Partiamo subito, senza preambolo, dal fatto concreto. Il comportamento di Douglas Costa, attaccante bianconero è inammissibile, da condannare e punire. Alcuni ritengono che reagire tramite violenza fisica sia molto grave, in particolar modo se si rappresenta una società sportiva con determinati valori. Mi trovo totalmente in accordo con le loro dichiarazioni, ma, ciò non toglie, che qualcosa deve pur essere accaduto per scatenare una tale reazione.

Non voglio difendere o giustificare l'esterno brasiliano, sottolineo che dovrà scontare l'errore fatto, nonostante le scuse immediate, che io da tifoso juventino ho apprezzato ed accettato. Sbagliamo tutti, io compreso, ho sbagliato, sbaglio e sbaglierò, non sono una divinità celeste il cui comportamento non prevede l'errore, e per tanto sono disposto a comprendere le motivazioni che hanno portato a quanto si è visto.

Da quello che è possibile leggere nella rete, cominciamo a fuoriuscire indiscrezioni secondo le quali il giocatore del Sassuolo, Federico Di Francesco, abbia offeso Douglas Costa con appellativi ignobili a sfondo razzista. Se ciò dovesse corrispondere a realtà, gradirei, e credo di non essere il solo, un provvedimento anche nei confronti del giocatore neroverde.
Come precedentemente affermato, l'errore è insito nell'essere umano, non siamo puri e perfetti. Pregherei, quindi, il ragazzo Di Francesco, prima ancora del giocatore, se fosse accaduto realmente quanto scritto sopra, di scusarsi pubblicamente.
Io, da sostenitore bianconero, (e credo molti altri, conoscendo i tifosi juventini) accetterei immediatamente l'ammissione di colpa del giocatore. Perché, è vero che lo sputo è un atteggiamento gravissimo, ma l'offesa verbale a sfondo razziale, se avvenuta e sottolineo se è avvenuta, nonostante sia meno grave, non deve passare sotto-traccia, ma evidenziata e punita.