Il Cholismo non muore mai. Quella catena umana percorsa dallo spirito di sacrificio e dalla voglia di affrontare le difficoltà della vita nel rettangolo verde non è scomparsa, si è semplicemente adattata ai tempi che corrono: il calcio evolve, non dimentica il passato, si adegua al presente e rispetta il futuro.

Ma certi valori restano nel cuore e non possono essere cancellati, soprattutto quando si parla di Atletico Madrid e del cuore pulsante di Diego Pablo Simeone, uomo che avrà certamente i suoi difetti ma che in ogni impresa riesce sempre a trasmettere qualcosa. Anche ieri sera, nel derby cittadino contro il Real Madrid valevole per l'accesso ai quarti di Copa del Rey, i Colchoneros hanno insegnato come le difficoltà facciano parte della vita e vadano affrontate con coraggio e determinazione, perchè laddove sembra non esserci una via d'uscita ecco che improvvisamente è possibile scorgere un pertugio, il bivio tra la caduta e la vittoria, l'essere schiavi e padroni.

Quel trionfo popolare, capitanato da Koke e realizzato grazie alle reti di Samuel Lino, Morata, Griezmann e il canterano Riquelme rivela da vicino la vendetta della folla a discapito dell'aristocrazia spagnola, sicuramente più ricca e vincente vista la storia prestigiosa del Real Madrid. L'Odi et amo cui è andato incontro Simeone in tutti questi anni da allenatore è tornato a far discutere, come il bellissimo momento in cui il Cholo, al termine del primo tempo supplementare, con i suoi stremati e spaventati dagli attacchi blancos, ha radunato la truppa e ha parlato alla squadra: resistere, resistere, resistere e mai smettere di credere.
Parole che sono arrivate nel cuore dei giocatori, i quali sul finire della partita hanno trovato pure il gol del 4-2 e si sono lasciati andare ad una gioia incontenibile, sponsorizzata dalla corsa del Cholo verso il prof. Ortega e dalla meravigliosa sciarpata del Wanda Metropolitano ai propri beniamini.

E' solo un ottavo di Copa del Rey, ma dietro alla battaglia durata circa tre ore sta molto dell'atteggiamento di Simeone.
Vivere ogni sfida come se fosse l'ultima e non lasciarsi trasportare dal corso degli eventi. Un messaggio che dovrà tenere in grande considerazione anche l'Inter, prossima a sfidare l'Atletico in Champions, con il ritorno nella pentola a pressione del Metropolitano.

Massima allerta, perchè il Cholismo non muore mai...