Storie di calcio - IV stagione - III Episodio

 "Il mio motto era: sempre e ovunque, fosse un'igienista dentale, una segretaria dell'Ajax, una ragazza conosciuta a un semaforo."

Estate 2003 
Il singolo Chihuahua di Dj Bobo è il nuovo tormentone estivo, una canzone che deriva dalla rielaborazione della melodia di un brano omonimo del cantautore brasiliano Louis Oliveira. Nel frattempo, l'Italia è invasa da un'ondata di caldo senza precedenti con le temperature che raggiungono i livelli estremi: quasi 42° a Torino, 40,7° a Trento, 41° a Firenze e 37,2° a Trieste. Intanto, il calcio italiano affronta due conferme ufficiali, quello di Marcello Lippi sulla panchina della Juventus dopo due scudetti consecutivi (tra cui quello del 5 maggio 2002) e la finale di Champions League persa contro il Milan a Manchester e poi quello di Hector Cuper all'Inter che ha suscitato molte perplessità.

Durante il calciomercato estivo, i nerazzurri acquistano il terzino Helveg dai rivali rossoneri, Kily Gonzalez, il mediano e futuro campione d'Europa della Grecia Karagounis e un certo Andy Van der Meyde. Ribattezzato come il cecchino olandese, il giovane stava vivendo una stagione da protagonista con l'Ajax, fino a quando aveva ricevuto l'offerta da dodici milioni da parte della dirigenza interista. Arrivare e a sentirsi dire dal proprio tecnico che non ti conosce... beh, non sarà il massimo perchè tra droga, alcol e donne, la sua carriera precipiterà nel baratro totale. 

La terza puntata della quarta stagione di "Storie di calcio" la dedichiamo ad Andy Van der Meyde "The Dutch Sniper."

Nato il 30 settembre 1979 ad Arnhem, il centrocampista è un'ala destra talentuosa. Cresciuto nell'Ajax agli inizi degli anni 2000 con la squadra allenata da Ronald Koeman e giocatori calibri come Chivu, Snejider, Van de Vaart, Litmaen e Ibrahimovic, gli olandesi conquistano la doppietta campionato-coppa, mentre nell'annata successiva, i Lancieri sfiorano il titolo per un solo punto contro il PSV e arrivano ai quarti di Champions League. La scena è tutta per Van der Meyde che risulta decisivo grazie ai suoi 20 gol e ben 28 assist.

"Non mi aveva comprato Cuper, lo aveva fatto il Ds Branca. E anche con lui son successe delle cose... Dopo una partita in cui io ed altri eravamo rimasti in panchina, nello spogliatoio scoppiò un vero e proprio casino, con l'allenatore in mezzo e i giocatori che insultavano Branca: Non sei tu a dover fare la formazione!".

Marco Branca nel vedere questo centrocampista promettente, decide di incassare l'affare al primo colpo. Arriva alla corte nerazzurra, appunto, nell'estate del 2003 grazie al dirigente sportivo interista per dodici milioni di euro. In quel periodo, l'Inter è reduce da due secondi posti in campionato dietro alla Juventus ormai pluricampione d'Italia. Debutta il 31 agosto nella partita di campionato contro il Modena finita per 2-0 da parte dei nerazzurri. Tuttavia la prima rete arriverà nel match contro l'Arsenal che termina incredibilmente per 3-0. Il centrocampista olandese è autore di una rete fantastica al volo che piega le mani di Lehmann. Nel frattempo, dopo un avvio deludente, Hector Cuper viene esonerato e al suo posto subentrerà Alberto Zaccheroni che chiude la sua breve esperienza nerazzurra al quarto posto. Il periodo a Milano risulterà deludente e con l'arrivo di Roberto Mancini verrà messo fuori dai margini della rosa, mettendo comunque in bacheca solamente la Coppa Italia. 

In una recente intervista, rivelerà alcuni anni più tardi che la sua avventura a Milano non era iniziata nel migliore dei modi:
"L'Ajax è stata l'unica squadra in cui mi sono divertito. Poi un giorno arrivò l'offerta importante dell'Inter. Accettai, nonostante Koeman non mi ritenesse ancora pronto per l'estero. Dopo una settimana a Milano, telefonai al team manager dell'Ajax David Endt implorandolo di riportarmi a casa. I soldi possono anche tenerseli, gli dissi. Mi consumava la nostalgia. Fu come lasciare un negozio di paese per una multinazionale. Tutto estremamente professionale, un giro di soldi pazzesco, il presidente che dopo ogni vittoria allungava ai giocatori 50mila euro a testa".

Il giovane rifiuta l'offerta del Monaco e si trasferisce all'Everton. Anche in Inghilterra, le cose non andarono meglio. Gioca pochissimo e come se non bastasse, arriva un grave infortunio e poi la dipendenza dall'alcol che aveva già affrontato durante la sua esperienza a Milano. A 26 anni passerà dalle stelle alle stalle, complice sarà il consumo di droga, alcol, sesso, donne, depressione e gioco d'azzardo.

"All'Everton mi proposero uno stipendio di 37mila euro a settimana, più del doppio di quello che percepivo all'Inter. Ci andai di corsa. La prima cosa che feci fu comprare una Ferrari e andare a sbronzarmi al News Bar, uno dei locali più in voga di Liverpool. La mia giornata terminò in uno strip-club. Andavo pazzo per le spogliarelliste. Lì conobbi Lisa e me ne innamorai subito. Nel suo mondo bere e sniffare cocaina era una cosa all'ordine del giorno. Ero fuori controllo, non riuscivo a dormire se non prendendo pillole. Era roba pesante, di quella da prendere con la prescrizione del medico. Quindi le rubavo dallo studio del medico del club. L'ho fatto per più di due anni. Poi è arrivata la cocaina, insieme a Bacardi, vino e feste in quantità. Capii che dovevo andarmene da Liverpool, o sarei morto ". 

Dopo il ricovero d'urgenza in ospedale per problemi respiratori, Van der Meyde prova a ripartire a 29 anni con il PSV. Non scenderà per niente in campo, nemmeno per un minuto e dopo aver tentato di ripartire nei dilettanti, decide di appendere definitivamente le scarpette al chiodo.

In seguito, l'ex giocatore olandese ebbe una lieve risalita sul piano personale e nel 2014 ha incredibilmente arbitrato una Coppa del Mondo in Lingerie con una caratteristica molto particolare, ma non è tutto; Van der Meyde diventa conduttore di un programma televisivo dove intrattiene molti calciatori nella sua auto.

Cronaca di una stella che ha finito nel cadere in un buco nero calcistico senza lasciare traccia.

Auguro a tutti un buon Natale anche da parte dello staff di Vivo Per Lei.
Un abbraccio Pasqui