Forse siamo noi tifosi a non capire la strategia o forse hanno ragione loro, i nostri cari dirigenti rossoneri che hanno dimostrato essere validi con le loro scelte vincenti. Eppure qualcosa di poco comprensibile ci dev'essere se anche fior di giornalisti, opnionisti e tifosi VIP non riescono a chiarire il perchè e il per come ogni benedetta trattativa di mercato intavolata presenta problematiche irrisolvibili. Partiamo dal rinnovo dei contratti di Maldini e Massara che si sono fatti attedere fino all'ultimo minuto dell'ultimo giorno di scadenza. Forti della dichiarazione post accordo di Paolo Maldini ("Sono felice") e di quelle per il mercato ("siamo in ritardo, recupereremo"), avevamo dedotto due cose: Maldini aveva spuntato una maggiore autonomia e, quindi, Elliot (e/o Redbird) aveva allentato i cordoni della borsa ed una maggiore rapidità negli acquisti.

Quasi un mese dopo, siamo costretti a rivedere tutti quanti questo tipo di interpretazione, assolutamente contrapposta all'evoluzione avuta dal mercato del club. Agli irridicubili aziendalisti rossoneri, che riescono a consolarsi per i 3 innesti fatti (Adli, Pobega, Origi) bisogna ricordare che il primo è stato acquistato nel 2021, il secondo è semre stato del Milan e il terzo arrivato a costo zero, ergo la nostra proprietà non ha ancora sborsato un euro. Elliot, che voleva congedarsi con un botto, e Redbird, che voleva presentarsi ai tifosi con un ancor più eclatante acquisto, hanno invece dimostrato quanto si somiglino in termini di braccino corto. Tralasciamo qui il discorso sul passaggio di proprietà che necessita di spazio - e tanto - in separata sede, visto che alle già incredibili (nel senso che non sono affatto credibili, agli occhi di chi scrive) condizioni di vendita, si sono aggiunte ben due azioni legali, una delle quali promossa dal tanto vituperato ex proprietario Li, che ha portato al pignoramento delle azioni del club che dovrebbero passare di mano. Come ciò sia possibile allo stato del vincolo pignoratizio bisogna chiederlo a chi ancora parla di closing a settembre.

Chiuso questo inciso, torniamo alla nostra "esaltante" campagna di rafforzamento. Nemmeno uno degli obiettivi risulta essersi avvicinato all'acquisto: per De Keteleare la nostra offerta è inferiore a quella del Leeds anche se il giocatore vuole il Milan, ma per Renato Sanchez la nostra offerta sarebbe superiore al PSG ma il portoghese aspetta i parigini. Ziyech, che gioca nella posizione di ala destra e quindi in un posto differente rispetto a De Ketelaere, il club lo giudica il piano B del talento belga, anche se arriverebbe in prestito, seppur con un ingaggio alto (ma non c'è il Decreto crescita?). Prenderlo sarebbe un gioco da ragazzi e, chissà, magari per questo non riusciamo. Senza considerare che in quel ruolo il Milan ha ancora Messias e Saelemakers. Omettiamo il caso Botman (ho sentito qualcuno molto vicino alle cose rossonere dire che non era mai stato veramente trattato, insomma la volpe e l'uva ricordate?), gli obiettivi ora si chiamano Tanganga e Ndicka, perchè Gabbia verrebbe ceduto, Caldaraè già andato via, Romagnoli idem, visto che l'ingaggio che ha concordato con la sua nuova squadra, evidentemente, il Milan non poteva permetterselo (3 milioni), e Kjaer deve recuperare dal suo infortunio. Quindi ne daremo 5/6 a Tanganga in prestito oneroso (e altri 2-3 milioni al giocatore), piuttosto che dare 4 Mln a Ndicka di stipendio e più 20mln per il suo cartellino? No, onestamente non capiamo.