La Juventus è grande con le piccole e piccola con le grandi. 
Questa stagione, a parte qualche eccezione, ha dimostrato l'immaturita' di questa squadra contro compagini di medio-alto tasso tecnico. E così con il Napoli non riesce a segnare e perde la coppa Italia. Con il Milan non ripete gli stessi errori ma non ha la concentrazione per tutta la durata del Match. Dopo essersi portata in vantaggio per due volte, si guarda troppo allo specchio, smarrisce la distanza tra i reparti e allungando la squadra da campo libero al Milan per colpire con i suoi grandi contropiedisti. La fascia destra bianconera, che per 60 minuti ha contribuito nettamente al dominio, crolla fisicamente e psicologicamente dopo il rigore assegnato e trasformato dai padroni di casa. Hernandez, Rebic e Leao fanno quello che vogliono. Bernardeschi e Cuadrado spengono il motore e si nota eccessivamente. Nei tre gol rossoneri siglati in azione manovrato s'è sentita la pesante assenza di De Light nonostante Rugani per un'ora abbia fatto bene, ma in una partita del genere la differenza la fanno i campioni. L'olandese però non può essere di certo un alibi, preoccupa la tenuta psicologica della Juventus quando si trova ad affrontare squadre di livello. Su questo Sarri avrà molto da lavorare, stasera s'è persa una ghiotta occasione per dare una mazzata al campionato che rimane ancora clamorosamente aperto.

La squadra di Torino non può più sbagliare e aspettiamo il prossimo banco di prova che scioglierà ogni dubbio sullo stato di maturità. 
Nel frattempo si recuperano giocatori fondamentali come Dybala, De Light, Alex Sandro (pessimo rientro) e Chiellini. Tutto ancora può cambiare in positivo, attendiamo di vedere nelle prossime partite la reazione della Vecchia Signora.
È ora che la Juventus si comporti da grande squadra con le grandi, oppure collezionera' altre brutte figure. Agnelli è vigile e la Juve deve passare ancora la prova del 9.