I sondaggi sono importanti, ma ovviamente vanno usati con grande cura ma soprattutto devono essere considerati nella giusta cornice altrimenti non ci rendono un buon servizio. Se ad esempio facciamo un sondaggio su dove preferiscono fare le vacanze gli italiani tra mare e montagna io avrò un chiaro gradimento rispetto alla località preferita ma non potrò paragonarlo con un sondaggio che, oltre a mare e montagna, mette laghi e città d’arte. Potrò paragonarlo con un eguale sondaggio fatto cinque anni prima per capire come sono variati i gusti degli italiani.

E così vale per il calcio. So di dire una cosa banale scrivendo che non si può riproporre oggi pari pari ad esempio un sondaggio su chi vincerà lo scudetto fatto a luglio, ma naturalmente a poco più di metà campionato posso capire se il pensiero di allora si discosta molto dalla realtà. Con un’altra avvertenza: meglio usare un sondaggio in questo caso fatto fra esperti, che non nella mia chat di tifosi rossoneri, perché ovviamente l’emozione e la razionalità non sempre vanno a braccetto. A luglio 2023 su un sondaggio fatto nel modo “competente” da un grande quotidiano la favorita era di gran lunga l’Inter, seguiva il Napoli e, ben distanziate, Juve e Milan più o meno allineate.
Oggi possiamo dire che la maggioranza dei competenti ci sta azzeccando con l’Inter ma che una parte importante, quella che pensava nel bis napoletano, non ha valutato con attenzione quando capitato.
Questo sondaggio dovrebbe poi far pensare ai tifosi juventini e milanisti che la loro squadra non sta facendo miracoli, ma che è in linea con i valori pensati a luglio. Poi sappiamo che non è così semplice perché su Allegri, dopo la sconfitta di ieri, è tornato l’allegriout, mentre su Pioli e in atto da tempo anche se ha 5 punti in più rispetto allo scorso anno, una differenza reti decisamente migliore e di molto e una posizione salda rispetto alle dirette concorrenti per la Champions.

In questo momento stanno invece impazzando i sondaggi su quanto abbia fatto bene o male il Milan a “cedere” all’Atalanta De Keteleare. Qui l’attenzione sta nel non prendere il solo sondaggio odierno  che ovviamente cade in un momento emozionale importante: doppietta e gran partita contro la Lazio a seguire dopo altre buone prestazioni. Andrebbe fatta una analisi in vari step per capire come sono cambiati gli umori. 

Partiamo dal momento del suo acquisto dal Bruges da parte del Milan. Per il 67% dei partecipanti al sondaggio viene considerato il profilo giusto per il Milan, per il 33% no. 
Come si arriva al 67%? Sicuramente qualcuno lo conosce bene (non penso tantissimi), io ci arrivo per la fiducia verso Maldini non essendo un appassionato della Jupiter Ligue (il campionato belga), per qualche spezzone di partita e anche perché poco tempo prima ero stato a Bruges ed ero rimasto incantato dalla Venezia del nord (anche purtroppo dai costi simil Venezia) dai suoi canali e dalla sua piazza con la torre con lo storico carillon. E, mentre viaggiavamo sui canali, il carillon si mise a suonare “Bella Ciao” (ho ancora le registrazioni) e il cuore batteva forte. Poi si veniva da uno scudetto, era stato preso Origi (che si conosceva di più e su cui c’erano aspettative alte) poi arrivò anche Dest e ricordo bene quelli che dicevano “tempo tre partite e Calabria finisce in panca”. Invece è stata tutta un’altra storia. 

Già ad inizio ottobre cambia il vento. In un altro sito “importante” si chiede quale sia il giocatore che sta deludendo di più degli ultimi acquisti e purtroppo CDK svetta con il 38%. E al secondo posto? Udite udite Jovic con il 21% e poi seguono altri.  Questo dovrebbe un attimo anche far riflettere i detrattori di Pioli su CDK: bravo Gasperini a recuperare il belga , ma allora anche Pioli con Jovic. Giusto? 

Arriviamo ad agosto 2023 e un importante sito online rossonero si chiede se meglio tenere o vendere CDK: arrivano migliaia e migliaia di voti e in pratica tutti appunto di tifosi rossoneri e la situazione è abbastanza in bilico ma con un 54% che preferisce la cessione.
All’Atalanta ricomincia la sua rinascita ma non sembra importare molto ai tifosi rossoneri da quanto risulta ad una testata che scandaglia le loro piazze virtuali: meglio sia andato a Bergamo, la sintesi della netta maggioranza.
Nei mesi scorsi si piazza secondo, ma non è un bel risultato, sul calciatore bidone di una importante rivista sportiva del 2023 superato da Pogba e davanti al compagno di squadra Origi. 
Fortunatamente CDK a Bergamk continua a crescere, a segnare e fare assist ma anche a tenere la fisicità degli avversari e a sorridere. Così, dopo l’incontro con la Lazio, ecco che arriva l’ennesimo sondaggio su quanto il Milan debba rimpiangere la presunta poca pazienza verso il belga e il risultato è che il rimpianto debba essere alto per quasi il 70% dei partecipanti. 

Insomma, una altalena di emozioni. Chi dunque commenta il calcio, esperto o blogger appassionato, dovrebbe avere un pizzico di razionalità: CDK al Milan ha fallito, per immaturità, per carattere (vedi la differenza con Adli), per tipologia di squadra, per errori di Pioli, per errori della società. Lo dice lo stesso belga nelle sue interviste. 
E queste rinascite sono il bello del calcio e noi del Milan ci ricordiamo come Ancelotti fosse ormai dichiarato finito a causa delle ginocchia martoriate, o di Pirlo o di Seedorf o di Virdis. Poi capitano anche situazioni al contrario. Tutti guardiamo CDK, ma nell’Inter giocano Darmian (vivaio Milan), Acerbi e Calha, nella Juve Locatelli, ancora rimpiango Jack Bonaventura, Cristante alla Roma. Giovani su cui non si è scommesso, altri più maturi  ma considerati scarti altri ormai alla frutta.
A proposito di Pirlo, vi ricordate che grazie ad Allegri lo regalammo gratis alla Juve?

Tutte queste, compresa quella ora di CDK, sono quelle storie che fanno del calcio qualche cosa di più di una partita tra due squadre. E sono storie che si vivono anche in altri sport, vedi la vicenda della campionessa di pallavolo Egonu.
Dunque giusto essere delusi o giusto essere felici o giusto arrabbiarsi o… ma tutto con un pizzico di leggerezza.