Se fosse in un film, Sarri ricoprirebbe il ruolo di Jean-Claude Van Damme nell'Accerchiato.
Il giorno dopo la finale di coppa Italia persa dalla Juve, la critica più feroce è esplosa nei confronti del toscano. Ho sentito persino parlare male di lui a livello personale: di come mastica mezza cicca di sigaretta a come e quando mette le dita al naso come riflesso compulsivo per scrollarsi la tensione di dosso.
L'hanno preso persino in giro per la risposta orgogliosa data sulle sue non vittorie, dove ha rivendicato le promozioni nelle serie minori come vittorie da esporre in bacheca. Nel suo modo di vedere e vivere il calcio, Sarri ha veramente merito in quelle promozioni come nell'aver portato l'Empoli a metà classifica o il Napoli ha fare il record di punti (da quando ne sono in palio tre), lottando da solo contro l'armata bianconera. Ma lasciamo ai suoi detrattori tutte queste critiche di bassa levatura, gente che probabilmente non sà cosa sia il calcio giocato, il profumo dell'erba e la difficoltà di effettuare 8 promozioni nelle serie inferiori. Di che stiamo a parlare, vedere per credere o vivere per credere.

Ma se vogliamo poi imputare a Sarri la sconfitta in due finali, quali la Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, allora dovremmo aprire un capitolo sulle due Supercoppe Italiane perse dalle Vedove Allegre (di Allegri), e in malo modo, ricordando che l'ultima Europa League (non le coppe nazionali) ha la firma proprio dell'allenatore pisano.
Spiace abbassarsi a questi livelli, ma vedere Maurizio al posto di un piccione qualsiasi ad essere preso di mira, detta a suo modo "mi girano le scatole". La mia difesa non è sul lato umano ma espressamente tecnico, perchè ad un maestro non si può imputare nulla. Se ha un'orchestra priva di una tuba e due fagotti, non lo si può far pesare di certo a lui. E allora la musica non sarà quella suonata e amata da Sarri. Ma lui non si tira indietro e suona lo stesso. La Juve gli ha messo a disposizione pochi strumenti in attacco e il solo CR7 non basta per dichiarare i bianconeri tra i più forti attacchi d'Europa!
E se ricordiamo il centrocampo degli anni passati ci vengono in mente Pirlo,Vidal, Marchisio,Pogba, Khedira più giovane e poi in avanti come vere punte Morata, Llorente, Mandzukic, Higuain...

Ecco ieri sera, Sarri ha nominato le assenze, ma non ce ne sono in realtà molte, se non una sola, quella che pesa di più che si chiama Gonzalo Higuain, sì, è un'assenza pesante in questo momento, soprattutto per una Juve assemblata con i lego colorati quest'anno. Le "assenze" si riferiscono all'argentino, detta in plurale perchè vale doppio, sia per il vuoto lasciato come prima punta e sia per l'intelligenza tattica acquisita che permette a Ronaldo di inserirsi centralmente quando l'altro scende a prendere palla e a liberare spazio.
Se poi dobbiamo fare un'analisi cinica: è vero che la Juve in queste due partite post lockdown ha segnato zero gol, ma è altrettanto vero che il tabellino gol subiti recita sempre zero. Ciò sta ad indicare che la squadra può solo migliorare, il possesso di palla c'è ma và reso letale. Il tecnico potrebbe inventarsi una mezz'ala sinistra più tecnica da affiancare a CR7, magari provando Alex Sandro o spostando Bentancur a sinistra per liberare Kedhira o Ramsey a destra. Insomma un pò d'inventiva ci sarebbe da attuare, ma l'allenatore sà benissimo che non è più il tempo per gli esperimenti, la Lazio in campionato è distante solo un punto.
La squadra torinese, in questo momento di forma e di scarsa efficacia non può passare il turno in Champions, ma i titoli più pesanti della stagione sono ancora in ballo e allora io aspetterei ancora un pochino per schiamazzare al ritorno di Allegri, manco avesse vinto una Champions League! Manco parlassimo di Guardiola o di Zidane per citarne alcuni un pelo più attendibili.
Aspettiamo i cavalli all'arrivo, diceva un certo allenatore da Livorno e poi tiriamo le somme. Il Tiro al Piccione non fa per me, chi sono io per giudicare un'orchestra che non ha ancora finito di suonare ?! Chi sono io per giudicare un allenatore che siede sulla panchina più prestigiosa d'Italia da quasi una stagione?! 
La verità sta sempre nel mezzo, cercare le colpe nel Mister vuol dire a mio avviso non capire di calcio, non me ne vogliano i più appassionati, i più autorevoli giornalisti e bloggheristi.

Il Presidente Agnelli è troppo intelligente per non sapere dove sono stati commessi degli errori e quindi noi juventini possiamo stare tranquilli, se la Juve dovesse fallire quest'anno, io sono pronto a scommettere che tra tre mesi troveremo ancora Sarri sulla panchina della Vecchia Signora, ma con una rosa più completa ai nastri di partenza. Andrea non sbaglia due volte, Paratici e Nedved lo sanno.