"Scudetto il nostro obiettivo, non ho paura a dirlo". Ma davvero lo ha detto? E ci vuole coraggio a dire una frase del genere? Sì, forse se a dirlo fosse stato un calciatore di una squadra di media classifica allora lo avremmo definito coraggioso. Ma Vidal gioca nell'Inter. Gioca in una squadra guidata da un allenatore da 12 milioni di euro a stagione, tra i più pagati in Europa. Vidal fa quest'affermazione dall'alto del suo stipendio da circa 6 milioni di euro a stagione: chi offre un biennale da 6 milioni ad un calciatore di 33 anni così, senza pretendere di vincere nulla? a questo punto ci saremmo tenuti l'inesauribile e comunque sempre affidabile Borja Valero. "Non ho paura a dirlo", davvero più ci penso e più mi metto a ridere. 

Vidal prima di arrivare a queste affermazione avrebbe dovuto chiedere scusa ai tifosi per la pessima figura fatta in Champions, uscendo al primo due turno di fronte a due squadre nettamente inferiori per organico a quello dell'Inter. Lo avrei ammirato se la sua dichiarazione fosse stata: "Non riusciamo ancora a capire come abbiamo fatto ad uscire dall'Europa in un girone con quelle squadre, è incomprensibile che una squadra che una squadra come la nostra non sia riuscita ad arrivare almeno seconda in quel raggruppamento. Per questo chiediamo scusa ai tifosi e promettiamo di vincere lo scudetto, in caso contrario rinunceremo allo stipendio stagionale. Non ho paura a dirlo". Ecco, queste sarebbero state parole coraggiose. 

L'organico di cui fa parte Arturo non deve avere altro obiettivo che la vittoria dello scudetto e un'apparizione dignitosa in Champions, sfumato quest'ultimo non resta altro che vincere il campionato. Che poi si può anche non vincere, sia chiaro. Sono in tante ad avere lo stesso obiettivo e per forza di cosa solo una può raggiungerlo. Nessuno pretende la vittoria ad ogni costo. Però con la rosa costruita è chiaro che l'Inter ha l'obiettivo di vincere lo scudetto.
Senza se e senza ma. Per questo reputo le parole di Vidal banali e senza senso.