L'Alto Adige è ricca di alpi innevate e di luoghi affascinanti tra cui: Brennero, Tirolo, Bressanone, Vipiteno e Merano. Ci spostiamo in un'altra provincia, quella autonoma, che ha come capoluogo Bolzano, una città composta da 107.493 abitanti. È la porta verso la catena montuosa della Dolomiti. Il comune è famoso anche per alcuni castelli e palazzi. La provincia gode anche di tre madrelingue molto conosciute: l'italiano, il tedesco e il ladino.

Le origini

A Bressanone nasce il Sport Verein Milland, fondata nel 1974 come sezione della polisportiva. Tre anni dopo, il club si affiliò alla FIGC e inizia a debuttare in Terza Categoria. Nel corso degli anni, la squadra inizia a crescere e centra ben tre promozioni consecutive (Seconda Categoria, Prima Categoria e infine in Eccellenza). Nel 1995 un gruppo di imprenditori decisero di creare un club calcistico di massimo livello in Alto Adige e la matricola Milland venne rilevata e ridenominata Football Club Südtirol-Alto Adige con i colori bianco e rosso. Il presidente non è altro che l'architetto Hans Huber, mentre Joseph Insam è il direttore sportivo. La società simboleggia la rappresentazione dell'intero territorio della provincia autonoma di Bolzano, non solo il capoluogo.

La società biancorossa continua a salire di livello in livello e dopo aver conquistato il campionato Promozione e l'Eccellenza, arriva il debutto nel Campionato Nazionale Dilettanti (l'attuale Serie D). Nella quarta divisione, il club disputa due stagioni positive e nell'annata 1999-00, sotto la guida del tecnico Giuseppe Sannino e dell'attaccante Joachim De Gasperi, l'Alto accede alla Serie C2. Il debutto avviene nell'impianto Druso di Bolzano, l'unico in Alto Adige ad essere omologato per ospitare gli incontri professionistici. Il 7 febbraio 2001, il club cambiò di nuovo nome. Viene ridenominata grazie alla società a responsabilità limitata (s.r.l) come: Fussball Club Südtirol.

Alla prima stagione in C2, i biancorossi ottennero una salvezza tranquilla. Tuttavia, la Südtirol sfiora per ben quattro volte la promozione in C1. Dopo varie difficoltà nel giocare le gare in casa, la squadra cerca in tutti modi di andare in Lega Pro.

La svolta arriva nell'annata 2009-10. Con Alfredo Sebastiani riconfermato in panchina, la rosa viene rinnovata e le scelte della dirigenza bolzanese furono vincenti. Dopo un inizio al vertice nel girone A della Seconda Divisione, il cammino sarà da favola. Il 9 maggio 2010 battendo la Valenziana dinanzi a uno stadio Druso tutto esaurito, la Südtirol conquista una storica promozione in terza divisione per la prima volta nella sua storia.

Con l'arrivo in Lega Pro, il Südtirol raggiunse per sei volte i playoff fallendo sempre alle ultime battute. Dall'ora il sogno chiamato "Serie B" è ancora nella mente dei tifosi biancorossi e il 2022 può essere l'anno giusto per la promozione in seconda divisione. Cosa manca per chiudere il discorso promozione?  Il paradiso.

 Südtirol in Serie B? L'occasione è ghiotta

L'inizio di stagione per i biancorossi inizia con l'addio di Stefano Vecchi che passa al Feralpisalò. Il suo posto è stato preso dal tecnico croato Ivan Javorčić. La rosa si presenta con molti giocatori italiani ad eccezione di Vinetot e Mawuli. Quest'anno, il Südtirol viene inserito nel gruppo A dopo cinque stagioni passate nel gruppo B.

Il campionato parte alla grande, si capisce subito che i biancorossi sono i candidati principali per la Serie B. Il Südtirol non perde una partita nella prima parte e si staziona al vertice. All'undicesima giornata diventa anche capolista. A dicembre, pareggiando 0-0 contro il Padova, l'Alto si laurea "campioni d'inverno. I punti fermi sono la solidità difensiva e l'imbattibilità della porta difesa da Giacomo Poluzzi che accumula 1019 minuti di inviolabilità con soli cinque reti subite. 

L'imbattibiltà continua anche nel girone di ritorno e il Südtirol diventa la squadra senza perdere nemmeno una partita in Italia insieme alla Reggiana. Questo record si infrange nella sfida in trasferta contro il Piacenza che vince per uno a zero. Ancora più convincente è il cammino nella Coppa Italia di Serie C. I biancorossi eliminano prima il Giana Erminio, poi la Juventus Under 23 e il Teramo. Con il quattro a zero inflitto alla Fidelis Andria, gli uomini di Javorčić provano a conquistare la finalissima e centrare uno storico double.

Mancano otto partite al termine della stagione regolare, il Südtirol ha sette punti di vantaggio sul Padova e deve vincerle tutte per conquistare in anticipo la promozione in Serie B. Lo scontro diretto contro gli Euganei si giocherà il 16 aprile e a quell'ora i biancorossi avranno vinto già in anticipo il campionato.

Faccio una buona fortuna a questa piccola matricola e sarà sicuramente bello vedere per la prima volta una squadra dell'Alto Adige nella serie cadetta.

Un abbraccio Pasqui