È terminata nel modo peggiore possibile una stagione incredibile, storica sotto tanti aspetti. Un finale drammatico di una stagione veramente divertente, emozionante, ricca di alti e bassi, ma vissuta. Ogni anno io faccio una grande richiesta alla mia squadra, ovvero di non farci pensare a marzo o aprile alla stagione successiva. Chiedo che sia competitiva, in lotta per qualcosa fino all’ultimo. Sia che si tratti di un settimo posto come lo scorso anno che di due coppe, come in questo.
La stagione della Fiorentina è iniziata il 14 agosto 2022 contro la Cremonese con un goal di Bonaventura ed è finita contro il West Ham alla 60ª gara stagionale sempre con una rete dell’ex Milan. 10 mesi di passione, di momenti di difficoltà, ma di fede. Siamo cresciuti tutti, abbiamo gioito al goal di Barak contro il Basilea come abbiamo pianto al goal di Bowen contro il West Ham.
Nell’ora di sconforto o di vittoria, ricorda che del calcio è tua la storia. Questa è la frase celebre nel nostro inno e nella quale si racchiude il significato di tifare Fiorentina. È un pendolo che oscilla fra la gioia e il dolore ma che vive dell’amore e della passione del fiorentino, che ama la propria squadra come pochi.
Il Franchi è stato emozionante, anche a Praga i pochi che c’erano sono stati emozionanti. Ancora una volta la Fiorentina ha dimostrato la sua grandezza, la sua passione e l’amore per questo colore. E anche la grande voglia di vincere, questo purtroppo andrà ancora aspettato. Ma anche l’onestà, lo stile, la grandezza.
Prendo in considerazione un momento. Minuto 33', i tifosi del West Ham lanciano una sigaretta elettronica a Biraghi. Un taglio di 8 punti di sutura. Cosa ha fatto il capitano? Due applausi, si è fatto medicare e poi ha ripreso a giocare.
La panchina della Fiorentina non ha detto una parola. È una finale, giochiamola, proviamo a vincerla. Poi se si perde, usciremo a testa alta. Questo abbiamo fatto. E il nome di Firenze e della Fiorentina è stato portato in alto per l’ennesima volta.

Che partita è stata? È stata una finale. La Fiorentina ha fatto la partita, ha giocato, non ha creato tanto ma comunque ha fatto una buonissima gara. Le finali vengono decise dai dettagli: Jovic segna in fuorigioco di 2 cm, Bowen segna il goal restando in gioco per poco. Mandragora calcia fuori di poco, Bowen non sbaglia davanti a Terraciano. Kouamè prende il palo, Biraghi sfiora con la mano la palla. Il centimetro, il concetto del palo dentro e palo fuori. Ancora una volta la sorte ha voluto male alla Fiorentina ed è stata persa l’ennesima gara al 90º con un goal, onestamente, evitabile. Igor non può entrare così male… Ranieri aveva dato l’anima. E non aveva sbagliato nulla. Finisce con un dramma una stagione che ci ha regalato emozioni. La Fiorentina ha raggiunto due finali dopo 61 anni, una europea dopo 33 anni e una di Coppa Italia dopo nove. Ha giocato 60 partite, record della propria storia. Un gruppo con pregi e difetti è riuscito ad andare oltre alle aspettative e ha fatto sognare una città che due anni fa temeva la Serie B. Merito della società, della squadra, dello staff e dell’allenatore, Vincenzo Italiano, adesso nell’occhio del ciclone per il goal preso. Era evitabile, assolutamente.
Ricordiamoci sempre però che se la Fiorentina è tornata a giocare due finali ed è tornata in Europa questa stagione lo deve soprattutto a questo coraggio che ha trasmesso il mister alla squadra.
La Fiorentina è passata dall’essere il nulla più totale ad essere una squadra temuta, con una chiara idea di gioco che ha mostrato in Italia e in Europa. Non sappiamo ancora se la Fiorentina giocherà o meno l’Europa il prossimo anno, ma c’è futuro.

Questa squadra e questa società hanno sottolineato più volte che questo non si tratta di un punto di arrivo, ma di partenza.
La speranza di tutti è che queste crescita possa continuare con il condottiero di questo biennio, Vincenzo Italiano.
Dobbiamo aspettare l’incontro che ci sarà entro il 12, data del ritorno di Commisso in America, e lì capiremo tutto. Nel frattempo dobbiamo dire grazie a tutti, perché da tifoso prima che da “opinionista”, credo sia stata la stagione più emozionante, viva e purtroppo anche drammatica dall’inizio della mia vita.

Credevo davvero di poter assistere per la prima volta a un trofeo, invece dovrò ancora aspettare. Pazienza, più si soffre e poi la si ama. Grazie al presidente, alla dirigenza, al mister e alla squadra. Aggiungo che l’intesa vista in Fiorentina con la tifoseria in questi due mesi è stata straordinaria. Non è mai mancata l’unione, Firenze è sempre stata con la squadra. Ma nell’ultimo periodo la sensazione che fossimo un corpo e un’anima sola era decisamente notabile.
Adesso dobbiamo leccarci le ferite e ripartire.
Questa è una squadra con dei difetti, tanti sono stati nascosti dal lavoro dell’allenatore. Se si vorrà continuare a crescere bisognerà essere bravi a colmare le lacune di questo gruppo. Ci sarà sicuramente il tempo per parlarne, adesso riposiamoci qualche giorno e cerchiamo (per quanto possibile) di mettere alle spalle le due sconfitte nelle finali. Durante l’estate non mancheranno approfondimenti sulla Fiorentina, sul mercato e su tante altre tematiche legate alla Viola. 60 partite con 60 commenti, più altre valutazioni… è stata una stagione intensa. Ma quando si parla di passione, la stanchezza viene sempre meno.
E se parliamo di passione, non esiste amore più grande che non sia la Fiorentina!
“Fiorentina alé, alé Viola sempre insieme a te, comunque vada devi sapere che noi non ti lasceremo mai da sola”
Sempre con te, Fiorentina! 
SEMPRE FORZA VIOLA!