Qualche utente più giovane magari non ne ha mai sentito parlare, ma quella della Quinta del Buitre è stata una delle storie più belle viste sui campi da calcio. Parliamo degli anni ottanta e di un Real Madrid che sta vivendo un periodo mediocre della sua gloriosa storia, quello che oggi chiameremmo un periodo di transizione. 

I tifosi delle Merengues, da sempre abituati a successi in patria e in Europa, perdono rapidamente entusiasmo, e raramente le partite del Real riescono a riempire gli spalti del Bernabeu. In questo periodo buio per la prima squadra un raggio di luce arriva dal Castilla Club de Futbol, la seconda squadra del Real Madrid che milita in segunda division, la serie B spagnola.

Nel Castilla milita un gruppo di giovanotti terribili provenienti dal settore giovanile che riesce a far inammorare i tifosi e che riuscirà addirittura a vincere il campionato di segunda division (senza essere poi promosso in Primera come è giusto che sia per una seconda squadra). Fanno parte del gruppo giocatori come Martin Vasquez, Sanchis, Michel, Pardeza e Butragueno (detto el buitre, da qui il nome Quinta del buitre), e il gioco del Castilla è talmente piacevole e spettacolare che quell'anno spesso saranno presenti sugli spalti più tifosi che nelle partite della prima squadra.

Tutti quei giovanotti passeranno gradualmente in prima squadra e negli anni successivi contribuiranno a scrivere la storia del Real Madrid e della nazionale Spagnola.

La storia della Quinta del Buitre mi è tornata in mente vedendo la Juventus Under 23 avanzare, anche in maniera piuttosto sorprendente, nei play off di lega Pro di quest'anno. I ragazzi sono andati oltre le aspettative, considerando anche il fatto che molti sono sotto età per giocare in una under 23, e per quel che ho visto non giocano niente male.

Per un momento ho pensato potessero davvero ambire alla promozione in serie B. Ci ha pensato la società a tarpare le ali a qualsiasi entusiasmo mettendo bene in chiaro che la promozione non era nei programmi. Come faccio a dirlo? Basta ricordarsi che Miretti, una delle punte di diamante dell'under 23, dopo la qualificazione matematica alla Champions è stato aggregato stabilmente alla prima squadra per giocare una serie di partite inutili, saltando al contempo quelle per i play off.

A me sarebbe sembrato più interessante concentrare le risorse sull'under 23, magari aggregando qualche fuori quota, e puntare alla serie B, piuttosto di svuotarla di risorse in un momento in cui non c'era più nulla da chiedere al campionato di serie A.

Probabilmente sono l'unico a pensarlo, ma una Juventus Under 23 giovane, forte e italiana, che sia competitiva in serie B, oltre a diventare un valido serbatoio per la prima squadra, potrebbe diventare la giusta collocazione per molti giovani altrimenti destinati a prestiti spesso demotivanti. Sicuramente crescere e maturare nella seconda squadra aumenterebbe l'attaccamento alla maglia, che invece affievolisce quando si viene prestati senza la certezza di tornare. Non ultimo, una bella seconda squadra potrebbe, come la Quinta del buitre sollevare lo spirito dei tifosi nei momenti di transizione come quello che sta vivendo la Juventus in questo momento. Pensateci.