Una squadra ha giocato a calci, l’altra a calcio.
Il posticipo domenicale fra Roma e Fiorentina valevole per il 4º posto finisce 1-1. Alla rete iniziale di Lukaku ha risposto la terza rete in campionato, la 5ª stagionale, di Lucas Martinez Quarta.
La Fiorentina esce dunque dall’Olimpico di Roma con un punto, ma anche con diversi rimpianti, sia per la prestazione messa in mostra che per non aver sfruttato nel miglior modo possibile l’iniziale superiorità numerica di un uomo e poi addirittura di due alla fine. La Roma infatti ha terminato la gara in nove a causa delle espulsioni di Zalewski per doppia ammonizione e quella diretta di Lukaku per un fallo vergognoso su Kouamè.

Partendo dal presupposto che un punto a Roma contro la Roma non si butta mai via per tanti motivi (in primis per la forza dell’avversario), ma la Fiorentina esce comunque dall’Olimpico con il rimpianto di non aver portato a compimento un risultato che sarebbe stato meritato per quanto proposto durante la gara. La Fiorentina infatti, tolti i primi venti minuti (più precisamente, fino a quando Dybala è stato in campo), ha letteralmente dominato la partita, proponendo calcio, creando occasioni, giocando a una sola porta.
La Roma dopo un buon avvio in cui si era ritrovata avanti grazie alla rete di Lukaku, su una grande giocata di Dybala, ha fatto la stessa identica gara di sempre: tutti in difesa, si perde tempo, si fanno risse, si provoca… ormai il gioco della Roma e di Mourinho si conosce. Solitamente le gira tutto bene ma non è sempre domenica: la Roma, che ha il terzo monte ingaggi della Serie A, che ha una rosa da Champions e un attacco da scudetto, è stata messa sotto da una Fiorentina che ha fatto calcio e che soprattutto grazie a questo calcio (e al “non calcio” della Roma) che propone da due anni e mezzo e che continua a proporre riesce a competere con squadre di valore nettamente superiore, proprio come quella giallorossa.
La Roma ha guadagnato un punto e la Fiorentina ne ha persi due. La Roma ha giocato a calci, la Fiorentina a calcio. Queste due frasi riassumono pienamente la gara.
La Fiorentina esce dall’Olimpico con la consapevolezza di essere una squadra che gioca un grande calcio, ma soprattutto di essere una squadra che non molla mai, che ha carattere e che crede in quello che propone. Esce anche con la consapevolezza di aver buttato via una grande opportunità per stazionare al quarto posto in solitaria e per vincere una grande partita, ma il fatto che la squadra pensi più ai due punti persi, che al punto guadagnato, fa capire che questa squadra comunque vada pensa da grande squadra. Il grande difetto della squadra resta ovviamente la concretezza: quando crei 6/7 situazioni da goal non puoi essere così poco concreto. Per poter essere davvero competitivi per piazzamenti importanti servirà una crescita sotto questo punto di vista perché fra Lazio, Juventus, Milan e Roma la Fiorentina ha raccolto solo un punto proprio perché non è stata concreta sotto porta. 
Se questa squadra riuscisse a compiere questo step, magari anche tramite un aiuto della società durante il mercato invernale, allora a quel punto si potrà pensare a qualcosa di veramente importante. Il bicchiere è sicuramente per 3/4 pieno, quel quarto vuoto è un grande peccato, ma la Fiorentina esce da Roma sicuramente con tantissime annotazioni positive. 

PAGELLE PERSONALI
TERRACIANO 6; qualche imprecisione ma gioca una gara da spettatore non pagante.
KAYODE 6; parte male ma cresce e fa espellere Zalewski.
QUARTA 7; perde Lukaku in occasione dell’1-0 ma cresce nella gara, segna il suo terzo goal in campionato e quinto stagionale e va vicino alla doppietta. Oggi al Chino non si può rinunciare, tatticamente è un’arma molto importante.
RANIERI 6,5; ha qualche responsabilità sul goal ma per il resto gioca una gara applicata come sempre.
BIRAGHI 6; attento in fase difensiva e presente in quella offensiva.
BONAVENTURA 5,5; sempre nel vivo del gioco ma troppo egoista in diverse circostanze. Prende una traversa.
ARTHUR 6,5; gioca un’altra buona partita risultando sempre centrale nel gioco della Fiorentina.
DUNCAN 7; per me è stato il migliore in campo. Lavora benissimo in entrambe le fasi, recupera diversi palloni ed è provvidenziale a inizio ripresa, evitando il 2-0 Roma. Altra ottima gara.
IKONÈ 5; sbaglia tutto nel primo tempo, leggermente meglio nella ripresa ma la prestazione è negativa.
NZOLA 6,5; ha una occasione che non sfrutta ma in queste ultime giornate sembra un Nzola diverso sia mentalmente che fisicamente. Lavora molto per la squadra, fa ottima sponde e gioca diversi ottimi palloni liberando spazi per i compagni. Dovranno arrivare anche i goal ma i messaggi nelle ultime gare sono buoni. Attendiamo conferme.
KOUAMÈ 6,5; gioca un brutto primo tempo ma nella ripresa cresce, serve l’assist a Quarta, fa espellere Lukaku e aiuta molto la squadra.

SUBENTRATI
GONZALEZ 6; entra e ha due occasioni di testa. Si vedeva che non era al top.
SOTTIL 5,5; poteva incidere molto di più a gara in corso in una fase della gara favorevole alla Fiorentina.
LOPEZ S.V.

ITALIANO 6,5; la Fiorentina ha giocato una buonissima partita, l’ha preparata molto bene. Forse gestione dei cambi da rivedere, ma più di questo cosa gli vogliamo dire? Il valore primario della Fiorentina è senza dubbio Vincenzo Italiano e il suo calcio.

La Fiorentina esce da Roma con un punto e qualche rimpianto, ma con anche tanta consapevolezza in più delle proprie forze.
Adesso giovedì la Fiorentina andrà in Ungheria a giocarsi il primo posto del girone contro il Ferencvaros di Stankovic, con due risultati su tre a disposizione.
Domenica poi verrà al Franchi il Verona di Baroni. Italiano è stato chiaro, per ambire a certe posizioni bisogna trovare continuità di rendimento e di risultati perciò adesso la Fiorentina, che ha ufficialmente affrontato tutte le big, dovrà dimostrare di essere in grado di compiere questo step di crescita. Ovviamente bisognerà pensare, come sempre, a giocare una partita alla volta.

AVANTI FIORENTINA!