Ennesimo episodio vergognoso del campionato di Serie A. Dopo i ripetuti scansamenti del Napoli, oggi tocca all'Inter alterare un risultato già acquisito facendo perdere agli scommettitori milioni di euro. A questo punto la procura dovrà forzosamente aprire un'inchiesta. Ma facciamo un passo indietro. L'Inter (mi dicono dalla regia che per questioni commerciali devo mettere Fuzzà Indà!) scende in campo a San Siro con la formazione titolare contro i neopromossi cagliaritani. La partita non dovrebbe avere storia, infatti i nerazzurri sequestrano da subito il pallino del gioco (73% di possesso alla fine del primo tempo) e al 26' hanno la possibilità di passare in vantaggio con un rigore sacrosanto, di quelli che se non fischi ti arrestano. Icardi prende la mira e tira sul fondo. Prima anomalia. I tifosi, tuttavia, la prendono meglio del previsto e tre quarti dello stadio applaude il capitano argentino. Mah... seconda anomalia. Nella ripresa l'Inter ricomincia a spingere e passa in vantaggio con Joao Mario. Sedici minuti dopo pareggia Melchiorri (chi?). Ma è il gol del vantaggio sardo che ha dell'incredibile, con Handanovic che fa di tutto per buttarla nella propria rete. Terza anomalia. Ora, è lapalissiano che i poteri forti pendono tutti dalla parte del Cagliari, la cui società controlla direttamente la Lega Calcio, La Figc, i principali quotidiani sportivi, i primi sette canali del digitale terrestre ed influisce indirettamente sulle elezioni presidenziali americane e su quelle pontificie, però c'è un limite alla decenza. Chiunque oggi abbia assistito alla farsa di San Siro non può non essersi indignato. Urge fare un repulisti generale della corruzione che vige all'interno delle istituzioni calcistiche nostrane, per esempio mandando nella serie cadetta le prime cinque classificate e penalizzando di molti punti tutte le altre. Tranne naturalmente coloro i quali hanno subìto questa situazione incresciosa sulla loro pelle con risultati non consoni alle attese. Per luglio sono attese novità importanti. P.s. La foto di Icardi si riferisce al rigore tirato sul palo nel derby dello scorso anno. Stavolta non ha neanche inquadrato la porta.