Inutile nascondersi, questa sera la strada europea della Juventus, il reale obiettivo stagionale della società bianconera avrà inizio.

Il Valencia è un avversario abbordabile e in un momento di forma pessimo, non dovrebbe destare eccessive preoccupazioni nei tifosi e nei giocatori della Vecchia Signora. Rispetto  la squadra spagnola, ma, viste le ambizioni di trionfo della capolista della Serie A, un pareggio o una sconfitta nell'Estadio de Mestalla non sono da prendere in considerazione.
La Champions però, può sorprendere e sovvertire qualsivoglia pronostico, una squadra in difficoltà può concentrarsi totalmente in una competizione ed ottenere risultati insperati, fresca nella memoria la rimonta nei minuti finali del match della Pazza Inter, altamente sofferente in campionato, sugli Spurs.

Detto questo, se realmente la Juventus vuole vincere la competizione calcistica più ambita del vecchio continente, non può permettere ad una squadra, sulla carta nettamente inferiore, di creargli dei problemi.

Ritengo necessaria l'attenzione nell'approccio alla partita, la non sottovalutazione della squadra spagnola, ma non si  deve incappare nell'errore contrario, come spesso  accade, di sopravvalutare le capacità dell'avversario, di controllare la partita senza sbilanciarsi troppo, contenendo eccessivamente invece di attaccare, frenando in tal modo la manifestazione della superiorità tecnica dei nostri elementi migliori.

Mentre nel campionato italiano è un atteggiamento che porta alla vittoria finale (la miglior difesa vince sempre, o quasi sempre la Serie A); in Champions, negli ultimi anni, la coppa dalle grandi orecchie è sempre stata alzata dal miglior attacco della competizione.

La mentalità di una squadra europea vincente deve essere questa,  non aver paura dell'avversario, non avere timore nei suoi confronti  essere spavaldi e sicuri della propria forza e delle proprie capacità.