Ieri ho incontrato un collega di nazionalità cinese che conosco da due anni. Durante la nostra conversazione la mia attenzione è scivolata sul logo stampato sulla spalla sinistra del giubbotto da lui indossato, il simbolo del Manchester United. Scherzando ho chiesto il perchè, abitando in Italia da alcuni anni, fosse tifoso di una squadra inglese, la risposta mi ha alquanto sorpreso.

"Lo ho acquistato in Cina... lì è la squadra più conosciuta... la più seguita".  
Uno studio del 2017, che tiene conto di diversi fattori, (numero di followers, interazione sui siti e-commerce, live stream ecc...) ha dimostrato che i Red Devils sono il club più seguito sui social cinesi;  il Bayern Monaco è stabile al secondo posto, seguono l'Arsenal, il Liverpool ed il Manchester City. Dominio totale della Premier, il campionato europeo più ricco e competitivo. La prima italiana, al settimo posto, è il Milan, seguita al quattordicesimo dalla Juve e al quindicesimo dall'Inter

Quanto scritto è solo una goccia nel mare, continuando ad analizzare i diversi elementi della strategia di Merchandising dello United è possibile tracciare un quadro preciso della situazione.
Grazie alla collaborazione con la società cinese Harves, entro il 2020, parchi a tema Manchester United saranno aperti a Pechino, Shanghai e Shenyang.                 
Un elenco di cifre permette di comprendere l'importanza  del progetto. Sommando il numero degli abitanti delle tre città si ottiene un totale di circa 65 milioni. Un bacino di utenza non indifferente, basti pensare che la popolazione dell'intero Regno Unito supera di poco i 65 milioni di individui. La predominanza sul mercato asiatico dei Diavoli Rossi è naturale. La prima partita del club fu trasmessa in Cina nel 1975. L'allora amministratore delegato, ha compreso le potenzialità del mercato cinese, giungendo come primo pionere in quella che oggi si sta sviluppando come una nuova caccia all'oro per i club calcistici europei.

In ambito italiano, l'acquisto di Cr7 da parte della società bianconera, con l'apertura di varie Juventus Academy, ha dato un grande slancio in termini di popolarità al club torinese in territorio asiatico. Ma non è sufficiente a compensare il divario tra la Juventus e lo United, rappresenta solo un piccolo passo. L'inizio di una corsa virtuosa.

Passi in avanti sono stati compiuti anche dall'Inter e dal Milan anche se, purtroppo, la confusione societaria, in particolar modo dei rossoneri, non ha permesso di raggiungere risultati sportivi soddisfacenti, rendendo molto complesso il lavoro sul piano commerciale ed economico. Una squadra che non vince non è molto appetibile. 
Chi tiferebbe un club che non  rappresenta la propria città, la propria nazione, se perdente e privo di campioni? 

Tra qualche anno si tireranno le somme degli investimenti fatti, solo allora si potrà constatare il risultato della  strategia di mercato italiana, in particolar mondo bianconera. Possiamo solo aspettare guardando ad Est.