Non sono un giornalista e tanto meno un esperto di mercato, ma vi avevo già sottolineato nei precedenti blog quello che mi era stato riferito da La Spezia sulla questione Nzola.
Verso aprile mi venne detto “Nzola è un promesso sposo della Fiorentina, lui vuole essere allenato nuovamente da Italiano e il Mister della Fiorentina lo vuole fortemente”. Non mi avevano detto una bugia perché tutto ciò è stato portato a termine. E Nzola è un nuovo giocatore della Fiorentina, arriva dallo Spezia per una cifra intorno ai 10/12 milioni. E nel mentre l’attaccante angolano arriva c’è un altro che esce. Arthur Cabral sarà infatti un nuovo calciatore del Benfica per 20 milioni più 5 di bonus.
Una operazione nata e conclusa in poche ore, il Benfica di Rui Costa ha scelto Cabral come post Ramos. Auguro il meglio ad Arthur, un ragazzo che nonostante gli alti e bassi ha sempre dato tutto in campo e si è fatto amare dai tifosi per il senso di appartenenza che ha sempre mostrato, senza tralasciare la buona secondo parte di stagione nella quale ha messo a segno diversi goal molto importanti ai fini degli obiettivi della Viola. A certe cifre è giusto separarsi. Sono sicuro che nel calcio portoghese e nel gioco che propone il Benfica potrà mostrare a pieno le proprie qualità perché Cabral non è un attaccante mediocre, ma un buon attaccante che nel contesto della Fiorentina e nel contesto di gioco di Vincenzo Italiano non si è potuto mettere in mostra per quelle che sono le proprie caratteristiche. Gli auguro il meglio. Non era propriamente adatto il brasiliano al gioco della Fiorentina, a differenza di Nzola.

CHI È M’BALA NZOLA?
Nzola è un attaccante angolano classe 1996. Iniziò la propria carriera in Francia nel settore giovanile del Troyes per poi passare a quello dell’Académica in in Portogallo, esordendo poi nel 2015 in prima squadra. Successivamente ebbe una esperienza con il Sertanense nella terza divisione portoghese.
Nel 2015 approdò in Italia nella Vitus Francavilla e qui per la prima volta in carriera toccò la doppia cifra di goal (11 in 35 gare). Dopo una stagione negativa al Carpi, arrivò la chiamata che probabilmente gli ha permesso di vivere un salto di qualità in carriera, quella del Trapani di un certo Vincenzo Italiano.
Nzola non segnò molte reti ma fu centrale all’interno del gioco della squadra e diede un grande contributo, portandola in Serie B. Nella stagione successiva non riuscì a confermarsi ai livelli della precedente ma a gennaio arrivò comunque la chiamata dello Spezia, allenata sempre da Vincenzo Italiano che lo volle fortemente e non ebbe assolutamente un abbaglio. Come nella stagione precedente a Trapani, Nzola risultò decisivo nella seconda parte della stagione nella città del golfo dei poeti e contribuì notevolmente alla promozione in Serie A.
Nella stagione successiva esordì nella massima serie italiana mettendo a segno 11 e risultando decisivo nella salvezza dello Spezia. L’anno successo con Thiago Motta non scattò praticamente mai il feeling, giocò e segnò pochissimo e fu protagonista primariamente di atteggiamenti poco professionali(tutti ricordiamo quello Spezia Inter in cui entrò con l’orecchio nel secondo tempo e Thiago Motta fu costretto a sostituirlo subito perché non riusciva a toglierselo…).
Nell’ultima stagione nonostante la retrocessione e l’errore dal dischetto in finale playout, è stato l’anima della squadra realizzando 13 reti e fornendo 2 assist (partecipando quasi al 50% delle reti messe a segno dalla squadra ligure). E oggi è un giocatore della Fiorentina, di nuovo un giocatore di Vincenzo Italiano, l’uomo che gli ha permesso di vivere una carriera di costante crescita. 

UNA CARRIERA DI ALTI E BASSI MA UNA CERTEZZA CON ITALIANO
Come avrete potuto capire, non è stata sempre rose e fiori per questo ragazzo. Oltre alla grande gavetta (e a tanti provini non superati), un carattere per certi versi particolare e una incostanza di rendimento non gli hanno permesso di rendere al massimo del proprio potenziale per tutto l’arco della carriera, anzi, ci sono stati alti e bassi continui. Sotto questo aspetto ci sta che alcuni tifosi possano avere dei dubbi, Firenze è sicuramente una piazza molto più ambiziosa rispetto alle altre in cui ha giocato ma allo stesso tempo c’è molta pressione quotidiana. Nzola ha avuto una maturazione soprattutto nell’ultimo anno, ha capito come deve comportarsi per poter giocare e rendere a certi livelli e sa bene che Firenze è l’occasione più importante della sua vita, ha lavorato e faticato molto per raggiungere un livello simile.
E poi non dimentichiamo chi probabilmente ci permette di definire queste operazioni quasi una certezza, ovvero l’uomo che siede sulla panchina della Fiorentina; Vincenzo Italiano ha avuto Nzola a Trapani, l’ha voluto a Spezia e l’ha voluto fortemente a Firenze. Con lui in panchina Nzola ha sempre segnato molto e ha sempre giocato ottime partite, inoltre Italiano è stata la figura che ha saputo maggiormente gestire un ragazzo come Nzola nei momenti più difficili della carriera. Per l’angolano è stato più un padre che un allenatore. È reduce da una stagione di maturità ma la presenza di Italiano cancella secondo me moltissimi dubbi. Italiano stima da sempre Nzola(dopo Fiorentina Spezia nella passata stagione lo definì “Uno degli attaccanti più forti del campionato”), l’ha sempre richiesto alla dirigenza e finalmente l’ha avuto. 

LA CONOSCENZA DEL GIOCO
Sono convinto che Nzola possa garantire la doppia cifra, ma sono altrettanto convinto che la conoscenza della richieste di Italiano gli permetterà di inserirsi subito all’interno del contesto di gioco. Italiano chiede a una punta come Nzola di fare reparto da solo, ma anche di giocare molto bene spalle alla porta e di allargare palla agli esterni, di liberare spazi per i compagni portando via avversari in marcatura e di aiutare a salire la squadra nei momenti di difficoltà.
Nzola è fisicamente imponente, ha una buona tecnica ed è anche veloce, conosce il gioco dell’allenatore… ha tutto per potersi inserire subito, a differenza di Cabral e Jovic che non si sono rivelati propriamente giocatori adatti al gioco del Mister.
Abbiamo sempre chiesto giocatori pronti alla società e lui lo possiamo definire come tale.

SARÀ L’UNICA PUNTA?
Al 99% non sarà l’unico nuovo attaccante che vestirà la maglia viola. Avremo modo di parlare del ragazzo che probabilmente arriverà nei prossimi giorni. Quello che posso dire è che avere davanti un giocatore come Nzola permetterà all’altro ragazzo di ambientarsi con calma dato che arriverà da un continente e da un calcio molto diverso. La doppia operazione che sta portando a compimento la Fiorentina è molto intelligente e non appena sarà ufficiale anche il secondo nuovo attaccante ne parleremo.

La Fiorentina si è assicurata un attaccante pronto a secondo me una cifra giusta (12 milioni per un calciatore che è arrivato sesto nella classifica cannonieri in Italia giocando in una squadra retrocessa credo sia una buona cifra, è anche relativamente giovane). È una operazione molto intelligente.
Avevamo chiesto una accelerata al mercato della Fiorentina e finalmente c’è stata. Abbiamo chiuso Nzola, abbiamo chiuso il portiere Christensen (ne parleremo nel prossimo articolo) ed è molto vicino un altro attaccante. Agosto è ancora lungo e la Fiorentina vorrà essere protagonista.

Il campionato e il Playoff di Conference (contro Rapid Vienna o Debrecen) si stanno avvicinando ma i movimenti di mercato non termineranno di certo qui. E saremo pronti a commentare ogni singola mossa.