Abbiamo vinto con il Crotone e oggi la Juventus, data ormai per morta, è tornata ad essere una contendente per il titolo. Basta questo per capire quanto poco equilibrati siano i giudizi dei media e della piazza.

Trovo esagerati i complimenti per la squadra dopo una vittoria che, con tutto il rispetto per il Crotone, si poteva ritenere scontata. Che siano una forma di ammenda per le critiche pesantissime cadute sulla Juve negli ultimi tempi? Sì perché fino a qualche giorno fa Pirlo non era un allenatore degno di guidare una squadra di serie A, Paratici il peggior dirigente in circolazione, i giocatori un'accozzaglia di giovanotti strapagati o bidoni a parametro zero.

I numeri dicono che la Juventus si trova potenzialmente a cinque punti dall'Inter ed ha lo scontro diretto in casa, oggettivamente non si può dire totalmente fuori dalla lotta scudetto. Gli stessi numeri si potevano snocciolare tre giorni fa prima del derby di Milano e della partita con il Crotone, ma tre giorni fa la parola più accostata alla Juventus era "crisi" e da più parti si sentiva già parlare di "stagione fallimentare". Tutto questo malgrado i numeri sopra citati, e malgrado il povero Pirlo abbia già vinto una Supercoppa, sia in finale di Coppa italia, e sia ancora in corsa in Europa.

Ho trovato particolarmente fastidiose le critiche degli stessi tifosi Juventini a squadra, allenatore e dirigenza. La società ha fatto delle scelte coraggiose, ha puntato su un allenatore esordiente ed ha investito sui giovani. Magari quest'anno non vinceremo lo scudetto, ma nessuno ha più diritto di sbagliare di chi negli ultimi anni ce ne ha portati nove di fila.
Certo sarebbe bello fare cifra tonda e vincere anche il decimo, ma se così non fosse bisogna comunque lasciare lavorare Pirlo in tranquillità, la sua scelta presuppone un percorso di medio/lungo termine, e guardando la rosa a disposizione ci si accorge che la squadra sembra avere davanti un futuro roseo. Se prendiamo i nomi dei giocatori sotto i 24 anni, che non hanno ancora raggiunto la piena maturazione, ovvero De Light, Demiral, Bentancur, Arthur, McKennie, Kulusewski, Chiesa (a cui si potrebbero aggiungere Romero e Luca Pellegrini), possiamo intravedere una squadra potenzialmente molto forte e con un lungo futuro davanti.

Vincere è l'unica cosa che conta, ma se non vinci dopo nove scudetti di fila, e hai posto le basi per ricominciare a dominare in futuro, a me va bene lo stesso; e spero sia così anche per gli altri tifosi Juventini.
La Juve, a differenza di tante altre squadre, si è guadagnata il diritto di poter sbagliare.