Non è una contraddizione osannare un grande campione di calcio, ammirarlo per quello che dimostra in campo, invidiarlo per anni alla squadra rivale che si arricchisce delle sue straordinarie prestazioni e -quando finalmente l'utopia di averlo nella tua squadra si trasforma in concreta possibilità- rinunciare a lui?
Certo lo è, ma è comunque una scelta che nasce da oggettivi comportamenti che hanno avuto protagonista il giocatore in questione, il signor Dybala.

E' notizia recente che il fuoriclasse argentino non ha trovato l'accordo con la Juventus per il rinnovo contrattuale, ergo le strade sono ormai destinate a separarsi alla prossima scadenza del 30 giugno.
Le traversie del club bianconero dopo l'ultimo scudetto vinto due anni fa sono sotto gli occhi di tutti; i 9 scudetti consecutivi, record riteniamo irripetibile, avevano coperto quanto covava sotto la cenere bianconera e -quando l'Inter lo scorso anno ha interrotto l'egemonia nazionale dei torinesi- si sono rivelate le magagne di una conduzione non scevra di decisioni impopolari e rischiose.
Soprattutto dal punto di vista economico mantenere il club al top è costato lacrime e sangue e non a caso si è verificato il famigerato tentativo di creare una SUPERLEGA per incrementare gli introiti degli aderenti e soprattutto per introdurre un più favorevole criterio di spartizione dei proventi.
La scelta di portare giocatori come Cristiano Ronaldo, accreditadolo di uno stipendio faraonico che ha portato un accrescimento del monte stipendi, la scelta di accordare ad avidi mediatori commissioni elevate per arrivare a biettivi i mercato altrimenti irragiungibili, la crisi derivante dalle limitazioni imposte dal Covid, alcuni mancati introiti per esempio per precoci ed inattese eliminazioni in Champions, si sono rivelate autentiche mazzate al Bilancio societario, che ha accumulato perdite spaventose e indispensabili interventi della proprietà sul Capitale.

Poichè perseverare è diabolico, benchè consapevoli che il cambio di strategia avrebbe potuto avere, come in effetti verificatosi, un contraccolpo sul piano tecnico, alla Juve si sta cercando di correre ai ripari; si è rinunciato anticipatamente a CR7, è stato inserito un dirigente come Arrivabene particolarmente attento alle strategie di spesa economica e oggi si è deciso-dopo molti tentennamenti per la verità- di rinunciare alle prestazioni di Dybala.
Il calciatore da parte sua poco ha fatto per meritarsi il rinnovo: intanto ha avuto sul piano prestazionale una stagione piuttosto difficile, infarcita da infortuni e da un rapporto difficoltoso col suo allenatore; non solo, ma anche il rapporto col nuovo dirigente Arrivabene è stato subito molto polemico e contrastato; inoltre, il suo Procuratore, senza molto rispetto e prudenza- si è lasciato andare ad una richiesta economica non solo fuori luogo (le prestazioni), non solo fuori tempo (il Covid e la nuova strategia aziendale) ma soprattutto fuori mercato!
Il divorzio era nell'aria e quindi risulta ovvio che un calciatore importante come il fuoriclasse argentino si guardi attorno per fare la scelta migliore, soprattutto in relazione ai 28 anni di età, che potrebbero rappresentare il tempo ultimo per strappare un contratto ancora assai ricco.
I club che possono guardare al calciatore senza porsi problematiche di natura economica circa l'ingaggio e sfruttando l'azzeramento del costo del cartellino, sono sicuramente i top team inglesi (ma il Chelsea con l'uscita di Abramovic sembra tagliato fuori), il PSG e il Real Madrid ( che però ha il ruolo coperto). In Italia sembrano interessate le due milanesi.

In realtà, l'Inter -che dicono favorita nella corsa al calciatore che sembra preferire la soluzione italiana- soffre anch'essa del mal di Bilancio e caricarsi di uno stipendio oneroso non può che prevedere a copertura la rinuncia a qualche big della squadra; inoltre, ma questo sarebbe una male trascurabile, vestire nerazzurro adonterebbe di tradimento la sua uscita da Torino.
Per quanto riguarda il Milan è trapelata la telefonata fatta da Maldini al procuratore di Dybala, per un approccio informativo; come sappiamo il Milan ha ormai adottato una filosofia di contenimento dei costi, limite di spesa agli acquisti, tetto degli ingaggi, limitazione delle commissioni ai Procuratori e mediatori. Insomma Maldini ha chiuso la telefonata molto più dubbioso di quando l'aveva cominciata. Il Milan risulterebbe invece una delle scelte preferite da Dybala.
Ma io che sono tifoso milanista, questa telefonata non l'avrei mai fatta; richiamo l'incipit di questo scritto dove ponevo il quesito come mai pur amando e desiderando il calciatore non lo vorrei più.
Io non dimentico che quando Zamparini ebbe al Palermo il ragazzo, si trovò due offerte paritetiche la Juve e il Milan di Berlusconi: 40 milioni; Dybala scelse la Juve...
Io non dimentico che in tutti questi anni il sig. Dybala è sempre stato un avversario spesso sleale, cascatore, arrogante e polemico verso la mia squadra.
Oggi sarebbe troppo facile e comodo vestire rossonero. 
No, grazie.
Ognuno ha diritto di avere la sua dignità.