La premessa è doverosa, (anche se temo inutile perché poi ognuno interpeterà ciò che legge traendone deduzioni soggettive e commentando di conseguenza): non è assolutamente mia intenzione attaccare Maurizio Sarri, quindi, risparmiate, se riuscite, la solfa del "ha bisogno di tempo, ha ereditato una squadra troppo difensivista, la sua filosofia deve essere assimilata gradualmente" etc. etc.

Allo stesso modo, non è mia intenzione levare gli scudi in difesa di Allegri, non fosse altro che per l'oggettività del fatto che per lui parlano i trofei vinti e la storia scritta nei nostri annali e dunque non ha alcun bisogno di arringhe in suo favore.

Ciò detto, provo con umiltà e a voce sommessa ed esprimere le mie sensazioni dopo due mesi (abbuonando il periodo dell'assenza per l'asserita polmonite, altrimenti, in realtà, dal 10 luglio scorso i mesi sarebbero quasi 3) di cambio tecnico alla guida dei pluri-campioni d'Italia.
Se fossi in Sarri sarei contentissimo di sentire che l'attuale squadra viene accostata a quella di Massimiliano Allegri (il quale, al contrario, per lo stesso motivo dovrebbe togliere il saluto a chi lo afferma...), cui si è sempre rimproverata l'incapacità di fare giocare bene (sì, ok, secondo alcuni  anche solo di giocare... così ho bruciato la battuta), ma certo non di avere mandato in campo squadre solide, equilibrate, quasi impenetrabili e terribilmente ciniche.

Quello che sto osservando per il momento, appare invece ancora come un cantiere in fase di allestimento, con impalcature traballanti e scarsissima solidità strutturale, parecchio disordine funzionale, frequenti incertezze e amnesie, cui fanno da contraltare folate improvvise determinate da giocatori individualmente fortissimi ma ancora non in sintonia tra loro e comunque quasi sempre tali da lasciare voragini in retroguardia che ci espongono al rischio di capitolazione.

Alcuni sprazzi di bel gioco si sono sicuramente ammirati e questo ci fa ben sperare per il futuro, ma la stessa cosa accadeva anche negli anni precedenti e davvero mi meraviglio (e un pò anche mi preoccupo) di quanta carenza di fosforo imperi tra chi non lo ricorda.

Fatto sta che, ad oggi, non credo possa negarsi nelle esibizioni della squadra di Sarri, la sussitenza di tanti dei fattori  per cui l'Acciuga nazionale è stato quasi scientificamente martoriato.

1. Gli uomini utilizzati

Matuidi, Kedhira, De Sciglio finchè non si è fatto male, Cuadrado, sono sempre stati etichettati come giocatori non all'altezza, che il livornese si ostinava a far giocare a dispetto di (non meglio identificate) carenze tecniche o fisiche; oggi sentiamo Sarri dichiarare che Rabiot non può lamentarsi se non gioca perché "Matuidi è troppo bravo" (cito testualmente), che De Sciglio è uno dei giocatori più tecnici della rosa, che Kedhira ha una intelligenza fuori dal comune e che Cuadrado è nato per fare il terzino. Di contro, sono stati (almeno temporanemanete) accantonati giocatori come Emre Can (addirittura lasciato fuori dalla lista champions), Bernardeschi, Bentancur, per non parlare di Mario Mandzukic, ormai completamente fuori dal progetto. Quanto ai nuovi acquisti, Rabiot appare ancora un oggetto non identificato, Danilo purtroppo si è identificato eccome (...), Demiral gioca con il contagocce perché la difesa a tre è invisa al nuovo tecnico e Bonucci e De Ligt sono intoccabili per motivi differenti.

2. Gli infortuni

De Sciglio, Douglas Costa, Danilo, Chiellini, Ronaldo; ho letto e riletto accuse sperticate nei confronti di Allegri, reo di essere l'artefice degli errori nella preparazione ateltica dei suoi giocatori (lui...) eppure, dopo 5 giornate di campionato e un turno di coppa, l'infermeria della Juventus è più affollata di un banco del pesce alla vigilia di Natale...

3. Il Gioco sviluppato

Detto e ribadito che per l'assimilazione di nuovi sistemi di gioco ci vuole del tempo (anche se l'Inter di Conte sembra già molto più avanti al riguardo...), quando Massimiliano Allegri ereditò la combriccola del fumantino tecnico leccese, ebbe l'accortezza (e l'umiltà...)  di non modificare nulla fino a quando non si è sentito sicuro di poter traslare nel gruppo le proprei ideee (per esempio, passando in Europa dalla difesa a tre a quella a quattro); Sarri tenta di imporre da subito le proprie, a quanto pare forzando un pò i tempi necessari per farle recepire; esempio lampante è la marcatura a zona sui calci da fermo, che tanti imbarazzi ci sta creando, così come il rifiuto categorico - dichiarato in una delle prime conferenze stampa - a ricorrere alla difesa a tre, anche quando magari le caratteristiche dell'avversario lo esigerebbe. 

4. Il Fattore C...

Quante volte si è detto che Allegri ha vinto solo grazie ad una massiccia dose di fortuna? E allora come definre quella attuale, visto che in 5 partite la Juventus ha conquistato per ben tre volte i tre punti grazie ad autogol clamorosi? 

5. CR7

Allegri ha spiegato subito che Cristiano Ronaldo ha caratteristiche tali da far sì che il resto della squadra debba essere archiettata in sua funzione e per realizzare ciò ha dovuto (tra l'altro) reinventare la posizione di Dybala, trasformandolo in un "tuttocampista", sostantivo fantasioso con cui in realtà intendeva rimarcare la necessità di spostarlo indietro per consentirgli di giocare insieme al portoghese e all'altro attaccante di riferimento. Esattamente ciò che sta facendo Maurizio Sarri...

Insomma, per il momento nulla di ciò per cui è stato lapidato Allegri è venuto meno con Sarri ed anzi, allo stato attuale, appaiono molto più marcate una serie di lacune che speriamo siano solo frutto della necessità dei tempi di attecchimento della tanto invocata rivoluzione neo-Sarriana, che peraltro fermo personalmente non penso che arriveremo mai ad ammirare, mancandone totalmente i presupposti per difetto di caratteristiche e mentalità.

Io peraltro sono ben felice di continuare a vedere la solita Juve, sinonimo di squadra vincente, proprio come piace a me!

Buona stagione a tutti.