"Come marzo s'avvicina, tutti gli umori si risentono."
Prima Astori e adesso Joe Barone. Il mese di marzo della Fiorentina sembra veramente una maledizione.
La morte di Barone ha suscitato una profonda amarezza per la società toscana, il direttore generale ha iniziato prima con i New York Cosmos, poi due anni dopo nel 2019 era ritornato nel nostro paese dove si occupò del progetto che aveva portato alla creazione del Viola Park ovvero il nuovo centro sportivo Fiorentina.
Tutto il mondo del calcio si stringe attorno alla Viola per questo lutto drammatico di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili.

Chi era Joe Barone?
Joe nasce a Pozzallo in Sicilia, il 20 marzo del 1966. A soli otto anni si trasferisce negli States con la famiglia a Brooklyn. Dopo aver terminato gli studi, lavorò in un istituto bancario e un giorno incontrò Rocco Commisso... inizia così a lavorare nella sua azienda, la Mediacom.
Nel 2017 viene scelto come il nuovo vice-presidente dei New York Cosmos, acquisita proprio da Commisso e due anni dopo verrà nominato come il nuovo direttore generale della Fiorentina, acquisita anch'esso da lui. Costui seguiva oltre alla prima squadra, anche le giovanli e la rosa femminile e realizzò come avevamo anticipato all'inizio, il Viola Park e poi alcune attività che vengono realizzate all'interno del centro sportivo.

Il futuro tra stadio e mercato
La figura di Joe nella dirigenza toscana era apparsa sempre più centrale, insieme al più navigato Daniele Pradè. Dai colpi come Nico Gonzalez e Amrabat, a cui Barone nel calciomercato era stato sempre in prima fila. Però, alcune decisioni hanno portato alla contestazione dei tifosi espressa anche con striscioni non proprio cordiali sulle cancellate del Franchi. E poi la questione sul nuovo impianto della Viola, dove il loro approccio è stato a dir poco "tranchant". Anche qui, si faceva sentire la protesta dei supporter che si ritrovarono sotto allo stadio con tanto di ruspe e con un grande striscione disegnato l’abbattimento dello stadio. Di fatto, la squadra potrà giocare le partite al Franchi anche nella prossima stagione durante i lavori per il rinnovamento dello stadio.
"Il Franchi è il nostro stadio ma se la legge non cambierà ne costruiremo uno nuovo altrove."

La morte e il cordoglio di tutti i club
Joe Barone si sentì male nel pre partita tra Atalanta e Fiorentina e il primo ad avvisare fu proprio Barak e il direttore tecnico Burdisso. Le sue condizioni furono gravi e nonostante il ricovero d'urgenza al cuore non ce la farà e morirà due giorni più tardi alla vigilia del suo 58esimo compleanno. 

La Fiorentina è sotto shock per la morte di Barone e i messaggi di cordoglio ne furono tantissimi, dall'Inter, passando per il Frosinone, Salernitana e così via. Anche la squadra della Viola a partire da Commisso hanno il cuore spezzato per questa brutta notizia.

"Sono riuscito a capire che il Viola Park non sarebbe esistito senza lui, ci parlavo almeno due volte al giorno e ci ho parlato anche il giorno dell'infarto, domenica mattina. Joe non morirà mai e vivrà sempre nei nostri cuori.
Vorrei parlare di più ma non ce la faccio."

Milenkovic ha scritto:
"Direttore, anzi, per una volta permettimi di chiamarti Joe. È un momento straziante, direi devastante per tutti noi. Caro Joe, grazie per la tua dedizione e l'impegno costante per il nostro club e grazie per tutto ciò che hai fatto per me e per la mia famiglia. Sei stato un riferimento di altissimo profilo professionale e soprattutto umano. Le tue parole, il tuo sorriso e la tua infinita gentilezza rimarranno scolpiti nei nostri cuori. Non dimenticheremo mai la tua forza e determinazione, sempre pronto a sostenerci e incoraggiarci soprattutto nei momenti più difficili. Ci hai guidato con saggezza e passione, facendoci sentire parte importante della tua vita dedicandoci ogni tipo di attenzione e sentimento. Sempre con noi, in prima linea e al nostro fianco, come vera fonte di ispirazione e motivazione.
Caro Joe, ti abbraccio forte ovunque tu sia. L'unica cosa che può attenuare questo immenso dolore è saperti vicino a Davide, il nostro grande e straordinario capitano, con cui potrai continuare a vivere la tua passione calcistica. Porteremo avanti con tutta la nostra forza le tue idee e la tua incredibile fede per la Viola. Un abbraccio fortissimo alla tua famiglia. Un grande bacio e un saluto eterno. Con infinita gratitudine e affetto, Nikola."

Rolando Mandragora ha salutato Joe Barone con un toccante post sul suo account Instagram: 
"Ciao Joe, ci hai lasciato troppo presto e tutto questo non sembra reale, è una tristezza così grande! Non posso che ringraziarti per avermi voluto e portato a Firenze, per aver creduto in me, per le pacche sulle spalle nei momenti negativi, dov’eri sempre presente con la tua lealtà e sincerità, per la semplicità e l’affetto con la quale ti ponevi con me, la mia famiglia e la mia piccola. Spero di poterti regalare insieme ai miei compagni molte soddisfazioni e quel qualcosa che tanto sognavi! Non sarai dimenticato, quello che hai fatto vivrà per sempre in noi e nel Popolo Viola! Grazie di tutto! Un grande abbraccio a tua moglie Camilla, ai tuoi figli e a tutta la tua famiglia!"

Antonin Barak colui che ha visto per primo il direttore generale accasciarsi a terra ha scritto:
"Grazie di tutto Joe, avrai sempre spazio dentro il mio cuore."

Per la Fiorentina si ripete il tragico evento che ha visto morire Davide Astori in quel quattro marzo 2018.
Già, proprio un marzo maledetto.

Pasqui