Bentornati nella mia rubrica cari lettori. Il campionato è finito da un po', ma le menti sono ancora tese e gli animi ancora caldi, probabilmente c’è già chi sta pianificando la prossima stagione, e chi invece non ha fretta. In questa tipologia di articoli analizzo le rose delle varie squadre e provo a costruirle sulla base di cosa farei io se mi trovassi in quella situazione; indubbiamente non sono un direttore sportivo e posso sbagliare, ciononostante mi diverto a ipotizzare come potrebbero migliorare i vari club, e no, questo non è sterile fantamercato, ma qualcosa di più. Godetevi l’articolo cari lettori, se vi va potete esprimere la vostra opinione nei commenti e/o farmi notare eventuali errori o presunti tali. Oggi analizzerò l’Atalanta.

Che dire dell’Atalanta, stagione semplicemente meravigliosa. A inizio stagione, quando l’Atalanta fece harakiri uscendo prematuramente dall’Europa League, nessuno avrebbe mai pensato che a maggio, dando un occhio alla classifica, una piccola bandiera nerazzurra bergamasca svettasse dal terzo posto. La stagione è stata semplicemente unica: 69 punti (+9 rispetto allo scorso anno), 20 vittorie e solo 9 sconfitte, con la differenza reti pari a +39: numeri da paura, ma migliorabili. Ed è per questo che siamo qui, per cercare di migliorare sempre le squadre che ci troviamo ad analizzare, inoltre quest’anno c’è anche la Champions da giocare, la rosa va ritoccata, ma non troppo. Mettiamoci al lavoro, diamo inizio alla rubrica estiva!

Iniziamo a stilare il bilancio con cui vogliamo partire: innanzitutto dobbiamo calcolare il -32,40 milioni della scorsa campagna trasferimenti che io, essendo uno che se le va a cercare, vorrei cercare di sanare o quanto meno ridurre il passivo, quindi dobbiamo tenerne conto nel nostro bilancio. Bilancio a cui andremo ad aggiungere i circa 50 milioni di euro ottenuti dall’ingresso in Champions League, i circa 10 milioni ottenuti dai ricavi dello stadio di proprietà, i 16,8 milioni ottenuti per aver conseguito il terzo posto in campionato e circa 6 milioni dagli sponsor. Partiamo con un bilancio in attivo di +50,4 milioni di euro (contando anche il bilancio della scorsa campagna investimenti), iniziamo ad analizzare la squadra reparto per reparto, partiamo dalla porta.

PORTIERI

Eccoci qua con il primo dei reparti che andremo ad analizzare, senza perderci in chiacchiere partiamo subito; l'Atalanta ha:

Berisha-Gollini-Rossi

Un giocatore affermato, un giovane in rampa di lancio e un terzo portiere non pretenzioso. Io resterei così, insomma abbiamo due ottimi portieri e non credo ci sia bisogno di cambiarli. Ora però abbiamo diversi giocatori di ritorno dai prestiti, quali: Mazzini dalla Carrarese, Sportiello dal Frosinone, Santopadre dalla Paganese, Radunovic dalla Cremonese, Turrin dall’Imolese e Agazzi dal Livorno. Ovviamente non ci importa di loro in questo momento, ma ci importa solo del ricavo delle loro vendite visto che siamo manager spietati, dunque piazziamo Mazzini per 75mila euro, Sportiello per 7 milioni di euro, Santopadre per 75mila euro, Radunovic per un milione di euro, Turrin per 100mila euro e Agazzi per 600mila euro. A questo punto avremo il bilancio in attivo di +59,250 milioni di euro e il reparto della scorsa stagione che è stato confermato in toto. Avanziamo!

TERZINI DESTRI

Ora analizziamo i laterali destri bassi, un reparto molto importante per la compagine di Gasperini tant’è che da questa fascia sono arrivate ben 9 reti in campionato (4 di Castagne e 5 di Hateboer). Io francamente mi sento al sicuro con Castagne-Hateboer, sono due giocatori molto forti e penso che anche quest’anno possano fare bene, quindi a meno che non ci siano lamentele da parte loro io resterei così.  Ricordiamoci che la squadra è già molto forte, quindi non va smantellata ma puntellata dove possibile. È il momento di vedere cosa fare con gli esuberi che sono rientrati dai prestiti: Messina dalla Viterbese, Almici dall’Hellas Verona, Christian Mora dalla Pro Patria, Pugliese dalla Cavese, Tentoni dall’Alessandria e Mattiello dal Bologna. Ovviamente questi giocatori non rientrano nei nostri piani dunque andremo a cedere: Messina per 125mila euro, Almici per 700mila euro, Mora per 200mila euro, Pugliese per 200mila euro, Tentoni per 200mila euro. A questo punto andrei a citare Mattiello, l'unico giocatore sopra la media dei citati, ma visto che non c'è spazio per lui decido di prestarlo per mantenere il controllo sul suo cartellino. Dopo queste operazioni avremo il bilancio in attivo di +60.675 milioni di euro e anche stavolta il reparto della scorsa stagione è stato confermato, passiamo ai difensori centrali.

DIFENSORI CENTRALI

Qui c’è da lavorare un po'. Come tutti sappiamo il reparto arretrato è uno dei punti forti dell’Atalanta degli ultimi anni e il mister Gasperini ha lavorato molto sugli interpreti, tant’è che diversi giocatori della scuola bergamasca sono approdati in lidi prestigiosi come Caldara, Bastoni e Conti. In questo momento il reparto arretrato conta:

Mancini-Toloi-Palomino-Ibanez-Varnier-Masiello-Djimsiti

Mancini è il nuovo talentino plasmato da Gasperini e ha fatto vedere molte cose buone, tanto da essersi meritato la convocazione in Nazionale maggiore. Molte squadre italiane e estere sono interessate al giocatore, la Roma pare essersi spinta ad offrire anche 30 milioni di euro (compresi i bonus), ma per me Mancini deve restare ed essere il fulcro della difesa anche l’anno prossimo, dunque non lo cedo. Ora però voglio comunque fare un salto di qualità, devo decidere chi cedere tra Palomino e Toloi, gli altri due difensori abbastanza ricercati della Dea. Entrambi sono importanti, ma vado a cedere Toloi. Ho deciso di cederlo perché ha smesso di essere titolare dal 3 marzo 2019 (Atalanta 3-1 Fiorentina) causa infortunio. Dunque nella fase clou della stagione, ovvero la fase in cui l'Atalanta si è guadagnata la qualificazione in Champions, il suo apporto è mancato per cause maggiori. Indi per cui Palomino è stato colui che, al fianco di Masiello e Mancini, ha dato un notevole apporto, dunque in conclusione: Toloi non è indispensabile come lo era un anno fa e io lo vado a cedere per 14 milioni di euro. Oltre lui vado a cedere anche Ibanez poiché non lo considero funzionale al progetto (conto di guadagnarci 3,5 milioni di euro) e Djimsiti per lo stesso motivo (conto di incassare due milioni di euro). Inoltre vado ad esercitare il riscatto per Varnier, dunque se ne vanno via 5 milioni di euro. A questo punto il reparto conta: Mancini-Palomino-Masiello-Varnier. Vado a coprire i buchi creatisi, come sostituto di Toloi prendo Acerbi dalla Lazio e lo vado a pagare 20 milioni di euro. Poi vado a comprare Danilo D'Ambrosio dall'Inter per 7 milioni di euro visto che nella difesa a tre ha dimostrato di saper giocare molto bene. Per concludere decido di promuovere in prima squadra uno dei talentini artefici dello scudetto primavera di quest'anno, il diciottenne Rodrigo Guth, poiché lo reputo pronto per incominciare pian piano a farsi avanti nei palcoscenici più altisonanti. Ora è arrivato il momento di occuparci dei rientri, i quali sono: Gatti dal Monopoli, Kresic dal Carpi, Boffelli dalla Pro Patria, Cason dal Francavilla, Suagher dal Carpi e Milesi dalla Pro Vercelli. Vado a cedere Gatti per 100mila euro, Kresic per 300mila euro, Boffelli per 100mila euro, Cason per 100mila euro e Milesi per 200mila euro. L'unico che decido di mandare in prestito è Suagher poiché è molto promettente. A questo punto avremo il bilancio in attivo di + 34,475 milioni di euro e un reparto così composto: Mancini-Acerbi-Palomino-Masiello-Varnier-D’Ambrosio-Guth.

TERZINI SINISTRI

A sinistra l'Atalanta non conta lo stesso bagaglio della corsia opposta: solo tre reti, tutte messe a segno da Robin Gosens, mentre Reca non ha portato molto in dote anche se in effetti ha giocato molto poco. Opto per andare a cedere Reca il quale si è svalutato, quindi non vale più i 4 milioni di euro investiti per acquistarlo, dunque conto di guadagnarci 3,5 milioni di euro. Pare che l’Hellas Verona sia piuttosto interessato, lo cedo molto volentieri. D’altro canto decido di confermare Gosens perché è molto buono. A questo punto dobbiamo (ancora una volta) occuparci dei rientri dai prestiti che sono Eguelfi dal Livorno e Asmah dal Senica. Cedo il secondo per 200mila euro e decido di mandare in prestito il promettente Eguelfi. A questo punto decido di investire su un giocatore piuttosto importante, investo ben 25 milioni di euro, ma mi porto a casa Theo Hernandez dal Real Madrid. Il giocatore ventunenne è di ritorno dal prestito alla Real Sociedad e non rientra nei piani dei blancos dunque metto sul piatto 25 milioni per assicurarmelo (il Real aveva speso 24 milioni per strapparlo all'Atletico Madrid). A questo punto con il bilancio in attivo di +9.675 milioni di euro e un reparto composto da Hernandez-Gosens passiamo al centrocampo.

CENTROCAMPISTI

Eccolo, il reparto cardine di tutte le squadre che si rispettino, il reparto che fa da collante tra difesa e attacco e a cui spetta il compito di fare da schermo in fase difensiva e accompagnare gli attaccanti in fase offensiva. In questo reparto i bergamaschi hanno:

De Roon-Freuler-Pasalic-Pessina-Ilicic

Innanzitutto punto a rinnovare il prestito di Pasalic (senza il rinnovo egli tornerebbe al Chelsea ma io lo considero importante per l’economia della squadra). Confermo De Roon, Freuler e Ilicic, ma vado a cedere Pessina contando di incassare 3 milioni di euro. Adesso ho bisogno di un titolare di fiducia, un centrocampista giovane per fare numero e un vice di Ilicic (il quale gioca da trequartista quindi più avanzato dei sopracitati compagni). Per il primo ruolo vado a comprare Vecino dall'Inter e lo pago 23 milioni di euro divisi in due tranche, una la pago subito e la seconda l'anno prossimo. Per il secondo ruolo mi prendo il giovane canterano interista Emmers e me lo prendo in prestito, ho tentato di comprarlo perché è molto promettente, ma l’Inter non ne vuole sapere di venderlo a titolo definitivo, quindi mi accontento del prestito secco. Per il ruolo di vice Ilicic vado a comprare Saponara dalla Fiorentina e conto di pagarlo 12 milioni di euro. Adesso andiamo ad analizzare in ritorni dai prestiti: Nicolas La Vigna dal Pontedera, Schmidt dal Nagoya Grampus, Lunetta dal Sudtirol, Badjie dal Rimini, Latte Lath dalla Carrarese, Carraro dal Perugia, Cabezas dall'Emelfc, D'Alessandro dall'Udinese, Ranieri dall'Imolese, Melegoni dal Pescara, Tulissi dalla Reggina e Haas dal Palermo. Vado a cedere Nicolas La Vigna per 200mila euro, Schmidt per 1,5 milioni di euro, Lunetta per 200mila euro, Badjie per 100mila euro, Latte Lath per 300mila euro, Carraro per un milione di euro, Cabezas per un milione di euro, D'Alessandro per 4 milioni di euro, Ranieri per 150mila euro, Tulissi per 225mila euro, Haas per 3 milioni di euro. Decido invece di mantenere il controllo sul cartellino del giovane Melegoni e di mandarlo in prestito. A questo punto avremo il bilancio in passivo di -2.150 milioni di euro. Il reparto sarebbe così composto: Freuler-De Roon-Vecino-Pasalic-Emmers- Ilicic-Saponara.

ATTACCANTI

Eccoci all’ultimo reparto da analizzare e forse il più importante visto che nel calcio vince chi segna un gol in più tra le due squadre, per dirlo terra terra insomma. In questo reparto i bergamaschi hanno:

Zapata-Gomez-Barrow

Io li confermo tutti e tre, Zapata è il nostro bomber, Gomez è un uomo spogliatoio, simbolo della nostra squadra oltre che capitano. Barrow è un giovane molto interessante e sono già due anni che è nel giro della prima squadra, avrà molto più spazio con la Champions. Io comunque prenderei un giocatore di esperienza da mettere lì davanti, ma prima valutiamo i rientri dai prestiti. Eccoli: Parigi dalla Paganese, Tumminello dal Lecce, Monachello dal Pescara, Vido dal Perugia, Mazzocchi dal Sudtirol. Li vado a cedere tutti tranne Vido e Tumminello che vado a prestare. Conto di incassare 100mila euro da Parigi, 600mila euro da Monachello, 200mila euro da Mazzocchi. A questo punto ci troviamo con un bilancio in passivo di -1.250 milioni di euro. A questo punto il giocatore esperto che andremo a prendere è Edin Dzeko in uscita dalla Roma e conto di pagarlo 15 milioni di euro, la Roma ne chiede 20, ma conto di chiudere a 15 visto che il giocatore è scontento e ansioso di lasciare la capitale. Dzeko ha 33 anni dunque non pretende un ruolo da assoluto protagonista, l'Atalanta è la squadra che fa per lui, gioca tre competizioni dunque un po' di spazio per lui ci sarà, ma non deve aspettarsi di partire titolare. La coppia d’attacco primaria sarà Zapata-Gomez, ma penso che con tutte le partite stagionali, Edin non ne farà un dramma. A questo punto ci troveremmo con: Dzeko-Barrow-Zapata-Gomez e il bilancio in passivo di: -16.250 milioni di euro.

A questo punto la formazione titolare sarebbe:

3-4-1-2 - Gollini-Mancini-Acerbi-D’Ambrosio-Hernandez-Freuler-Vecino-Hateboer-Ilicic-Zapata-Gomez

RISERVE:

Berisha-Rossi-Gosens-Castagne-De Roon-Pasalic-Emmers-Saponara-Barrow-Dzeko

Sono 21 giocatori, per alcuni potrebbero essere pochi per tre competizioni, ma certe volte l'abbondanza non è qualcosa di così positivo. Gasperini preferisce avere pochi giocatori ma buoni e adatti al suo gioco. Secondo me questa rosa potrebbe nuovamente qualificarsi alla Champions League, arrivare in fondo alla Coppa Italia e quanto meno provare a superare i gironi di Champions, anche se visto che è in quarta fascia, la vedo dura in ogni caso. È vero che il mercato si chiuderebbe in passivo, ma dovete calcolare che abbiamo dovuto sanare il passivo dei -32,4 milioni di euro dell’anno scorso, calcolando che quest’anno potremmo chiudere con -16,250 credo che un miglioramento ci sia stato. Spero di aver svolto un buon lavoro, ma vi ricordo ancora una volta che non sto dicendo che l'Atalanta deve comprare questi giocatori, ma vi offro il mio punto di vista ovvero cosa farei se fossi dirigente dei bergamaschi, ma non lo sono e dunque posso tranquillamente sbagliare, se non vi trovate in qualcosa fatemelo sapere nello spazio apposito qui sotto, ciao e alla prossima!