È calato il sipario sulla stagione 2020/2021 e un altro campionato è stato archiviato, un campionato che ha visto l’Inter tornare al trionfo e le altre big del nostro campionato lottare per i piazzamenti europei fino all’ultima giornata.
Come ogni anno finito il campionato iniziano i tormentoni di mercato, i passaparola e le soffiate estive; come ogni anno ritorna la mia rubrica dedicata al mercato. Vi ricordo che “il mercato a modo mio” è una rubrica nella quale mi calo nei panni dei dirigenti delle squadre che andrò via via ad analizzare per fiondarmi sul mercato e mostrarvi cosa farei io se fossi nei loro panni, ciononostante non è totalmente fantasiosa, poiché io cerco di attenermi sempre alla realtà, non faccio operazioni impossibili e giustifico ogni singolo movimento. Inoltre cerco di restare fedele alla cultura del club e ai reali valori di mercato dei giocatori, nonché alla fattibilità delle operazioni. Quanto alle valutazioni dei giocatori mi baso principalmente sulle valutazioni di Transfermarkt, ma può capitare che a volte le modifichi leggermente, perché Transfermarkt basa le valutazioni su un mercato ideale, ma sappiamo bene che nel mondo del calcio i prezzi spesso e volentieri non corrispondono al reale valore e sono influenzati anche dalla richiesta sul mercato, dalla stagione fatta con il rispettivo club, dall’età e dulcis in fundo sono influenzati anche dal particolare periodo che stiamo vivendo a causa della pandemia. Inoltre vi avviso che i dati statistici che mi vedrete scrivere per alcuni dei giocatori, sono tutti presi da Opta.  Non mi perdo in ulteriori spiegazioni e vi auguro buona lettura, oggi la squadra che analizzerò è l’Udinese.

I friulani hanno disputato tutto sommato un buon campionato in linea con le aspettative, chiudendo al 14esimo posto con 40 punti, leggermente in calo rispetto all’annata precedente (13esimo posto con 45 punti), ma giocando un campionato decisamente equilibrato con 18 punti conquistati nel girone di andata e 22 nel girone di ritorno, insomma una stagione da Udinese, senza infamia e senza lode. Per me in questa sessione di mercato l’Udinese deve cercare di trattenere i suoi gioielli e di puntellare leggermente una rosa a mio modo di vedere già buona. Deve saper sfruttare le occasioni di mercato e lavorare sui prestiti per migliorare la rosa e puntare a un dignitoso nono/decimo posto che certificherebbe una crescita enorme. Per questo ho deciso di stanziare per il mercato 10 milioni di euro. Una cifra assolutamente in linea con le strategie dell’Udinese, considerando anche che lo scorso bilancio ha fatto segnare un +21 milioni di attivo, grazie a una campagna acquisti molto oculata. Inoltra considerando anche che l’Udinese ha uno dei monti ingaggi più bassi della Serie A (17° posto con 31 milioni netti), le restrizioni per l’epidemia non devono aver creato danni così grandi come quelli causati ad altri club. Direi che è finalmente giunto il momento di cominciare.

PORTIERI
Musso-Scuffet-Gasparini
Come ogni volta comincio la mia analisi dagli estremi difensori. Dire che l’Udinese qui è messa bene è dire poco, visto che vanta uno dei prospetti più forti di tutto il campionato. Molte saranno le sirene di mercato che suoneranno per il giovane argentino, ma io farei di tutto per trattenerlo almeno un altro anno convincendolo della bontà del progetto. Tra l’altro sono anche abbastanza sicuro che resterà all’Udinese, visto che tutti i top club italiani, salvo forse la Roma, non hanno bisogno di un titolare in porta, così come in molti top club europei. Quanto a Scuffet, l’ex meteora del calcio italiano che qualche anno fa sembrava sarebbe stato l’erede di Buffon, lo terrei come secondo, ha ancora 25 anni e per me con un ulteriore anno di rodaggio potrebbe diventare il titolare in vista della futura partenza di Musso, ovviamente bisogna rinnovargli il contratto perché attualmente è in scadenza nel 2022. Per il terzo portiere non faccio problemi, cedo Gasparini in prestito e lo sostituisco con il neo acquisto Padelli, da poco svincolatosi con l’Inter. Non segnalo grandi movimenti per quanto riguarda i giocatori di ritorno dai prestiti, quindi passiamo ai difensori con un bilancio in attivo di +10 milioni di euro.
Musso-Scuffet-Padelli

DIFENSORI CENTRALI
Bonifazi – Samir – Nuytinck - Becao - De Maio - Prodl
Qui qualche movimento va fatto, per me il reparto presenta degli ottimi giocatori per una squadra come l’Udinese e non credo bisogni fare troppi movimenti. Innanzitutto va ricordato che l’Udinese ha un reparto costruito per una difesa a tre e io vorrei mantenere questa impostazione tattica, quindi manterrei sei giocatori in rosa, di questi sei giocatori io vorrei mantenerne 5 e sostituirne uno con un profilo esperto e che dia sicurezza alla squadra, ma andiamo con ordine. Prima di ogni cosa c’è un riscatto da pagare, perché Bonifazi è in prestito dalla Spal e servono 7 milioni per assicurarselo. Per me ha fatto un’ottima stagione e si è meritato la riconferma come titolare dell’Udinese del presente e del futuro quindi esercito l’opzione di riscatto. I contratti, salvo quello di De Maio, sono lunghi ancora 2 anni come minimo e non ritengo necessario fare dei prolungamenti, anche perché l’unico che andrà a scadenza, De Maio, ha 34 anni e credo che bisogni valutare bene e rimandare il discorso all’anno prossimo. Dei restanti 5 giocatori li trattengo tutti tranne Prodl che non ha mai giocato e, essendo a scadenza, lo lascio andare via a zero.
Per un parametro zero che va via uno arriva, infatti per sostituirlo decido di assicurarmi Maksimovic dal Napoli, un 29enne discretamente esperto e duttile che secondo me fa al caso dell’Udinese e può prendere in mano il reparto difensivo da vero leader, a livello di stipendio non dovrebbero esserci problemi poiché al Napoli percepisce 1,2 milioni netti, gli offrirei un contratto su per giù su quelle cifre. Anche qui non segnalo ritorni dai giocatori in prestito quindi, dopo un breve recap passiamo ai terzini sinistri con il bilancio ancora in attivo di +10 milioni di euro.
Bonifazi – Maksimovic – Samir – Nuytinck – Becao -De Maio

TERZINI SINISTRI
Ouwejan-Zeegelar
In questo reparto bisogna economizzare per cercare di tamponare la situazione. Le fasce sono sempre state un problema per il club friulano e visto il risicato budget io eviterei di fare colpi stratosferici. La situazione è molto chiara: per me ha fatto meglio il trentenne Zeegelar del più giovane Ouwejan (15 presenze di cui sono 3 da titolare, una percentuale del 25% di riuscita nei contrasti e del 36,8% di riuscita nei passaggi lunghi, oltre a solo 3 cross riusciti) e quindi si merita la riconferma e nella mia mente dovrebbe essere il titolare. Non eserciterei dunque il diritto di riscatto di Ouwejan e decido di prendere come riserva un’altra ex giovane promessa in cerca di rilancio: Nicola Murru. L’ex Cagliari è di ritorno alla Sampdoria dal prestito al Torino dove non ha vissuto una stagione entusiasmante (14 presenze di cui 7 da titolare e impatto nullo) e si è svalutato. La Sampdoria non può venderlo a titolo definitivo perché oltre ad esserci svalutato non potrebbe giovare di tutta la cifra della sua vendita, visto e considerato che da contratto il 25% dovrebbe essere riconosciuto al Cagliari. Quindi ha bisogno di mandarlo in prestito sperando in una sua rivalutazione, decido di assicurarmelo in prestito con diritto di riscatto. Nuovamente non segnalo nessun rientro di rilievo dai prestiti, il reparto sarebbe composto quindi da:
Zeegelar-Murru
Con il bilancio sempre in attivo di + 10 milioni di euro, passiamo a destra.

TERZINI DESTRI
Molina-Stryger Larsen
In questo reparto niente da dire, fossi un tifoso dei bianconeri sarei estremamente soddisfatto. L’Udinese ha due giocatori di tutto rispetto che saranno il presente e il futuro dei friulani. Stiamo parlando dell’esperto Larsen (33 presenze di cui 30 da titolare, 64,7% di riuscita nei contrasti, 50 respinte difensive, 80,6% di passaggi andati a buon fine, 12 tiri e due reti) e del neoacquisto Molina, arrivato a parametro zero e rivelatosi una vera sorpresa (29 presenze di cui 18 da titolare, 69% di riuscita nei contrasti, 78,6% di passi andati a buon fine, 11 tiri conditi da 2 reti e 17 riusciti conditi da 5 assist). La fortuna di Molina è stata che Larsen ha una duttilità fuori dal comune che gli permette di ricoprire qualsiasi ruolo difensivo, oltre ad essere stato impiegato diverse volte a centrocampo in questa stagione. Il 23enne argentino va trattenuto, così come va tenuto un giocatore duttile come Larsen, a cui andrei a rinnovare il contratto di un ulteriore anno, essendo in scadenza nel 2022. Per quest’anno manterrei l’alternanza tra i due, se a fine stagione ci saranno stati ulteriori progressi, Molina potrà diventare il titolare indiscusso. Con il bilancio invariato, così come il reparto, passiamo al centrocampo.

CENTROCAMPISTI
Walace-Jajalo-De Paul- Makengo- Arslan-Palumbo-Pereyra-Micin
Eccoci arrivati al reparto nevralgico di ogni squadra e, non a caso, è il reparto che richiede più accorgimenti. Voglio infatti regalare qualche piccolo “colpo” a questa squadra, colpi che secondo me consentirebbero alla rosa di fare un piccolo passo in avanti verso la prima metà della classifica. Prima di vedere i sostituti però, vediamo quali sono i profili da sostituire. Dei due mediani in rosa decido di tenere soltanto Walace che ha ancora 26 anni e ha disputato tutto sommato un’ottima stagione, vado quindi a cedere Jajalo e conto di venderlo per non più di 0,5 milioni di euro essendo in là con gli anni (33) e in scadenza nel 2022. Per quanto riguarda i centrocampisti centrali partiamo da De Paul, capitano e stella dell’Udinese. Ci sono molte offerte e il ragazzo ha disputato una stagione straordinaria (36 presenze, 9 reti e 10 assist) ed è nel pieno della sua maturità calcistica avendo 27 anni. Decido di resistere alle offerte faraoniche e chiedo al giocatore di restare un’ulteriore anno per aiutare la squadra a fare il salto definitivo con la promessa di farlo partire, qualora vorrà, l’anno prossimo. Come incentivo ulteriore decido di raddoppiare il suo ingaggio passando da 1 milione a 2, rendendolo il giocatore più pagato della rosa, sarebbe un enorme sforzo per i friulani, visto il loro monte ingaggi e la loro politica. Dopo questo lungo, ma doveroso, excursus su De Paul velocizziamo parlando dei restanti: Makengo è un profilo che mi intriga, ha 22 anni ed è stato pagato 3,5 milioni solo un anno fa. Tuttavia non ha avuto molto spazio e vorrei avere un titolare più affidabile, per non svalutarlo lo mando in prestito secco cercando acquirenti in una neopromossa. Arslan invece è un ottimo giocatore e pur essendo più anziano (30 anni), la sua valutazione è in crescita ed è un’ottima riserva. Lo stesso non si può dire del giovane 2002 Palumbo, prodotto del vivaio aggregato alla prima squadra; lo mando in prestito a farsi le ossa. Chiudiamo con i due trequartisti in rosa: Pereyra e Micin. Il primo ovviamente non si tocca, sarà ancora titolare per la prossima stagione vista la sua esperienza e i suoi numeri (5 reti 8 assist), mentre il secondo per me ha deluso le aspettative e va sostituito, lo vendo contando di ricavarci almeno 0,5 milioni di euro. Chiudiamo il capitolo cessioni con i rientri dai prestiti e i vari riscatti, parlando ovviamente solo delle situazioni rilevanti a livello economico. Il primo è Barak per cui l’Hellas Verona ovviamente eserciterà l’obbligo di riscatto fissato a 10 milioni di euro, vendo poi il rientrante Ingelsson per 0,5 milioni di euro e il fresco vincitore Coulibaly (di ritorno dalla Salernitana) per 2 milioni di euro. A questo punto con il bilancio in attivo di +23,5 milioni di euro avremmo in rosa:
Walace-De Paul-Arslan- Pereyra.
Ci serve un mediano, due centrali di centrocampo e un vice Pereyra. Per il primo decido di rivolgermi alla Fiorentina e acquistare un giocatore in fase leggermente calante e che dubito troverà spazio in quel di Firenze, si tratta di Pulgar. Da rigorista e perno del centrocampo gigliato a elemento di tratto nel giro di due stagioni non è esattamente la migliore delle proiezioni. In più si vociferano i nomi di Vecino e Sensi ormai da giorni, non credo che la Fiorentina farà resistenza per farlo partire, al prezzo giusto sia chiaro. Non voglio tirarla troppo per le lunghe e decido di assicurarmelo per 12 milioni, forse allo stato attuale non li vale, ma non voglio correre il rischio di finire in una trattativa lunga ed estenuante che potrebbe lasciarmi con il cerino in mano, voglio assicurarmelo e consegnarli le chiavi del centrocampo per il grande rilancio friulano. Tra l’altro il suo ingaggio sarebbe perfettamente in linea con il monte ingaggi bianconero, visto che prende 1,3 milioni netti alla Fiorentina. Sistemata la mediana ci servono due centrali: il primo vado a pescarlo oltremanica, allo Sheffield United. Sto parlando di John Lundstram che si libererà a parametro zero a fine stagione ed è in cerca di un progetto che gli dia delle belle motivazioni avendo solo 27 anni, credo sia un’ottima riserva. Dopo aver messo in cassaforte l’inglese è ora di assicurarsi un titolare, mi serve un titolare già avvezzo al nostro campionato, con la testa libera e in costante crescita. Decido di assicurarmi il 26enne Miha Zajc dal Genoa. I liguri eserciteranno l’opzione di riscatto a 3 milioni vista la buona stagione, ma non posso permettermi di farmelo sfuggire, quindi decido di assicurarmelo spendendo oltre il doppio e offrendo al Genoa 6,5 milioni di euro. Indubbiamente sarebbe un ottimo affare per il Genoa e mi cautelerebbe dalla concorrenza, non è un’offerta molto conveniente a livello economico, ma anche qui non voglio rischiare di perdere il giocatore e, per le qualità messe in luce, secondo me l’investimento non sarebbe sbagliato. Dopo aver speso tanto è ora di economizzare, quindi come vice Pereyra decido di prendere Kovalenko dall’Atalanta in prestito secco. L’ucraino ha raccolto giusto una manciata di minuti ed è in cerca di una squadra che gli dia fiducia e spazio, non può ottenerlo all’Atalanta quindi sono sicuro non ci saranno problemi. A questo punto il reparto sarebbe costituito da:
Walace-Pulgar-De Paul-Arslan-Lundstram-Zajc- Pereyra –Kovalenko
Con il bilancio in attivo di +15 milioni di euro avviamoci verso l’ultimo reparto da analizzare.

ATTACCANTI
Deulofeu-Braaf-Pussetto-Forestieri-Okaka-Nestorovski-Llorente
Va fatto un discorso particolare, visto che il reparto è costituito come se la squadra giocasse a tre in avanti, mentre nelle mie intenzioni il modulo base di questa rosa è il 3-5-2. Va quindi data una sfoltita al reparto e vanno sistemate alcune seconde linee che hanno deluso per sostituirle con alcune all’altezza. Parto con il confermare Deulofeu, giocatore fondamentale per la sua duttilità potendo giocare in tutti i ruoli dell’attacco, un giocatore che ha deluso le aspettative non riuscendo ad essere prolifico come avrebbe dovuto, ma che nella stagione della conferma dei friulani è imprescindibile a mio modo di vedere. Proseguendo con la sfoltita il primo da tagliare è il giovane Braaf, talentino niente male del M. City ma per cui 9 milioni sono troppi, lo lascio tornare in Inghilterra. Stessa sorte che, almeno inizialmente, tocca a Pussetto visto che è in prestito secco. Vado a cedere invece, il non più giovane Forestieri, seconda punta 31enne di talento da cui conto di ricavarci almeno 1 milione di euro, stessa somma che conto di guadagnare dalla vendita di Nestorovski che ha ampiamente deluso le aspettative, non può essere lui il vice Okaka. Per concludere confermo, indubbiamente, Okaka e Llorente. Prima di andare a prendere delle seconde linee vado ad occuparmi dei rientri dai prestiti. Innanzitutto vendo Raid Bajic (di ritorno dall’Ascoli) per 1 milioni di euro, vendo Matos (di ritorno dall’Empoli) per 0,5 milioni di euro, Teodorczyk per 0,5 milioni di euro, Vizeu pe 1 milione di euro e Cristo per 1 milioni di euro.
Dopo queste operazioni il bilancio sarebbe in attivo di +20,5 milioni di euro e in rosa:
Deulofeu- Okaka-Llorente
Non voglio fare troppi movimenti, solo due. Innanzitutto rinnovare il prestito di Pussetto, ala destra di ruolo ma che può giocare anche punta, è di proprietà dell’altro club di Pozzo: il Watford, dubito ci saranno problemi. Per il vero colpo di mercato per l’attacco decido di assicurarmi Junior Messias dal Crotone. Non è giovanissimo, ma ha disputato un’ottima stagione e sono sicuro che, avendo superato i trent’anni, non voglia perdere tempo ma anzi tornare subito in Serie A. Vista la buona stagione conto di pagarlo 7 milioni di euro. Così facendo avremmo:
Deulofeu- Okaka- Messias-Llorente-Pussetto
Inoltre chiuderemmo il bilancio in attivo di +13 milioni di euro, non male. La squadra titolare sarebbe:
3-5-2
Musso-Bonifazi-Maksimovic-Becao-Zeegelar-Zajc-Pulgar-De Paul-Okaka-Messias
Oppure anche un 3-4-1-2:
Musso-Bonifazi-Maksimovic-Becao-Zeegelar-De Paul-Zajc-Larsen-Pereyra-Okaka-Messias

Questa squadra per me sarebbe molto buona e potrebbe disputare un buon campionato riuscendo a affermarsi nella parte sinistra del tabellone dando filo da torcere anche alle squadre più forti. L’obiettivo non è un piazzamento europeo, ma piuttosto riuscire ad acquistare credibilità e avanzare di uno step per poi, dopo un anno di rodaggio, cercare di migliorare ulteriormente la rosa puntando alla Conference League. Credo di aver tenuto una linea non distante dalla realtà o avanguardistica, spendendo per giocatori che potrebbero realmente andare all’Udinese e valutandoli con cifre il più possibile vicine alla realtà, riuscendo perfino a chiudere con un discreto attivo. Ciononostante vi invito a farmi presente nei commenti eventuali errori e, se volete, dirmi cosa avreste fatto al mio posto, al prossimo appuntamento!