Palladino è uno dei tecnici emergenti grazie anche allo splendida gestione del Monza nella passata stagione. Quest’anno in tanti si aspettavano un salto di qualità in questa stagione invece il Monza ha navigato in acque tranquille senza pero dare segnali verso quella progressione verso l’alto da tanti auspicata.

Questo fino alle ultime due partite dove non solo arrivano due vittorie (una di grande prestigio contro il Milan e una a Salerno contro una squadra all’ultima spiaggia e dunque  pronta a lottare con il coltello tra i denti) ma arrivano anche prestazioni convincenti, anzi prestazioni di spessore qualitativo alto che hanno ricordato il Monza della scorsa stagione.
Ma questo è avvenuto applicando un cambio tattico importante passando dal 352 (o 3511) al 4231, cioè adottando il modulo usuale del Milan piolano su cui poi innestare a partita in corso situazioni da 433 o eventualmente 442. 

Non voglio evidenziare qui una critica polemica a chi ad esempio dice da tempo che il Milan dovrebbe disporsi a tre in difesa ma che la tattica è legata alla tipologia di giocatori che hai nella tua rosa e non bastano le teorie a garantirti più fase difensiva o meno.
Il Monza tra l’altro con la difesa subiva tantissimo e segnava poco e alcuni giocatori oggettivamente giravano a ritmo più basso
L’arrivo di calciatori come Djuric ovviamente favorisce il cambio di modulo. Djuric è più simile per gioco a Giroud, seppure con meno tecnica e meno propensione al gioco, e si sposa benissimo in questo modulo aiutando Mota e Colpani sulle fasce ed inoltre Gagliardini si sente più “protetto”.  Questo comporta il sacrifico di Colombo che ha meno esperienza e ottimo potenziale ma non ha ancora la “forza” di un Giroud o di un Djuric. 

E poi c’è Daniel Maldini. Con il Milan ha creato la palla per il 3 a 2 di Bondo mentre con la Salernitana ha segnato il goal del vantaggio . 
Anche Maldini si trova infatti al suo meglio in una squadra che si esprime in questo modo.
Daniel, datemi pure del pazzo, a mio parere tecnicamente è superiore a CDK. Purtroppo fisicamente si trascina sempre qualche problema che lo limita fortemente. Lo scorso anno con lo Spezia, tra un acciacco e l’altro, ha messo assieme 18 presenze e 2 goal. Quest’anno a Empoli ha, sempre per problemi fisici, visto pochissimo il campo. Non ero molto convinto del suo passaggio al Monza proprio per il modulo usato e invece, in tre soli spezzoni di partita, eccolo emergere con la sua classe cristallina.

Tornando alla tattica e alla tipologia di calciatori per questo reputo non pensabile oggi il modulo 352 per il Milan. Non perché sia appunto un modulo sbagliato ma perché la rosa non ne ha le caratteristiche oppure ecco che Calzona come primo atto ha ripristinato il modulo 433  (che poi spesso abbiamo visto muoversi come un 4231) per dare più certezze contro il Barcellona .
Il Milan per difendere meglio deve appunto tener conto del momento e dei giocatori. In alcuni casi, viste le situazioni contingenti, abbiamo anche visto la difesa a tre, ma questa squadra soffre molto il nuovo centrocampo e la crescita di alcuni giocatori giovani. Non mi stancherò di ripetere che ci vuole pazienza. La prossima stagione ad esempio dovrà  a mio parere ripartire da un pensiero con la difesa a 4, qualsiasi tecnico ci sia, pena rischiare di perdere un anno e di perdere per strada qualche giocatore.

Complimenti oggi a Palladino che dimostra come sappia costruire un abito su misura della squadra e non sulla sua sola visione (l’errore macroscopico che ha portato alla deriva di Gianpaolo).