria del popolo Atlantideo.
Nell'area della città sommersa sono state individuate due faglie, dalle quali è possibile venisse emanato gas. In quei tempi molti credevano che una divinità li volesse aiutare a salvare i propri problemi e vedeva delle cose strane, invece era il gas che proveniva da sotto terra che al solo inalarlo li portava in estasi.
Ma anche qui c'è un contrasto, visto che molti credono che la città venne sommersa a causa dell'esplosione del vulcano Thera (dove oggi è situata l'isola di Santorini) a farla collassare, imponenti tsunami e una nube di anidride solforosa che contribuirono probabilmente anche al declino della civiltà minoica sulla vicina Creta.
Peccato, forse sarebbe stata bella da visitare, se fosse rimasta sopra il livello del mare...

Quindi, siamo o no un po' alieni?