Che il Milan abbia fatto da una stagione all'altra un salto di qualità è sotto gli occhi di tutti; nella stagione in corso, la squadra rossonera ha condotto a lungo la classifica e quando superata dall'Inter è stata capace, almeno fino a oggi, di mantenere un prestigioso secondo posto.
La contemporanea negativa stagione di molte delle agguerrite avversarie, in particolare della Juventus e della Roma, ha agevolato i rossoneri, anche se il finale di Campionato potrebbe riservare molte insidie, per il ritorno di fiamma che le concorrenti stanno mostrando.

Ma, poichè non disponiamo di sfere di cristallo, ci limitiamo a un osservazione alla data di oggi e questa, che piaccia o no è l'attuale classifica. 
Purtroppo il Milan non è amato né rispettato; il ventennio vincente della epopea Berlusconiana ha alienato ogni simpatia verso i rossoneri; vuoi per la lunga durata del dominio, vuoi per l'astio verso Berlusconi, ricco vincente e potente, tre peccati che in Italia non si perdonano a nessuno, vuoi infine per la sottile invidia che pervade milioni di tifoserie per così dire concorrenti, ma lontana dalle soddisfazioni ottenute dai milanisti in Italia in Europa e nel Mondo, il timore di rivedere ai vertici i rossoneri, ha resuscitato l'antimilanismo.
A nulla è valso l'incontrastato cammino juventino nel Campionato, con la conquista di 9 scudetti consecutivi; il popolo juventino per primo è stufo di contare i tricolori; persino la famosa diatriba con la Federazione per la restituzione dello scudetto revocato e assegnato all'Inter (ancora non se ne capisce la ragione se non quella di un Commissario di provata fede nerazzurra, che all'epoca guidava la Federazione commissariata) sembra essere passato di moda.

Il malumore verso i rossoneri non è solo dei tifosi: lo abbiamo letto negli astiosi articoli della GdS, e di molti altri media; lo abbiamo sentito nei negligenti e astrusi servizi delle TV dei canali nazionali e persino di Mediaset, per anni ritenuto il motore dell'informazione pro-Milan, che è invece per paradosso il covo dei tifosi che più odiano il Milan. Da Bonolis a Ciccio Valenti sono tanti i Personaggi che appena possono sparano sul Milan, a cui si aggiungono i vari opinionisti della domenica, alcuni dei quali incredibilmente hanno persino vestito quei fantastici colori (Ambrosini, Costacurta, Di Canio....).

L'aria che si respira non lascia immune neppure la categoria arbitrale: "costretta" a concedere una lunga serie di calci di rigori assolutamente incontestabili, la rivalsa è arrivata negli ultimi mesi, quando la conduzione delle partite è diventata palesemente contraria ai rossoneri; le cronache sportive hanno evidenziato oltre che colossali topiche arbitrali (come l'ultima di Maresca con IBRA), gravi danni arrecati al Milan, persino da incredibili dichiarazioni rilasciate da Rizzoli, il capo degli arbitri.

Particolarmente preso di mira il Leader carismatico Ibrahimovich; non solo per nuove vicende come la visita a un ristorante in periodo di proibizioni Covid e la supposta comproprietà di una società di scommesse; ma ulteriormente crocefisso per eventi dimenticati (cacciatore di leoni) o passati in giudicato (lite con Lukako, per i media Lukako nello specifico è stato eliminato da un episodio di cui certo al minimo di valutazione risulta correo).
Tutto ciò non deve spaventare i tifosi rossoneri: evidentemente siamo tornati temibili è questa è già una conquista importante; proveremo anche a vincere titoli e questo ci attirerà nuove antipatie e nuovi strali.
Benissimo, è quello che vogliamo.