Fortunatamente ha vinto. Il primo pensiero di chi ha assistito al match Valencia-Juventus è stato questo.

La Sagra dell'errore. Tre rigori concessi, due alla squadra ospite e uno, discutibile, alla squadra di casa.
Gialli estratti a seconda dell'umore del direttore di gara, che purtroppo, ha causa di un suo collaboratore, l'addizionale Fritz, ha perso il controllo della partita.

Non è necessario sottolineare le idee, le voci, i retro pensieri espressi dopo il 29' del primo tempo, minuto di gara che sancisce la svolta, il colpo di scena. Dopo un contatto tra l'ex interista Mourillo e Cristiano Ronaldo, l'arbitro Brych parlotta fitto fitto con l'addizionale Fritz.
Ed è proprio "L'Amico Fritz" che ripetutamente invita il direttore di gara ad espellere il numero 7 bianconero. Cristiano deve essere espulso perché ha toccato lievemente i capelli del difensore del Valencia, si può dire che il portoghese sia stato punito con  il cartellino rosso colpevole di aver spettinato un avversario.

Vedere Cristiano Ronaldo così affranto ed in lacrime dopo l'ingiustizia subita non mi ha permesso di godere appieno della vittoria, come è stato contro il Sassuolo dopo il gesto di Douglas Costa. Sentivo qualcosa che non mi permetteva di essere felice appieno per il risultato ottenuto dai ragazzi in campo. 
Purtroppo è una frase che in questi giorni sto scrivendo spesso, l'errore è insito nell'uomo, e quanto accade sottolinea la veridicità del concetto. Non dobbiamo dare adito a polemiche, nonostante le parole della sorella di Cristiano puntino decisamente al complotto. Dobbiamo credere alla pulizia morale di questo sport, non essere in malafede.

Non facendo questo, daremmo ragione ai vari Aurelio De Laurentis e co. sostenitori della presenza di giochi di potere nel calcio, dove il forte vince sempre in un modo o nell'altro. Io spero che ciò non corrisponda a realtà, non reggerei ad un altro scandalo. Credo nella buonafede dell'arbitro e di Fritz, quest'ultimo, forse, non in grado di adempiere ottimamente ai suoi doveri poiché non dotato di eccelse capacità di giudizio, non è adatto a partite di spessore, ognuno, me compreso, ha i suoi limiti.