Salve cari lettori, purtroppo ho avuto molti imprevisti e non sono riuscito a pubblicare con costanza questa rubrica.
Nel frattempo sono successe molte cose in sede di mercato, casi spinosi sono stati sciolti, ci sono stati addii e dolci ritorni.
In questi giorni mi impegnerò a scrivere il maggior numero possibile di articoli, ovviamente non avranno lo stesso valore di due mesi fa, quando il mercato era ancora agli inizi e potevo muovermi con più libertà, ad oggi ci sono state decine di acquisti e cessioni, e si rischia di andarsi ad incastrare in situazioni problematiche.
Ho deciso che per il momento farò “il mercato a modo mio” delle squadre più importanti, se il tempo me lo consentirà proverò a farlo anche di tutte le altre. Ovviamente, visto che siamo a fine mercato, posso prendermi la libertà di “annullare” un acquisto o una cessione fatta dalla società che starò analizzando, questo perché gli articoli di questa rubrica si basano su cosa avrei fatto io, non sulla realtà.

Prendetelo come un tuffo nel passato, chiudete gli occhi e immaginate di essere tornati a giugno.
In questo appuntamento analizzerò il Torino.


Questa sarà una stagione davvero impegnativa per il Torino, la stagione in cui dovrà dimostrare se l’anno scorso c’è stato un exploit o è stato posto un mattoncino per costruire una piramide.
Il Toro in questo momento è impegnato a preparare il ritorno dei preliminari con i Wolves dopo che ha perso all’andata per 3-2, quindi non sappiamo se nella stagione che verrà sarà impegnato su tre fronti. Casomai riuscisse a passare il turno però, servirebbe una rosa bella ampia perché si sa, le trasferte dell’Europa League sono molto impegnative e servono sempre giocatori freschi da alternare in campionato. Io nel dubbio costruirò una rosa che riesca a giocare con serenità su tutti e tre i fronti e che riesca a confermarsi in lizza per un piazzamento europeo anche quest’anno. Visto che sarà un anno molto importante per il Toro, prevedo di partire con un bilancio in attivo di +25 milioni di euro messi a disposizione dal presidente Cairo. Le entrate per l’eventuale Europa League non le andrò a considerare. Andrò invece a conteggiare circa 1,5 milioni di euro ascrivendoli come incasso dagli sponsor.
Dunque partiamo con un bilancio in attivo di +26,5 milioni di euro.
Cominciamo!

PORTIERI
In questo reparto il Toro conta solo due elementi; Sirigu-Rosati.
Ora, contando che Sirigu ha 32 anni che Rosati 36 io credo che il Toro non sia così coperto. Sirigu non si discute, è un ottimo portiere e merita di fare il titolare, ma se casomai dovesse infortunarsi o stancarsi causa triplo impegno, non si può rischiare che giochi Rosati, che di certo non garantisce sicurezza assoluta. Serve un secondo affidabile e soprattutto giovane. Decido di evitare di spendere soldi e di aggregare in squadra il rientrante Vanja Milinkovic-Savic, dunque non condivido la scelta della società di mandarlo in prestito allo Standard Liegi. Il 22enne ha già dimostrato ottime qualità, inoltre ha la possibilità di racimolare qualche minuto in Europa, quindi aumenterebbe il suo bagaglio di esperienza. Oltre Vanja però abbiamo altri 3 rientranti dai prestiti che decido di vendere a titolo definitivo per far ingrassare il budget. Vendo Zanellati (rientrante dal Rezzato e ora in prestito al Gubbio) per 75.000 euro, Savini (rientrante dal Savoia e ora in prestito all’Albinoleffe) per 75.000 euro e Cucchiettti (rientrante dall’Alessandria e ora al Sudtirol) per 220.000 euro. Ichazo si è svincolato, purtroppo non riesco a fargli cambiare idea e quindi non potrò guadagnare niente da lui. Vendo il 22enne Andrea Zaccagno di ritorno dal Vibonese per 0,5 milioni di euro. A questo punto avremo: Sirigu-Vanja-Rosati.
Il bilancio sarà in attivo di + 27.370 milioni di euro; passiamo ai difensori.

DIFENSORI CENTRALI
Si annoverano: Izzo-N’koulou-Lyanco-Bonifazi-Djidji-Bremer-Buongiorno-Singo.
Qui dobbiamo fare qualche operazione non per puntellare il reparto, ma per migliorarlo. Il Toro gioca con la difesa a tre e i titolari sono Izzo-N’koulou-Bremer. Diciamo che per quanto riguarda i titolari il Toro è messo abbastanza bene. Lyanco e Bonifazi sono ritornati dai presti rispettivamente a Bologna e SPAl, a mio modo di vedere hanno fatto entrambi un’ottima stagione, soprattutto Lyanco, dunque decido di tenerli in rosa come riserve. Anche Buongiorno è un rientrante (prestito al Carpi), ma per me non è un giocatore da tenere, lo stesso vale per Singo che nonostante abbia offerto buone prestazioni in primavera decido di vendere. Conto di guadagnare complessivamente 1 milioni di euro e li vado a vendere. La società ha riscattato Djidji per 4,5 milioni di euro nonostante il suo valore sia sceso ad appena mezzo milione e nonostante in 17 presenze non abbia dimostrato granché. Io non lo avrei riscattato, dunque al mio bilancio non tolgo i 4,5 milioni e lo lascio tornare al suo club. Adesso è giunto il momento di dare un occhio ai rientranti dai vari prestiti che io vado -ovviamente- a vendere. Stavolta sono solo due: Feringra e Carlao. In totale conto di guadagnarci 800.000 euro, ma poiché Carlao ha deciso di svincolarsi ne incasso solo 500.000. Inoltre va citato il ritiro di Emiliano Moretti. A questo punto il reparto sarebbe: Izzo-N’Koulou-Bremer-Lyanco-Bonifazi.
E il bilancio sarebbe in attivo di + 28.870 milioni di euro. Ci servono almeno due giocatori. Sto cercando un giocatore con una discreta esperienza internazionale che possa scalzare Bremer dai titolari e un giocatore pronto, ma senza pretese. Trovo il primo in Joao Miranda che ha rescisso con l’Inter e ha firmato con il Jiangsu Suning, io mi sarei inserito e mi sarei accordato con lui offrendogli un posto da titolare e la possibilità di giocare l’Europa League. Il suo acquisto avrebbe avuto impatto zero sul bilancio. Per quanto riguarda il secondo giocatore, vado a prendere Federico Ceccherini dalla Fiorentina, cerco di prenderlo per massimo 4 milioni di euro. A questo punto con il bilancio in attivo di +24.870 milioni di euro e avremo il reparto composto da: Izzo-Bremer-N’Koulou-Miranda-Ceccherini-Lyanco-Bonifazi.
Un reparto niente male composto da giovani promettenti che possono avere la possibilità di fare esperienza in Europa, ma anche da giocatori esperti pronti a guidarli. Possiamo passare ai terzini destri.

TERZINI DESTRI
Qui il Toro ha: De Silvestri-Ola Aina.
Il secondo è stato riscattato per 10 milioni di euro dal Chelsea, per me 10 milioni sono troppi e a malincuore lo lascio tornare in Inghilterra, quindi non andrò a togliere i 10 milioni dal bilancio. De Silvestri invece è un ottimo giocatore e può tranquillamente fare la riserva. Prima di andare a svelare il titolare che ho scelto andiamo a vendere i rientranti dai prestiti. Vendo Carissoni (di ritorno dalla Carrarese e ora al Lecco) per 100.000 euro e vendo Fiordaliso (rientrante dal Teramo e oggi al Venezia) per 200.000 euro. Adesso con il bilancio in attivo di +29.170 milioni di euro e con in rosa solo De Silvestri, andiamo a prendere un titolare affidabile. Spendo 10 milioni pagabili in due tranche e mi assicuro Bereszynski dalla Sampdoria. Al bilancio vado a sottrarre la prima tranche, dunque sarà in attivo di +24.170 milioni di euro. In rosa avremo: Bereszynski-De Silvestri.
Il primo è un ottimo giocatore che ha mostrato tante qualità nello scorso campionato, il secondo è una sicurezza pronta ad intervenire casomai ci fossero falle da tappare.
Ora si va a sinistra.

TERZINI SINISTRI
Qui il Toro ha solo Ansaldi, per me è un ottimo titolare e può tranquillamente restare, dunque pago 2,5 milioni di euro all’Inter e me lo assicuro del tutto. Per un vice vado a guardare in casa Cagliari e prendo Cacciatore per 1 milioni di euro, l’ex chievo tra l’altro è un jolly che può fare tutti i ruoli della difesa. Per quanto riguarda gli introiti aggiungo al bilancio i 2 milioni di euro intascati dal riscatto di Avelar, cedo Owevale (di ritorno dal Chieti) per 50.000 euro, Giraudo (di ritorno dalla Ternana e oggi fuori rosa nel Torino) per 150.000 euro e Procopio (di ritorno dalla Reggina e oggi al Lecco) per 100.000 euro. A questo punto avremo il bilancio in attivo di +22.970 milioni di euro (contando anche i 3,5 milioni spesi per il reparto) e il reparto composto da: Ansaldi-Cacciatore. Il primo sarà il titolare indiscusso, il secondo potrà giocare all’occorrenza o giocare a destra o in mezzo casomai ce ne fosse bisogno.
Passiamo al centrocampo.

CENTROCAMPISTI
Nel fulcro del gioco il Torino può contare su: Rincon-Meitè-Baselli-Lukic-Gustafson.
A me non sembra un reparto molto affidabile, salvo i primi tre membri. Calcolando che ci sono due posti nella formazione e che Ansaldi può eventualmente giocare in mezzo, le uscite dovranno essere rimpiazzate numericamente dalle entrate, ma non dobbiamo svenarci. Quindi dico sì ad aprire il portafoglio per un giocatore che possa farci fare il salto di qualità, ma dico no a svenarci inseguendo sogni e miraggi. Prima però dobbiamo dare sostanza al bilancio, perché 22 milioni sono un po' pochini per lavorare con tranquillità. Prima di intaccare i titolari guardo agli eventuali riscatti e ai 6 rientranti dai prestiti. Aggiungo al bilancio i 6,5 milioni di euro che il Besiktas ha versato per Adem Ljajic, ora tocca ai ritorni. Vendo Piccoli (ieri e oggi al Giana Erminio) per 100.000 euro, Rossetti (di ritorno dal Renate, oggi all’Avellino) per 100.000 euro, D’Alena (di ritorno dal Renate, oggi all’Imolese) per 75.000 euro, Segre (di ritorno dal Venezia e oggi al Chievo) per 0,5 milioni di euro e Oukhadda (di ritorno dall’Albissola, oggi al Siena) per 100.000 euro. Tutti i giocatori citati (tranne Adem ovviamente) nella realtà sono andati via in prestito.
Passando alla rosa dei titolari, decido di privarmi di Lukic e Gustafson. Non sono ottimi rincalzi a mio modo di vedere, si può decisamente fare di più. Guadagno 5 milioni di euro da Lukic e 1 milioni di euro dalla vendita di Gustafson. Adesso con il bilancio in attivo di +36.345 milioni di euro, ci serve un titolare e un buon rincalzo. Per quanto riguarda il primo, avrei provato ad assicurarmi Mateo Kovacic prima che venisse ceduto al Chelsea. Decido di investire pesantemente su di lui, per equilibrare il fatto che nella realtà è stato ceduto per 45 milioni ai Bues, decido di prenderlo per la stessa cifra, ma mi riservo di non prenderlo con le stesse modalità. Offro al Real 40 milioni pagabili in due tranche, più 5 milioni di bonus in caso di qualificazione alla prossima Europa League. Ora molti di voi si staranno chiedendo “e perché mai Kovacic dovrebbe venire al Toro per giocare l’Europa League?” Beh innanzitutto visto che avrei fatto di tutto per prenderlo la prima possibile, sarei stato probabilmente l’unico offerente, calcolando che il Real Madrid non lo voleva, l’Inter (che lui desiderava) non l’ha voluto, che ha nostalgia dell’Italia e calcolando che aveva voglia di una nuova esperienza dopo le tre Champions vinte con il Real…e poi da un punto si deve ripartire! Torino è la piazza giusta per rilanciarsi. Ora ci serve un buon panchinaro, opto per Denis Suarez del Barcellona (oggi al Celta Vigo), a giugno mi sarei mosso per assicurarmelo in prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. Non sarà titolare ma sarà un’ottima carta da usare durante la stagione. Dunque al bilancio attuale andiamo a sottrarre la prima tranche da venti milioni di euro per Kovacic, quindi il bilancio sarà in attivo di +16.345 milioni di euro, il reparto sarebbe così strutturato: Rincon-Baselli-Meité-Kovacic-Denis Suarez.
Avremmo il giusto mix di esperienza e qualità per affrontare tre competizioni.
Andiamo all’attacco (letteralmente).

ATTACCANTI
Il Toro conta: Berenguer-Falque-Belotti-Zaza-Parigini-Edera-Militico.
Devo dire che il reparto è già abbastanza buono, sia che Mazzarri decida di usare il 3-5-2 sia che decida di schierare un 3-4-3. Io penso che la formazione titolare sarà un 3-4-3, ma visto che tutte e tre le ali destre (Falque, Parigini e Edera) sono infortunate, all’inizio si giocherà con due punte. Mi serve un buon giocatore che possa giocare sia in coppia con Zaza, sia giocare a destra in un attacco a tre. Ovviamente devo prima liberare degli slot. Belotti e Zaza non si toccano, lo stesso vale per Berenguer e Falque. Restano Parigini, il rientrante Edera e Militico (giocatore della primavera). Devo decidere chi tenere tra Parigini e Edera, opto per il primo, vado a privarmi inoltre di Militico per non meno di 2 milioni di euro, per quanto riguarda Edera conto ugualmente di incassare 2 milioni di euro. Adesso prima di andare a cedere i rientranti dai prestiti dobbiamo sottrarre i 12 milioni di euro da pagare al Valencia per Zaza e aggiungere i 15 del riscatto di Niang da parte del Rennes.

Bene, ora passiamo ai ritorni.
Cedo Buaka (di ritorno dalla Sangiustese, oggi fuori rosa al Torino) per 100.000 euro, Berardi (di ritorno dal Monopoli e oggi alla Vibonese) per 200.000 euro, De Luca (di ritorno dall’Alessandria, oggi alla Virtus Entella) per 300.000 euro, Butic ( di ritorno dall’Arezzo e oggi al Cesena) per 250.000 euro, Boye ( di ritorno dall’AEK Atene e oggi al Reading) per 3 milioni di euro e Damascan (oggi al Fortuna Sittard) per 1,5 milioni di euro. Tutti questi giocatori nella realtà sono stati ceduti in prestito. A questo punto avremo il bilancio in attivo di +28.695 milioni di euro. Decido di investire 25 milioni di euro su Matteo Politano dell’Inter, aggiungo inoltre circa 10 milioni di euro di bonus di cui 4 per l’eventuale piazzamento europeo e 6 legati alle prestazioni di Politano, in questo modo sarebbero 35 milioni e l’inter rientrerebbe dei 30 investiti per strapparlo al Sassuolo. A questo punto decido di prendere anche un’ala sinistra, io avrei tesserato Yacine Brahimi che si era svincolato dal Porto (il 23 luglio è stato ingaggiato da un altro club) diciamo che 13 reti in 48 presenze sono un buon biglietto da visita, ovviamente uso i 3,5 rimasti come commissione per gli agenti. A questo punto il bilancio sarebbe in attivo di +0.195.000 euro e il reparto sarebbe composto da: Belotti-Zaza-Parigini-Falque-Berenguer-Politano-Brahimi. Dove Parigini è un jolly che può giocare su entrambe le fasce.

 

A questo punto la formazione titolare sarebbe:
3-4-3
Sirigu-Izzo- Miranda-N’Koulou-Ansaldi-Kovacic-Baselli- BereszynskI-Brahimi-Belotti-Politano
All’occorrenza:
3-5-2
Sirigu-Izzo-Miranda-N’Koulou-Ansaldi-Rincon-Kovacic-Baselli-Bereszynski-Belotti-Politano


A mio modo di vedere questa sarebbe stata un rosa niente male, capace di poter andare avanti e onorare al meglio l’impegno europeo e la Coppa Italia, oltre che confermarsi in lizza per un piazzamento europeo anche per questa stagione.
La formazione titolare avrebbe avuto giocatori esperti e già abituati a grandi palcoscenici come Sirigu, Miranda, Kovacic, Brahimi e Politano, giocatori abituati alla serie A come i già citati Miranda, Politano, Kovacic.
Insomma, per quanto mi riguarda questo Toro sarebbe arrivato 5°-6°.

Fatemi sapere la vostra, se pensate ci siano errori fatemeli notare così da verificarli insieme e se vi va esprimete un parere su questa eventuale rosa e sugli eventuali acquisti.
Come vi ho detto nei primi righi cercherò di scrivere il più possibile, anche il prossimo articolo sarà dedicato ad una big o semi-big del nostro calcio, alla prossima!