"Un maiale non può allenare" questa fu l'accoglienza riservata da una parte dei tifosi della Juventus a Carlo Ancelotti all'inizio della sua avventura come allenatore della squadra bianconera.

Da ieri Ancelotti è il nuovo allenatore del Real Madrid, la notizia è stata riportata da tutti gli organi di informazione, e come mi succede tutte le volte che si parla molto del buon Carletto mi torna in mente quello spiacevole episodio.

Mi ricordo perfettamente il fastidio provato al tempo, e la rabbia nel leggere sui giornali in riferimento all'episodio "i tifosi della Juventus non vogliono Ancelotti". Ma quali tifosi della Juventus? Certamente non io, e nessuno di quelli che conosco. Anche perché non esisteva una motivazione oggettiva per non volerlo alla guida della Juventus. Non si stava parlando, che ne so di un Materazzi, di un calciatore che nel corso della sua brillante carriera si era lasciato andare a sfoghi contro la Vecchia Signora, ma di una persona posata e corretta, anzi di un vero signore. Purtroppo anche nel calcio, come succede in tanti altri contesti, la minoranza rumorosa spesso sembra passare per maggioranza (che invece spesso è silenziosa).

Devo fare una confessione, come tifoso mi era sembrato così ingiusto essere rappresentato da quella minoranza di idioti, che nel 2003 quando Ancelotti ci sbattè in faccia la Champions conquistata con il Milan, malgrado la grande tristezza per l'ennesima finale persa riuscii a trovare un piccolo motivo di soddisfazione nel vedere la coppa nelle mani del bistrattato Carletto.

Mi piacerebbe tanto sapere dove sono ora e cosa hanno fatto in questi vent'anni quei signori che davano ad Ancelotti del maiale che non poteva allenare. Lui nel frattempo ha vinto un campionato di Serie A, una Premier League, una Ligue 1, una Bundesliga, una FA Cup, una Copa del rey, un Community Shield, una Supercoppa Europea, e tre Champions League. Voi dove siete? In coda per il reddito di cittadinanza?

Sono stufo, come molti altri fans, di essere accomunato a quel genere di tifosi, quella minoranza rumorosa, becera, maleducata e ignorante, che alla luce di quanto sopra oltretutto di calcio non capisce un cazzo.