I tifosi rossoneri ammainano le  bandiere in segno di resa. I volti bianchi, delusi, la rabbia cede il posto alla rassegnazione. Contro una Roma dimezzata, martoriata, azzoppata, gli undici di Pioli non riescono a sfornare una prestazione accettabile. 10 punti in 9 partite, disarmante. Le colpe, scagliate ingiustamente  addosso a Giampaolo, utilizzato a mo di scudo da una dirigenza inadeguata, alle prime armi, rimbalzano indietro al mittente. Scaroni, ruolo di rappresentanza, Gazidis, incorporeo, incolore, il cui obiettivo è trovare al più presto un acquirente a cui cedere il Milan, Maldini e Boban  che rischiano di bruciare la loro reputazione, anch'essi erti a difesa della proprietà , un diversivo per attirare su di loro le ire giustificate dei sostenitori del Milan, ed  in ultimo Massara, Direttore Sportivo che ogni tanto si ricorda la società per cui lavora.

Ma il vero colpevole di questa situazione è il fondo Elliott.
Cosa vuole fare del Milan? Dove vuole portarlo? Sa di possederlo? Vuole portarlo in Serie B pe diminuire i costi di gestione? 
Lo venda al più presto, questo ci si deve auspicare, ma  questa volta realmente in "mani sicure". Ciò che colpevolmente non ha fatto il grande Presidente Berlusconi. Nulla da togliere al Grande Milan da lui plasmato insieme a Galliani e a Braida, ai risultati raggiunti, ma venderlo ad un imprenditore, proprietario di miniere di fosforo fantasma, che per onorare l'acquisto è costretto a chiedere in prestito parte dei soldi a un fondo speculativo, ad un tasso d'interesse da usura, non è specificatamente cederlo in "mani sicure". È inutile che Galliani dica: "Noi lo abbiano venduto a Lee non a Elliott..." il segreto di Pulcinella, sapevano benissimo che l'acquirente non avrebbe onorato il debito con Singer e che quest'ultimo avrebbe acquisito AC Milan.

Con questa situazione alle spalle come possono i giocatori rendere al meglio. Una società solida è il fondamento delle vittorie, la base per raggiungere risultati.  È necessario ridistribuire i ruoli, ingaggiare un amministratore delagato che sappia giostrarsi nel campionato italiano, un direttore sportivo di grande esperienza e capacità, e necessaria una nuova società ma soprattutto, una nuova proprietà