Conte rispecchia lo spettacolo teatrale "Aspettando Godot". L'allenatore salentino è certamente, al netto della critica, tra i Top in Europa, anche se non ha ancora dimostrato nulla nelle competizioni che contano.
Una strana maledizione la sua, ogni grande Club che allena lo rende competitivo da subito, ma altrettanto velocemente diventa antipatico ai Presidenti perché chiede di spendere di più nell'acquisto di giocatori importanti per vincere presto dei titoli.
Dopo alcuni scoop di giornalisti sportivi pare che l'attuale proprietario interista abbia perso la pazienza con il Mister, la stessa pazienza che non ha lui nell'attendere il concretizzarsi di un progetto pluriennale. Abbiamo visto alla Juve come abbia sollecitato più volte la società ad aprire il portafoglio per giocatori di spessore, idem al Chelsea, e la risposta ottenuta è stata negativa o la porta d'uscita. Alla Vecchia Signora se avesse avuto meno ansie, avrebbe potuto allenare giocatori importanti. Oltre che a rivincere scudetti, sarebbe stato più competitivo nelle Coppe. 

La smania di primeggiare di Conte lo porta ad avere un rapporto conflittuale e altalenante con i Dirigenti. È vero che lui dà l'anima con i giocatori a disposizione che spesso non sono quelli richiesti, vedi Pirlo alla Juve, ma riesce poi a ottenere il meglio da tutti. Questa sua bravura lo porta a volere di più e tutto subito con i soldi degli altri. Un difetto questo, che dovrà con l'esperienza migliorare per ambire a traguardi più prestigiosi.
Sicuramente quest'anno si troverà a lottare per il secondo posto in campionato, una sconfitta per lui, ma per l'Inter motivo di soddisfazione, se non fosse che l'insoddisfatto è sempre Antonio. Chiede sempre di poter mangiare con i famosi 100 euro nei ristoranti migliori, così a quel momento si apre una frattura con la società che non riconosce l'utilità di avere un allenatore non aziendalista, ma per lo più ostile. 

Il Mister quest'anno ha avuto il merito di essere stato decisivo nell'acquisto di Lukaku, un vero portento. Di aver fatto giocare l'Inter un buon calcio fino a quando non ha perso per diverso tempo due pedine necessarie a Centrocampo come Sensi e Barella, due giovani che davano l'anima in campo oltre che alzare il livello tecnico tattico della squadra. E allora arriva Eriksen dal mercato di riparazione, non si capisce chi l'abbia voluto, ma non c'era di meglio. Prendere o lasciare. Il Centrocampo di ora è di medio livello con un Gagliardini troppo discontinuo per essere una valida alternativa ai titolari. Se poi Borja Valero risulta tra I migliori da impiegare, allora capiamo il disappunto del Mister, ma non condivido la sua smania, troppa, per tutti i gusti e i palati orientali. 
Sinceramente sarebbe un peccato veder tramontare il progetto Conte all'Inter dopo appena una stagione, ma la pazienza non è il piatto forte del Leccese e nemmeno dei suoi Datori di Lavoro.
Aspettiamo Godot...