Un venerdì nero visto da un piccolo ex arbitro. 

Non ho arbitrato (campionati Uisp) per molti anni, ma averlo fatto dopo aver chiuso il calcio giocato mi è stato d’aiuto tanto che solo in in occasione ho rischiato di perdere una partita, quando un allenatore si avvicinò a me sconvolto perché avevo espulso un suo calciatore. Ma di fronte alla mia spiegazione e con l’aiuto dei calciatori tutto si tranquillizzò. Questo calciatore, a palla lontana, aveva lasciato partite un diretto al mento degno di Rocky Balboa.
Per il resto della mia carriera “in nero” mi sono divertito e non ho mai avuto problemi e ho usato più il metro dell’empatia che non i cartellini.

Di Bello invece ieri è stato travolto dal turbine emozionale di una partita da subito nervosa, fallosa e lamentosa. Una brutta partita destinata ad un brutto pareggio che non commenterò.
La Lazio è entrata in campo molto carica e tesa visto la situazione che sta vivendo ed ha da subito evidenziato questo nervosismo ad ogni fischio o non fischio arbitrale.
Il nervosismo è arrivato al livello di guardia quando ha reclamato un fallo da rigore di Maignan su Castellanos. Nervosismo in campo e in panchina. Ma qui di Bello non ha sbagliato perché da quando esiste il Calcio, se colpisci nettamente la palla che va in una direzione non più giocabile per l’avversario e poi, mentre sei in scivolata, travolgi anche l’avversario, non è mai fallo. Maignan infatti non entra a piedi uniti, non alza le gambe e non usa le braccia. E Marelli la spiega molto bene. Però appunto la frustrazione di una squadra che non sta facendo bene nella stagione aumenta. E l’arbitro dovrebbe tener conto della situazione.
Ma tutto esplode al 57mo. Bennacer stacca di testa e colpisce nettamente la sfera. Dietro di lui c’è Castellanos che viene colpito accidentalmente al viso e rimane a terra. A me pare che Di Bello guardi nella direzione dei due calciatori (per altri invece no) e lascia proseguire il gioco. Il quarto uomo è molto vicino e non suggerisce nulla all’arbitro. Qui Pellegrini commette una grande ingenuità e, invece di metter fuori la palla come gli chiede Romagnoli, cerca di coprirla verso l’out e nel contempo vedi che dice a Pulisic di lasciar uscire la palla.  
Ma non esiste che un calciatore in tranche agonistica e che non ha visto quanto successo e non sente nessun fischio arbitrale ascolti le parole concitate dell’avversario. 
Da quanto tempo continuiamo a dire che se l’arbitro non fischia il gioco non si deve fermare? E da quanto tempo ci diciamo che c’è una esasperazione a lasciarsi cadere al minimo contatto e questo non aiuta di certo chi deve dirigere la partita? 
Ieri rientrava Tomori dopo un lungo infortunio. Vi ricordate cosa successe in quella partita contro la Salernjtana? Tomori si ferma letteralmente e si accascia, Candreva vede chiaramente quanto accade ma non si ferma, l’arbitro non fischia, Candreva tira in porta e segna. E Tomori starà fuori dai campi per diversi mesi.
Sta di fatto che con l’espulsione di Pellegrini la partita finisce. Il nervosismo è totale, le menti sono offuscate. I giocatori della Lazio si sentono vittime e si lamentano anche quando gli viene fischiato fallo a favore. Immobile entra con il fare del vendicatore mascherato e si prende una ammonizione per proteste sul goal di Leao che viene per altro annullato. Husaj colpisce con una gomitata volontaria la nuca di Giroud che poteva costargli il rosso ma Di Bello e il var glissano. 
Non si capisce invece il perché dell’espulsione a Marusic. O meglio, sicuramente è uscita dalla bocca del calciatore (uno fino a quel momento dei più tranquilli) qualche parola di troppo ma l’orecchio di Di Bello poteva avere un momento di intorpidimento e non cogliere. Ancora di più sull’espulsione di Guenodouzi. Sicuramente il laziale sbraccia, ma a seguito di una trattenuta plateale e prolungata di Pulisic. Io non gli avrei mostrato nemmeno il giallo. 

Questi due episodi hanno definitivamente fatto esplodere la santa Barbara degli aquilotti. Ed io se mi metto nei loro panni non sarei stato sereno. Anche perchè queste tre espulsioni piu quella del diffidato Sarri peseranno anche nel prossimo incontro!