L’opera è quasi compiuta. La distruzione di una macchina quasi perfetta sta per arrivare a compimento. Sarri, ha quasi portato a termine il suo compito. Basta aspettare un paio di settimane e tutto è compiuto.
Diventa imperativo però perdere con l’Inter, giocare male il prossimo mercoledì con il modesto Lione, e uscire della Champions, infine perdere con il Milan in Coppa Italia, e l’opera è finalmente completata.

La cosa meravigliosa è che neanche il Sor Maurizio si sarebbe mai creduto di poter distruggere il nemico dall’interno, e quando gli hanno prospettato l’idea di poterlo fare, ha accettato al volo, l’occasione era troppo ghiotta, per farsela sfuggire.
Gli saranno passati per la mente quei brutti ricordi indelebili, uno su tutti lo scudetto perso col Napoli a Firenze. Le sconfitte subite in casa sempre col Napoli per mano della juve e di Higuain, il suo pupillo. Ed ora poteva finalmente vendicarsi in modo scientifico e razionale.  

Già ancor prima dell’ufficialità, speravo invece in cuor mio che non fosse vero, che fosse una bufala dei giornali, montata ad arte per sviare il vero obiettivo.
Invece NO. E ancora oggi, io non ho capito perché proprio lui... è per fare implodere il sistema dal suo interno? 

Napoletano di nascita, toscano di adozione, ogni volta che ha aperto bocca, fin dal giorno della presentazione a Torino ha iniziato a fare danno, riuscendo a mettere una barriera tra sé e la tifoseria. Che per ora non l’ha ancora contestato, ma vedrai tra 2 settimane!!

Una delle prime battute fu “quando mia mamma ha saputo che sarebbe diventato allenatore della Juventus, mi ha detto, - non ti parlo più-.”

Un’altra frase infelice dopo la sconfitta col Napoli fu: “Se devo perdere, meglio farlo col Napoli”.

L’ultima uscita, invece è dedicata ad una categoria intera di lavoratori, per l’esattezza quelli delle poste “Se non volevo pressioni facevo domanda alle poste”.

Piccato il tweet delle poste in risposta alla infelice battuta: "Invitiamo il signor Sarri a dedicare qualche minuto del suo prezioso tempo per informarsi sulla più grande azienda del nostro Paese. Gli esami - al contrario di quanto sostiene - ci sono eccome".

La Juve o ce l’hai dentro e la ami, o la detesti, e secondo il mio modesto parere lui la odia. E lo sta dimostrando alla grande.  
Ma ora fategli portare a termine la missione. Perchè lui il suo personalissimo scudetto lo sta vincendo.