La mattinata di questo lunedì 8 febbraio è cominciata con la decisione presa dal procuratore federale della Figc di aprire un procedimento nei confronti del direttore sportivo dell'Hellas Verona Sogliano per dichiarazioni lesive.
La frase incriminata: "Probabilmente qualcuno più in alto del Var avrà deciso che doveva andare così" - ha fatto il giro del mondo, scatenando la tipica sassaiola mediatica nei confronti dell'Inter che diventa normalità quando i nerazzurri sono al primo posto in classifica.
Perchè ancora una volta i grandi intellettuali del web e di alcune redazioni giornalistiche si sono mostrati ciechi nell'oggettività di giudizio, scegliendo soltanto gli episodi che tutelano il Verona e condannano l'Inter, come lo sfogo di Sogliano, tenuto in diretta televisiva senza possibilità di replica: perchè, nessuno si è soffermato sul pareggio del Verona, che doveva essere annullato per un fallo clamoroso su Arnautovic, dopo che era partita una settimana prima la precedente (ennesima) sassaiola mediatica nei confronti della spinta di Bisseck a Genova, che è valsa la rete dello stesso Arna.
E poi, la burlesca sinfonia sulla "gomitata" di Bastoni, semplice sbracciata ai danni di un giocatore, Duda, che ha ricordato Busquets in quel famoso Barcellona-Inter di Champions, quando dopo il contatto si mise a sbirciare il proseguimento dell'azione e far sì che Thiago Motta fosse espulso. Lo slovacco si sarà rivisto quella partita in tv, perchè se avesse preso davvero una gomitata non avrebbe avuto neanche la forza di rialzarsi subito, protestando a più riprese con l'arbitro Fabbri. Certo, il fallo era da sanzionare ma serve anche l'obiettività e la capacità di riconoscere che nel secondo tempo della partita è stato usato un metro di giudizio che ha danneggiato di più l'Inter, come quella spallata fischiata ad Arnautovic che avrebbe permesso ai nerazzurri di ripartire in quattro contro tre. Se sul rigore concesso al 100esimo minuto non ci sono dubbi, la matematica non è un'opinione; un gol da annullare al Verona e uno da annullare all'Inter, risultato parziale 1-0.

Tre punti pesantissimi in chiave scudetto che -nessuno lo dirà mai- certificano il grande girone d'andata degli uomini di Inzaghi e nascondono il vero "scandalo calcistico" di cui nessuno parla davvero; come fa, infatti, la Juventus ad essere a -2 dai nerazzurri giocando ogni partita in difesa per più di 80 minuti e segnando nell'unico tiro realizzato in ogni sfida, soprattutto nel recupero?
Ricordo che per anni è stato accusato Simeone, peraltro ex Inter, di praticare l'anti-calcio, di aver creato una squadra lontana dai valori dello sport e di essere semplicemente miracolato, quando il suo Atletico ha vinto due volte la Liga ed è stato protagonista anche in Europa, concedendo una/due occasioni agli avversari e creando pericoli in contropiede.

Se il Cholismo "faceva schifo" è bello "l'Allegrismo"? Probabilmente sì per molti, fatto sta che al comando della classifica, piaccia o non piaccia, l'Inter guida il gruppone con merito, perchè gioca il calcio più spettacolare d'Italia, con la miglior difesa del torneo e d'Europa, il miglior attacco e una differenza reti di +35.
Dati che neutralizzano la becera sassaiola mediatica lanciata contro i nerazzurri, il cosiddetto rumore dei nemici che piaceva a Mourinho.
Si sveglino gli interisti plasmati da alcune immagini e capiscano in fretta che per lo scudetto sarà derby d'Italia, ricco di polemiche ogni domenica da qui fino a maggio.
La sfida è lanciata, solo Allegri si è nascosto, ma quello (giustamente) non interessa a nessuno.