Una stagione fantastica, una cavalcata pazzesca, un sogno che si concretizza…
Potremmo riassumere la stagione dell’Atalanta con queste poche parole, parole che fanno ben capire come la stagione passata sia stata magnifica e probabilmente irripetibile per la “Dea”.

A ottobre se qualcuno avesse chiesto ai tifosi bergamaschi cosa si aspettavano dalla stagione corrente, gli stessi avrebbero risposto: “Mah io credo che sarà una stagione come tante, solito piazzamento in centro-classifica”. Questa ipotesi era inizialmente avallata dai risultati deludenti conseguiti nelle prime partite che sembravano quasi il preludio dell’esonero di Gasperini, e invece…

02/10/2017, la data del risveglio. Alla settima giornata, proprio quando tutto sembrava orientato verso l’esonero di Gasperini, l’Atalanta vince con il Napoli. A questo punto Percassi decise di rimandare l’esonero sperando che la squadra piena d’entusiasmo riesca a cavalcare la cresta dell’onda. Mai scelta fu più azzeccata: i bergamaschi pareggiarono con la Fiorentina, vinsero con l’Inter e con La Roma, creando una serie di nove risultati utili consecutivi e fermandosi solo al cospetto della Juventus. Dopo la sconfitta però, la compagine del Gasp non si abbatté anzi, continuò a vincere fallendo di rado i Checkpoint. Tra i risultati utili spiccano in maggior modo il pareggio con il Milan, la vittoria sul Napoli al ritorno, i pareggi con Fiorentina, Roma e Juventus e nuovamente il pareggio con il Milan al ritorno.
Insomma una vera e propria cavalcata verso la gloria e verso l’Europa. La stagione si chiuderà con un quarto posto meritatissimo, il miglior piazzamento della sua storia e con il ritorno in Europa dopo ben ventisei anni.

Ma come sempre quando una delle squadre di medio-classifica ha un exploit e vive una stagione fantastica, spesso inizia e mostrare falle nel proprio sistema facendo ben capire come mai quella squadra non riesca mai a fare il salto definitivo avvicinandosi alle sette sorelle. Quella squadra ogni volta, vende i propri giocatori migliori e non li rimpiazza adeguatamente.

È successo con il Sassuolo quest’anno, è successo con il Palermo e con il Genoa in passato, e succederà sempre, ogni anno ci sarà una rivelazione del campionato che si avvicinerà alle posizioni più ambite della classifica e ogni estate successiva quella squadra venderà i propri migliori giocatori.
Quest’anno l’Atalanta si è superata cedendo due suoi pilastri già a gennaio; cedendo Gagliardini all’Inter, Caldara alla Juventus e cedendo inoltre uno dei suoi migliori portieri: Sportiello alla Fiorentina. Mentre poche settimane fa hanno ceduto Kessié al Milan e hanno ridato Grassi al Napoli per fine prestito.
In queste settimane invece i bergamaschi cederanno, con ogni probabilità, altri cinque elementi quali: il Papu Gomez, Freuler, Spinazzola, Conti e Petagna. Al momento quindi l’Atalanta ha già perso i suoi due migliori centrocampisti (Kessie e Gagliardini) e nelle prossime settimane perderà con ogni probabilità i suoi tre migliori difensori (Caldara, Spinazzola e Conti), il suo bomber oltre che capitano (Gomez) e due dei suoi migliori giovani (Petagna e Freuler). Insomma le big le big del nostro campionato stanno saccheggiando l’Atalanta che però è loro complice. Percassi infatti non ha posto veto su nessuna delle cessioni intascandosi i soldi e senza comprare nessuno per tappare i buchi. Ma come pensano di fare bene in Europa e in campionato l’anno prossimo?

Ancora una volta quindi, una medio-piccola si è dimostrata non pronta al salto definitivo confermando la propria “mentalità da provinciali”.
Da simpatizzante dell’Atalanta non posso far altro che sperare che Percassi rinforzi la squadra e che il Papu, i due difensori juventini e Petagna decidano di rimanere.