Ieri al Maradona si sono presentate due grandi malate come Napoli e Barcellona. Tanti dunque gli occhi puntati, sia per conoscere il nuovo tecnico del Napoli Calzona, che per vedere se l'uscente Xavi avesse o meno il governo della squadra.
Se un paio di questi occhi non avesse mai visto le difficoltà di queste sue squadre in questa stagione alla fine potrebbe certificare di aver visto due nelle squadre con qualche elemento non al top ed una partita più divertente di Inter - Atletico Madrid in questo ravvicinato duello Italo spagnolo.
In realtà per i primi trenta minuti abbiamo visto soprattutto il Barcellona con importanti parate di Meret, poi pian piano il Napoli ha preso campo e fiducia seppure senza creare gravissimi rischi, ma giocando alla pari se non addirittura in superiorità.

Il secondo tempo sembrava non cambiare molto il copione, con un Barcellona che sembrava sempre sul punto di poter mettere la palla in rete, ma con un Napoli che teneva il campo.  Mancavano dalla partita due dei giocatori su cui vi erano più aspettative quali Kvara per il Napoli e Yamal per il Barcellona. Per dire la verità Yamal, nonostante i suoi sedici anni, all'inizio ha mostrato di avere grandi qualità ma poi, pur rimanendo sempre nella partita, non è decollato. Kvara invece molto anonimo e giustamente sostituito da Calzona.

Nel Napoli molto bene Meret e, seppur non trascendentale ma dimostrazione di saper esserci quando serve, Oshimen che realizza il pari. Segnali di ripresa da Di Lorenzo e bene Politano, Olivera, Anguissa, Lobotka. Non benissimo I centrali Juan Jesus e Rrhanani che vengono bucati da Lewandowsku. Per i sue testi bene Traore, Lindstrom e Simeone, negativo Raspadori che continua la sua fase involutiva.
In generale non possiamo dire di aver visto il Napoli dello scorso anno, ma sicuramente un Napoli più gruppo e più concentrato rispetto alle ultime partite. Non penso che sia l'effetto diretto di Calzona che ha appena sostenuto due allenamenti, ma un effetto indiretto lo ha portato: la squadra non aveva più alibi e doveva lanciare segnali, il pensiero positivo che con questo allenatore si sarebbe tornati ad un modulo conosciuto, lo stimolo di un forte avversario e un momento di pausa di Adl.

Il Barcellona pensavo di vederlo molto molto male e sono invece rimasto sorpreso dalla qualità delle giocate. Anche nel momento in cui il Napoli aveva preso campo aveva comunque evitato che Ter Stegen fosse eccessivamente impegnato come il collega Meret poi l'unico errore di Martinez su Oshimen è stato capitale ed ha regalato il goal del pareggio. Mi sono piaciuti molto Cancelo e Gundogan oltre al "solito" Lewandowsky. Bene anche Araujo e poi De Jong. Pedri un poco fumoso con grandi giocate ma spesso senza senso e grandi momenti di assenza però arriva l'assist vincente per Lewa.  
Insomma, sarà l'aria di Champions, ma Xavi sembrava dirigere discretamente bene l'orchestra.

Ritorno dunque con partita aperta, ma il Napoli dovrà alzare ancor di più e di molto il livello visto che il Barcellona sta anche recuperando giocatori importanti come Joao Felix e Rapinha.