Quando tre anni fa Allegri, malgrado la vittoria dello scudetto, fu cacciato a furor di popolo dalla Juventus per la scarsa qualità del gioco, fui uno dei non molti che si schierò dalla parte dell'allenatore. Ricordavo un po' a tutti che durante il ciclo di Allegri, oltre alle vittorie di innumerevoli scudetti, coppe Italia e due finali di Champions, si erano visti anche degli sprazzi di ottimo gioco. Facevo presente che il buon Max avendo a disposizione gli uomini giusti aveva schierato delle formazioni tutt'altro che difensive, e che alcune scelte di uomini e di tattica si erano spesso rivelate geniali (le famose Allegrate). Aggiungevo che la scarsa qualità del gioco poteva in parte ricondursi ad un gruppo di calciatori che aveva dato tantissimo ma che ormai si avviava al declino.

Le mie perplessità sulla cacciata di Allegri aumentarono esponenzialmente quando al suo posto fu chiamato Sarri con l'obbiettivo di rivedere alla Juventus il bel gioco visto a Napoli. Le perplessità non riguardavano Sarri in sè, ma la totale assenza di progetto che accompagnò il suo ingaggio. Se prendi un allenatore simile per rivoluzionare il gioco e la mentalità di una squadra devi come minimo dargli gli uomini e il tempo necessari a farlo. Sarri invece fu una figura di facciata come il sindaco di Roma, avete presente? A Roma possono eleggere un sindaco di destra, di sinistra, un cinque stelle, perfino un leghista, tanto chi comanda è l'apparato comunale e i suoi funzionari, il sindaco serve solo come bersaglio delle ire dei cittadini e non ha un reale potere di cambiare le cose. Ecco Sarri alla Juventus ha lavorato così, con un gruppo di giocatori esperti, che avevano vinto molto, e che probabilmente non volevano accettare il cambiamento. La vittoria dello scudetto fu dovuta più che altro all'enorme differenza tra la rosa della juventus e quella delle altre squadre.

Quanto scritto sopra dovrebbe portare dritto dritto ad un bell' #Agnelliout, ma non voglio divagare troppo, il post riguarda Allegri e poi bisogna riconoscere quanto la famiglia Agnelli sia stata ed è importante per la Juventus, non tutti si rendono conto della fortuna di avere da cento anni una proprietà solida e stabile. Qualcuno dovrebbe fare un giro dalle parti di Milano per capirlo.

Ma torniamo ad Allegri. Dopo Sarri la carica di sindaco di Roma toccò al povero Pirlo, anche lui evidentemente in balia del gruppo e senza l'esperienza necessaria a cambiare le cose. Tralasciando il trattamento vergognoso riservato ad Andrea Pirlo, fui molto felice di veder tornare sulla panchina della Juventus Max Allegri, e potei constatare che dopo due anni traballanti la mia felicità era condivisa anche da molti di quelli che avevano invocato la sua cacciata.

L'anno scorso le mie certezze hanno cominciato a scricchiolare, però c'era l'alibi di un Ronaldo partito a pochi giorni dalla fine del mercato e non sostituito (e non ditemi che Kean poteva sostituire Ronaldo), e comunque la squadra nel girone di ritorno aveva cominciato a girare fino quasi a giocarsela per lo scudetto.

Quest'anno le mie certezze si sono sgretolate davanti ai fatti. Ieri sera guardando il Napoli mi sono ricordato come deve giocare una squadra ben allenata e motivata, e se qualcuno dovesse far presente che i Rangers non sono il Manchester City, risponderei che non lo è neanche il Maccabi Haifa. 

Il paragone con quanto visto la sera prima era davvero impietoso. La Juventus vista in Portogallo era una squadra senza anima e schemi, siamo stati irrisi da una bella squadra non da una corazzata, la partita poteva finire davvero con un passivo storico.

La brutta figura in campo è stata però sorpassata dall'inaccettabile atteggiamento di Allegri dopo la partita. Sembrava che non tutto fosse da buttare perché comunque c'era stata una bella reazione nel finale e si erano visti dei giovani interessanti cambiare l'inerzia del match. Allegri voleva dare la sensazione di aver girato la partita con i cambi, e di avere lanciato dei giovani promettenti.

La verità, anche piuttosto evidente, è che Max completamente in balia dell'avversario a un certo punto ha alzato bandiera bianca e ha messo in campo i ragazzini come a dire "smettetela di infierire" (e questo di per sè è già più umiliante di subire una goleada), o volete raccontarmi che per tentare una rimonta in Champions ha coscientemente messo in campo dei ragazzi con solo qualche spezzone di partita in serie A?

E qui arriviamo al punto di non ritorno, perché i ragazzini, liberi dai dettami tattici e dagli schemi di Allegri (che al massimo prima di entrare gli avrà detto"tu vai a destra, tu vai a sinistra, tu stai in mezzo") hanno davvero rischiato di ribaltare la partita. Che Allegri se ne prenda il merito ha del vergognoso, anche perché quanto successo martedì sera dà la misura di quello che in questo momento è il contributo di Allegri alla Juventus: un handicap da nove milioni netti a stagione.

Quindi non posso che associarmi a quanti da tempo chiedono #Allegriout