NOTA della redazione per i blogger: per il mese di febbraio, sono stati sospesi i voti agli articoli, ecco perché tutti i blogger ricevono una bassa valutazione con il voto 1; vogliamo dunque chiarire che non è un giudizio negativo al pezzo qui proposto. Grazie per continuare a scrivere su VxL.


Basta fuoco amico! Dopo la partita contro il Rennes voglio polemicamente togliermi qualche sassolino verso i sostenitori del Pioli out, e i denigratori di Loftus, Gabbia ecc.
Mi piacerebbe che oggi questi signori facessero il mea culpa, ma non accadrà se non in minima parte. Resteranno in attesa della prossima caduta rossonera per ridare fiato alle loro trombe anche davanti a dati oggettivi come uno scudetto, una semifinale di champions, l’essere tornati ad essere un top team nazionale e un team che non sfigura in Europa, un team che è tornato attraente verso i partner commerciali e che riempie ogni volta il Meazza. 

Anche questa stagione è già stata da loro chiusa e sigillata come deludente da almeno due mesi come se tutti i traguardi fossero stati falliti senza tener conto della reale forza della squadra, del grande rinnovamento in particolare nel suo cuore nevralgico, il centrocampo. Eppure il Milan e questo tecnico bistrattato, come bistrattati lo sono alcuni giocatori, come Loftus o sottostimati come Jovic o Gabbja, sono in corsa per la qualificazione Champios con un passo punti che solo in due casi i Milan del passato hanno tenuto in modo superiore, e parliamo di un Milan di Capello degli anni novanta del secolo scorso e di un Milan di Ancelotti nell’anno 2003-2004 e con davanti un percorso nell’Europa League che speriamo possa durare a lungo.

La partita di ieri, vinta con un netto 3-0 (risultato che poteva anche essere più largo) contro il Rennes, squadra francese che negli ultimi anni sta avendo un rendimento altissimo e che ha un presidente con potenti mezzi (ma molto attento ai bilanci) , è la dimostrazione di come il Milan, assieme al filotto di 8 partite positive in campionato che le fanno tenere il passo di un Inter “extraterrestre”, ma che hanno portato ad agganciare la Juve per la corsa al secondo posto, sia una squadra che stia crescendo man mano che i nuovi ingressi si amalgamo e all’interno di una delle rose con età media più giovane della serie A (quasi tre anni in meno dell’Inter). 
Certo, io ogni anno ad inizio stagione da tifoso rossonero spero sempre di vincere tutto il possibile e inimmaginabile ma per 7 anni, prima dell’arrivo di Pioli, di Elliot e di Redbird, i miei erano appunto solo sogni e poi quando mi svegliavo la realtà era più che deprimente.
Anche ad inizio di questa stagione speravo in scudetto e champions ma non potevo non essere realista: il Milan non era il favorito per lo scudetto (lo era l’Inter), nemmeno per il secondo posto (il Napoli o la Juve) ma era dato da bookmakers ed esperti al quarto. E nel girone di ferro della Champios gli stessi esperti e bookmakers lo vedevano dietro le altre tre e dunque fuori anche dalla Europa Legue.
E non eravamo i favoriti nemmeno per la Coppa Italia. Come non siamo favoriti oggi per la vittoria in Europa Legue in quanto alimento due squadre sono più forti di noi e non parlo di squadre qualsiasi ma di due squadre oggi al primo posto nei loro campionati: Liverpool e Bayer Leverkusen . Naturalmente speriamo di ribaltare i pronostici ma nelle nostre disamine non possiamo che partite da lì. 

Ci sono stati errori in questo percorso? Certo che sì, come ne vedremo altri. Anche di Pioli come dei calciatori, come probabilmente nella preparazione visti gli accidenti accaduti che hanno riempito l’infermeria e che solo da poco sono tornati ad essere in linea con quelli delle altre squadre. 
E c’è stata anche sfortuna perché il “culo” conta nel calcio, come ci ricorda Sacchi. E ad esempio questa bella Inter (che merita il primo posto) ha goduto di diversi errori arbitrali a suo favore o di decisioni che possiamo definire “particolari” come ad esempio sul goal di Acerbi con Thuram che viene considerato non essere attivo nonostante sia a stretto contatto con Rui Patricio e gli “impalli” la visione di Acerbi e del pallone che passa sopra la testa del giocatore nerazzurro. Per me era fuorigioco netto, per altri no. Ci può stare. Però mastichi amaro se pensi al fuorigioco fischiato a Giroud due anni fa contro il Napoli seppure fosse a terra, ma quello era un fuorigioco geografico e il suo muovere le gambe lo ha fatto ritenere attivo più che impallare un portiere. 

Ma partiamo dalla uscita dalla Coppa Italia di quest’anno contro l’Atalanta: quanto hanno pesato gli errori di Di Bello? Anche quello iniziale a sfavore dell’Atalanta intendiamoci. C’era il rigore su De Roon, non dato, ma eravamo nelle fasi iniziali con molto tempo per recuperare. Ma se poi dai un rigore inesistente a secondo tempo avanzato ecco che il guaio è ancora maggiore e lo stesso vale per il fallo di mano in area bergamasca sul finire della partita giudicato erroneamente come ininfluente. Non voglio avere rimpianti come scusante e so che gli errori accadono e a volte anche in favore del Milan. Ma l’’analizzarli mi permette di dare un giudizio più reale sulla squadra. 

E veniamo al girone di Champions, dove Pioli è stato messo al rogo come stregone “incapace”. Il Milan aveva dominato le prime due partite con Newcastle e Borussia ma non possiamo accusare Pioli per gli errori sotto porta e due conseguenti 0-0. Sta nelle cose anche quesro e a volte poi succede il contrario con il Newcastle che al ritorno ci domina nel gioco ma noi portiamo a casa la vittoria e il terzo posto. Non possiamo poi discutere le due partite con il PSG dove abbiamo subito una sconfitta ma anche portato a casa un incredibile vittoria. Rimangono i rimpianti su come abbiamo perso in casa con il Borussia.
Qualcuno, con il senno di poi, diceva che dovevamo accontentarci di piazzare il pullman di traverso sulla linea di porta. Ma invece quanto hanno pesato gli errori umani di Giroud che sbaglia un rigore e di Calabria che ne concede uno agli avversari? 
Ma anche questi errori sono umani e capitano. Errori che causano la sconfitta in un Mondiale o in una coppa, errori che a volte facciamo noi e a volte gli altri. Possiamo però dirci quanto ha pesato sugli esiti del girone il rigore  concesso grazie al var al 97mo al PSG contro il Newcastle? Errore ammesso dai vertici UEFA con sospensione conseguente dell’addetto al var? Usiamo dunque i rimpianti e gli errori  per collocarli in una riflessione e in un giudizio ma per quello che sono e per poi riprendere il cammino.

Abbiamo fatto errori o subito errori in campionato? Sì, certo, e alcuni li ha commessi Pioli ad esempio nella partita di andata con il Napoli e nel derby, un paio li ha commessi il più forte portiere del momento (Maignan); due rigori sbagliati in una stessa partita capitano raramente ma purtroppo sono capitati a due mostri come Giroud e Theo. Un errore lo ha fatto Terracciano ma un errore lo ha fatto anche l’arbitro nella sconfitta all’andata con l’Udinese ad esempio quando non fischia un fallo contro Reijnders lanciato a rete in chiara occasione da goal con conseguente rosso per l’avversario per poi dare all’Udinese un rigore per un leggero contatto di Adli . Un errore lo fa Tomori lasciando il Milan in dieci contro la Juve ma senza la deviazione sfortunata  di Krunic mai la Juve avrebbe vinto quella partita. Ma anche questo è parte del calcio. 

Poi il tifoso critico si attacca a CDK e alla sua esplosione a Bergamo dimenticando che la grande maggioranza di questi non lo poteva vedere lo scorso anno ed aveva giudicato positiva la sua cessione. Vogliamo criticare Pioli per non essere stato capace di valorizzarlo? Ci può stare. Ma se lo critico devo anche analizzare quanto invece lui abbia rivalirizzato quest’anno non un giocatore ma almeno quattro: Pulisic ormai era considerato un peso dal Chelsea, con stagioni da comprimario . Lo scorso anno 30 spezzoni di partite e un solo goal fatto. Ad oggi già 29 presenze e 7 goal. Il secondo è Loftus  con il Chelsea che lo considerava perso  tra prestiti e spezzoni di partite, lo scorso anno 30 spezzoni e 0 goal oggi al Milan 27 presenze e 7 goal. Il terzo Luka Jovic considerato ormai un incompiuto , regalatoci dalla Viola e fonte di derisioni da parte di avversari ma anche di tifosi del Milan verso la società e Pioli ma ad oggi con 19 spezzoni di partita e 7 reti eccolo tornato in auge e in molti cuori rossoneri.
L’ultimo Gabbia; anche su di lui giudizi impietosi, in pochi a stracciarsi le vesti per il suo prestito al Villareal, in tanti invece se le sono stracciate per il suo ritorno accusando la società di non voler investire, Pioli di far giocare un suo fedelissimo piuttosto che Simic, e dicendo che il giocatore fosse un flop  anche in Liga. Giustamente ieri un commentatore ricordava che nel Villareal (in una stagione incredibilmente negativa con quattro allenatori che si stanno alternando sulla sua panchina) aveva messo nel sacco 13 presenze tra Liga e EL e 1000 minuti giocati. Nel Milan siamo già alla settima presenza con un goal fatto ma soprattutto sempre con alte prestazioni (poi, senza gufare ma essendo realisti, capiterà anche a lui la partita storta) che stanno facendo ricredere (quasi) tutti.

E poi ci solo i “tattici”. In realtà lo siamo tutti e tutti siamo allenatori da sempre. I “tattici” negativi verso Pioli partono da un giusto presupposto:
Il Milan prende troppi goal. Ed è una grande verità oggettiva. Dunque per la maggioranza di essi la colpa è della difesa a quattro e si dovrebbe passare ad una difesa a tre (evoluzione del catenaccio) che copre maggiormente come nel caso delle prime due in classifica in serie A che hanno difese di ferro e vedono in questa loro visione l’arrivo di Conte al Milan  considerato il guru della difesa a tre. A parte che la grande maggioranza dei top team europei gioca a 4 in difesa e che proprio in questi giorni lo stesso Conte si dice pronto per passare alla difesa a quattro  (e che in casi particolari anche Pioli con alterne fortune ha proposto il  modulo a tre ad esempio nel finale contro il Napoli) dobbiamo anche valutare i giocatori a disposizione e le loro caratteristiche. Ad esempio quando arrivò Pioli e viste le difficoltà e la rosa anch’io puntavo sulla difesa a 3. Poi l’arrivo di Kjaer e company ha cambiato le carte in tavola. Giocare oggi a tre non è un problema per i difensori che abbiano ma lo diventa per la tipologia di centrocampo e di attaccanti. Mettiamo di giocare con Tomori centrale e braccetti Thiaw e Kalulu (o Gabbia) poi sulle fasce ci metti Calabria e Theo a fare i Darmian e Di Marco. Attaccante Giroud. Ecco che cominciamo ad avere di avanzo uno tra Leao e Pulisic. Inoltre (guardiamo l’Inter con Thuram) andremmo anche a snaturare le loro qualità e imprevedibilità. Leao da il meglio quando sfrutta la fascia e poi entra centrale (vedi il goal di ieri), tenerlo più dentro il campo a mio parere lo imbriglia e rende meno efficace il duetto con Theo. Pulisic soffrirebbe forse meno ma anche lui ama partire dalla fascia, destra o sinistra che sia, per entrare nel campo.
E poi abbiamo i centrocampisti adeguati? Io penso di no. Ma torniamo alla difesa perforata.
Nelle settimane scorse ho mostrato come diversi altri top team europei abbiano una difesa molto perforata. Basta guardare le prime cinque della Premier Legue (per non parlare delle altre) o l’Atalanta che ha, a mio parere, il gioco più da “premier” in tutta la serie A . Nell’analisi sui goal subiti andrebbe anche però fatto un punto non tanto su alcuni errori (vedi gli ultimi di Maignan più unici che rari) ma su una singola partita e cioè il derby. Il disastroso 5 a 1 pesa tanto (anche su noi tifosi) sulla media e la falsa (tanto che in alcune elaborazioni statistiche gli estremi vengono non considerati ). Una partita ricca di errori dei giocatori e di Pioli che speriamo non si ripeta più in queste dimensioni. 
E tolte queste dimensioni avremmo un dato della difesa nettamente migliore. Dunque si tanto lavoro da fare, dunque si a chi critica certi “momenti difensivi” ma non è certo con l’evoluzione del catenaccio che possiamo andare oltre. A meno che non hai appunto i giocatori adeguati come l’Inter, che però è un unicum europeo tra goal segnati (tanti) e goal subiti (pochissimi)  altrimenti comunque il rischio goal lo hai (vedi l’Atalanta o le squadre della premier che giocano a tre) oppure devi essere la Juve che non subisce ma che onestamente intristisce vederla (non) giocare. 

Chiudo su Loftus. In tanti rossoneri, anche nelle ultime giornate, criticano Loftus e il suo apporto. Eppure al Milan sta dando tanto anche se poi effettivamente in alcune partite scompare. Anche su questo servirebbe equilibrio nel giudizio. Loftus è un grande box to box ma con qualche fragilità fisica da sempre che quando lo blocca poi costa tempo nel recupero per la sua struttura fisica. Lui ha scelto il Milan perché il gioco di Pioli è quello a lui più congeniale, quello che gli fece fare un gran campionato con Sarri al Chelsea, poi non è mai più stato messo nel suo ruolo. E Pioli ha sempre detto che a fine stagione si aspetta un Loftus in doppia cifra e ci siamo vicini (quale altro centrocampista trequartista ha segnato nel Milan così tanto negli ultimi anni? ).  Come tutti i giocatori ha poi appunto partite in cui non riesce a “esserci” ed ecco che il recupero di Bennacer ci dà una possibilità in piu di cambiare la deriva di queste partite o con Bennacer più avanzato o con Bennacer più in regia e Reijnders più avanzato, con Musah che ha mostrato anche ieri a sprazzi di avere gamba ed anche con Adli . In attesa di Pobega che è l’unico simil Loftus della rosa. Se qui ho un rimpianto è che Carletto non ci abbia lasciato Brahim Diaz quando appunto in certe partite serve più la tecnica che la potenza . 

Perciò tifiamo Milan, aspettiamo la fine prima di emettere giudizi negativi (che potrebbero anche portare ad un cambio dell’allenatore) e cerchiamo di esporre le nostre critiche tenendo il più possibile presenti elementi oggettivi che non soggettivi o di “simpatia”.

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