Maurizio Sarri non è più l'allenatore della Juventus, sento moltissimi juventini oltremodo soddisfatti del fatto che il tecnico sia stato "cacciato" dopo solamente un anno sulla panchina bianconera, non sono d'accordo. Io sono una vedova di Allegri, non mi sono strappato i capelli dalla felicità quando è arrivato Sarri, ma non me li strappo per la felicità nemmeno ora che è stato mandato via. Il motivo è che trovo fuori luogo addossare all'ex allenatore la responsabilità per una stagione da più parti definita "fallimentare".

Tanto per cominciare definire "fallimentare" una stagione perché non si è vinta la Champions League denota un'arroganza che noi juventini non ci possiamo permettere, in realtà è un'arroganza che non si possono permettere nemmeno i tifosi del Real Madrid, del Barcellona, del Manchester City, del Bayern Monaco, del Liverpool o del Paris Saint Germain. Ogni anno la Champions viene vinta da una sola squadra, non si può pensare che tutte le altre abbiano fallito. Certo uscire con il Lione brucia di più perché sulla carta si tratta di una squadra molto inferiore alle grandi d'Europa, ma aspettiamo di vedere le prossime partite prima di dare un giudizio definitivo, quello che abbiamo passato durante questa maledetta primavera potrebbe avere mischiato le carte in tavola, e se qualche altra favorita dovesse essere eliminata dai francesi potremmo dover rivedere le nostre valutazioni.

A Sarri va poi dato il merito di avere vinto il nono scudetto consecutivo: qualcuno dirà che era facile se non addirittura scontato, io ritengo invece che questo, dopo il primo di Conte, sia stato il più difficile da vincere. Le avversarie si erano parecchio rinforzate, l'allenatore era nuovo, alcuni giocatori dello zoccolo duro erano in fase decisamente calante. Va dato a Sarri il merito di avere comunque portato a casa il titolo malgrado una campagna acquisti in gran parte sbagliata ed una jella continua in materia di infortuni.

Certamente qualcuno mi farà notare che lo scudetto lo avremmo vinto anche con Allegri (ma questa può essere solo una supposizione) e che a Sarri si chiedeva invece una rivoluzione in termini di gioco. Questa rivoluzione in tutta onestà non c'è stata, però dire che non si è vista una differente attitudine, una propensione a difendere avanzando, un gioco che rimaneva offensivo anche dopo essere passati in vantaggio, sarebbe tendenzioso ed ingeneroso nei confronti del buon Maurizio. Lui secondo me ha provato a cambiare la Juventus, ma penso non fosse possibile cambiare tutto nel corso di una sola stagione, oltretutto una stagione caratterizzata da uno stop così lungo da far ripartire tutti quasi da zero. Se non si ammette che nell'ultima partita prima del lockdown contro l'Inter non si sono visti sprazzi di una Juventus diversa e più bella di quella di Allegri allora parliamo di due sport diversi.

La Juventus ha sbagliato, non puoi prendere Sarri e pretendere una rivoluzione nel gioco senza concedere il tempo per realizzarla, questo progetto doveva avere un respiro almeno biennale, mentre è stato accantonato dopo una sola annata oltretutto molto particolare. Quello che è successo mi spaventa un pochino in ottica Pirlo: si tratta di una scommessa azzardata che può dare risultati eccezionali ma anche molto deludenti, in ogni caso ci vorrà del tempo. Spero che la Juventus questa volta abbia intenzione di concederglielo. In bocca al lupo Andrea.