E' domenica mattina e si sentono suonare diverse campane, ma quelle suonate ieri sera a Firenze sono altrettanto numerose, in particolare, zona juventina.

Non è la Juve di Sarri quella scesa in campo al Franchi, non lo può essere ancora dato il poco tempo in cui l'allenatore toscano ha avuto a ranghi completi la rosa attuale, ma non è solo una questione di tattica o scuola calcio, bensì di tenuta fisica, di rosa adeguata e di giocatori assenti o in ritardo di condizione.

E' evidente che ieri sera il dato più allarmante sia la condizione fisica assai in ritardo, soprattuto confrontata con la scioltezza di gambe dei giocatori avversari. E' altrettanto evidente che per giocare un calcio aggressivo, dal pressing degli attaccanti come vorrebbe Sarri, la tenuta fisica è fondamentale e se pensiamo agli anni passati, ricordiamo una Juve che risparmiava energie attendendo le altre squadre a centrocampo. Una rosa non abituata a tali sforzi fisici e con allenamenti pesanti sulle gambe per sopperire a tale mancanza ha prodotto una Juve sarriana evaporata dopo nemmeno mezz'ora di partita.

Ma non è stata solo la condizione fisica a destare impressione ieri sera, ma i soliti problemi evidenziati negli anni precedenti di natura qualitativa, soprattutto del centrocampo. Le statistiche analizzate nel dopo partita sottolineano una mancanza di spessore a centrocampo, l'unico giocatore della Juventus a vincere 4 contrasti è stato Sami Khedira, solo contro lo strapotere quantitativo e qualitativo di Pulgar e Castrovilli che sono stati padroni del centrocampo. Matuidi ha corso tanto come al solito ma con poca qualità, senza nemmeno vincere un contrasto in tutta la partita. Pjanic ha palleggiato bene come sempre ma non ha contribuito nella sostanza a mettere la sua squadra in superiorità tecnica. E' vero che la Juve ha avuto maggior possesso palla, ma è stato sterile ed inefficace. Se la Juventus vuole competere in Italia e in Europa non può permettersi il centrocampo visto ieri sera. Allora salta all'occhio il piccolo miglioramento avuto con l'innesto di Bentancur, giocatore ancora poco preso in considerazione per quantità e qualità espressa come il lungo lancio millimetrico nel secondo tempo di 40-50 metri che pesca Cuadrado alle spalle della difesa viola, causando una delle poche occasioni pericolose dei torinesi. Alla Juve manca molto la presenza di Rabiot e di Ramsey, coloro che potrebbero far effettuare il salto di qualità e di concretezza in un reparto inefficiente.

Ma all'analisi tecnica della rosa si aggiunge un'analisi numerica e del mercato effettuato in estate che lascia qualche dubbio sull'operato della dirigenza juventina. Notare gli infortuni dei laterali di destra: Douglas Costa e De Sciglio. Paratici e Nedved sanno bene di avere in rosa due giocatori che ogni anno palesano problemi fisici che condizionano la stagione di un'intera squadra. A mio avviso arrangiare Cuadrado terzino sinistro è uno spreco, soprattutto se manca una valida alternativa a Douglas Costa, manca un acquisto nel reparto terzini, non si può perdonare il mancato rimpiazzo, soprattutto se cedi Spinazzola e non trattieni Pellegrini. Come non si può perdonare la mancata vendita di Dybala che non può ricoprire la posizione di esterno offensivo. Quindi dopo questa mia analisi numerica e di mercato, starei ben attento a vendere il polivalente e affidabile Marione Mandzukic che può essere un ottimo acquisto per questa squadra. Ieri sera abbiamo notato quanto Bernardeschi sia in ritardo di condizione e quanto Higuain in attacco abbia subito la forza fisica dei due centrali difensivi avversari che l'hanno avuta meglio. La squadra bianconera ha subito la portata aerea dei fiorentini che con il 63% dei duelli aerei vinti, hanno dimostrato quanto agli ospiti sia mancato l'impiego di Mandzukic come punta centrale. 

In conclusione, ieri la Juventus non è stata aggressiva e ci sono stati molti errori individuali che denotano un enorme ritardo di condizione fisica come scritto in precedenza, in attacco non è riuscita ad entrare in area di rigore e a tirare grazie all'enorme pressing e al lavoro di natura tattica effettuato dalla Fiorentina. E un'altro punto debole per la squadra di Sarri è stata la corsia di destra che non è mai stata pericolosa, sino all'entrata di Caudrado che ha vivacizzato quel settore di campo dove ha avuto il suo padrone nello scarto dell'Inter: Dalbert, autore di un'ottima partita che sarebbe divenuta epica se non avesse sbagliato il colpo di testa nel primo tempo, solo davanti all'ottimo Szczesny.

La Juventus ha molti problemi attualmente e sicuramente Sarri con il suo staff avrà molto da fare, nel frattempo ci possiamo consolare in vista di martedì con la sconfitta dell'Atletico Madrid in campionato. Ma come ben sappiamo, la Champions è un'altra storia e i bianconeri ci arrivano incerottati e senza gamba.