Caro Sconcerti, 
ho aspettato un po' per scrivere a proposito del tuo articolo di lunedì. Quando ho finito di leggerlo non credevo ai miei occhi, sei riuscito a vedere nello scempio commesso dall'arbitro in Juventus-Inter un disegno ben preciso per favorire la squadra bianconera, aggiungendo pure un bel "come succedeva in passato"?
Le tue sono affermazioni del tutto illogiche... Sarebbe infatti difficile, per una persona dotata di senno, individuare uno schema logico per favorire la Juventus, in quanto successo domenica scorsa. Te lo ha fatto cortesemente notare Agresti nel suo articolo di ieri. Come possiamo far rientrare nel diabolico piano per far arrivare la Juventus in Champions la scandalosa espulsione di Bentancur e i due "rigorini" concessi a Napoli ed Inter domenica? Non ti sembra strano? Oppure ti fa comodo vedere le cose in altro modo?

Un giornalista serio avrebbe crocifisso l'arbitro per la prestazione di domenica; che non ne abbia azzeccata una è sotto gli occhi di tutti. Invece sei andato a cercare il torbido, facendo insinuazioni inaccettabili, oltretutto smentite dai fatti.
Ti sei rivelato Sconcerti. Cosa succede? Temi che le tue analisi tecniche o lo scrivere sensatamente di calcio non siano più sufficienti? Spero per te che si sia trattato semplicemente di una caduta di stile.

Il problema però è che troppi ormai vivono di articoli come il tuo. Riescono a fare un gran rumore e riscuotono un grande seguito nei complottisti di qualsiasi fede (juventini compresi), tutta gente che tra le altre cose dovrebbe dirmi perché segue il calcio, essendo già tutto deciso in anticipo nei "palazzi".
Questo genere di articoli carichi di insinuazioni, e normalmente privi di prove, oltre ad esacerbare il clima tra le tifoserie, provocano disastri come quello a cui abbiamo assistito l'altra sera a Torino.
Non bisogna essere dei geni per capire che un arbitro di serie A preferirebbe rompersi il dito del piede piuttosto che arbitrare Juventus-Inter. Prima ancora di fischiare l'inizio sa che ogni sua decisione verrà analizzata, rianalizzata, e infine valutata non serenamente. Sa che il giorno dopo sarà quasi certamente in prima pagina, e che magari uno Sconcerti lo additerà come parte di un complotto atto a falsare il risultato del campionato.
Il povero Calvarese non ha sopportato una tale pressione e domenica era chiaramente in palla, talmente in palla che è riuscito a sbagliare tutto senza favorire nessuno in particolare. Questo avrebbe dovuto bastare almeno a testimoniare la buona fede in una prestazione raccapricciante.
Ma a te caro Sconcerti non è bastato, meglio spargere un po' di veleno e raccogliere accoliti.